mercoledì 7 novembre 2018
Dal 14 novembre all’1 febbraio, il tour in quattro tappe della manifestazione promossa dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’associazione formata da Confcooperative, Legacoop e Agci
Parte da Bari la Biennale della Cooperazione italiana
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Quattro città, otto giornate e centinaia di ospiti dal mondo del lavoro, delle istituzioni e della cultura, con politici, economisti, sociologi, storici, professori universitari e magistrati. Con loro anche giornalisti, attori, musicisti e il fotografo Steve McCurry a cui sarà dedicata una grande mostra. Inizia da Bari il tour della Biennale della Cooperazione italiana, la manifestazione promossa dall’Alleanza delle Cooperative italiane, il coordinamento delle centrali Confcooperative, Legacoop e Agci che insieme rappresentano l’85% degli occupati (1.150.000 persone su 1.300.000) e il 93% del fatturato (quasi 150 miliardi di euro su 160 miliardi) dell’intero movimento cooperativo.

La Biennale della Cooperazione italiana attraverserà il Paese da sud a nord, passando per Bari (14 e 15 novembre), Bologna (30 novembre e 1 dicembre), Milano (12 e 13 gennaio) e Roma (31 gennaio e 1 febbraio)
. Il tema? Cambiare l’Italia cooperando, con cinque parole chiave – le stesse del Manifesto della Cooperazione dell’Alleanza delle Cooperative – attorno a cui sarà stimolato il confronto: lavoro, sostenibilità, innovazione, welfare e legalità.

«La porta è aperta allo scambio di opinioni e alla circolarità delle idee tra chi vive la cooperazione e chi no, tra chi sa cosa significa e chi no, tra chi non ne ha capito il senso eppure ne parla con pregiudizio, tra chi vuole approfondire perché capire è meglio – dicono il presidente di Alleanza delle Cooperative italiane Maurizio Gardini e i co-presidenti Brenno Begani e Mauro Lusetti –. La porta è aperta a chi pensa che il futuro non sia un bene di proprietà del presente, ma un patrimonio da salvaguardare e migliorare per le prossime generazioni».

La Biennale della Cooperazione italiana partirà da sud, perché il «vero cambiamento del Paese può avvenire solo procedendo tutti con lo stesso passo». Mercoledì 14 e giovedì 15 novembre, per Cambiare il Mezzogiorno cooperando, a Bari (Villa De Grecis, via delle Murge 63), esperti e osservatori speciali dei principali poli tecnologici e della cooperazione si confronteranno sui talenti e le potenzialità del sud Italia per tutto il Paese, con la presentazione delle dieci imprese cooperative più innovative. Tra gli ospiti: il sindaco di Bari Antonio Decaro e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, la sociologa Lidia Greco, gli economisti Gianfranco Viesti e Leonardo Becchetti, il presidente della Fondazione Con il Sud Carlo Borgomeo e l’ad dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa Invitalia Domenico Arcuri, l’ex ministro dell’Innovazione Luigi Nicolais, gli attori Michele Placido e Giuseppe Cederna. Conclude la due giorni, la ministra per il Sud Barbara Lezzi.

Venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre, la Biennale della Cooperazione italiana arriva a Bologna a Palazzo Re Enzo e diventa festival, con tanti appuntamenti tra attualità e cultura. A Bologna si discuterà di economia con Lucrezia Reichlin della London Business School e il direttore del Centre for European Policy Studies (Ceps) Daniel Gross; di lavoro e società con Marc Lazar; di sostenibilità, città e innovazione con Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab al Mit di Boston; di welfare, sviluppo e lotta alle disuguaglianze con l’ex capoeconomista della Banca Mondiale François Bourguignon e il demografo Alessandro Rosina. Prevista anche la partecipazione di Raffaele Cantone, Nando Dalla Chiesa e Jacques Attali. Per le arti e lo spettacolo, Isabella Ragonese e Giovanni Allevi, con Steve McCurry come ospite d’onore: il lavoro del fotoreporter statunitense, 4 volte vincitore del World Press Photo, sarà al centro della mostra Una testa, un volto, a Palazzo d’Accursio sino al 6 gennaio.

Sabato 12 e domenica 13 gennaio, la Biennale della Cooperazione italiana fa quindi tappa a Milano per il primo Hackathon cooperativo italiano: una maratona di 32 ore in cui mondo digital e mondo cooperativo immagineranno insieme nuovi modi di fare impresa, unendo linguaggi, competenze e visioni diverse. Blockchain, intelligenza artificiale, immersive reality, 3D making, big data e non solo, per un evento aperto a cooperatori, studenti, professionisti e startupper.

Giovedì 31 gennaio e venerdì 1 febbraio, la Biennale della Cooperazione italiana termina il suo viaggio a Roma. Nella prima giornata sono in programma gli Stati generali delle start up innovative cooperative, in cui le nuove cooperative racconteranno il loro modo di guardare al futuro fondato sulla mutualità e incontreranno imprese senior per uno scambio di conoscenze e opportunità. Giornata conclusiva con gli Stati generali della cooperazione italiana, in cui l’Alleanza delle Cooperative italiane presenterà al Paese, nella persona del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le proprie proposte di innovazione e cambiamento, a partire dalle idee raccolte nel corso del tour della Biennale. Proposte concrete, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che guideranno l’azione di tutto il sistema cooperativo per i prossimi anni, e che saranno il punto di partenza per la Biennale del 2020.

Per informazioni e programma aggiornato:
http://www.biennale.coop.



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