Il notaio è un pubblico ufficiale - Archivio
Dalle 11 del 15 luglio e fino al 31 luglio prossimo, saranno aperte le iscrizioni al corso annuale in presenza della Scuola nazionale del notariato "Giancarlo Laurini" (intitolata al decano dei professionisti, il notaio napoletano recentemente scomparso), che si terrà dal 7 ottobre al 26 giugno 2025 a Roma, in via Flaminia 160. Il corso è suddiviso in tre moduli, corrispondenti alle tre prove scritte di concorso, oltre a un modulo conclusivo di simulazione concorsuale. Occorrerà presentare domanda on line, tramite il sito www.scuolanazionalenotariato.it. Le istanze di iscrizione saranno accolte secondo l'ordine di arrivo, fino al raggiungimento del numero di 50 posti disponibili; la Fondazione italiana del notariato ha anche previsto l'istituzione di otto borse di studio in favore di laureati in Giurisprudenza di età non superiore a 26 anni e con un Isee non superiore a 30mila euro annui. Per i candidati valutati idonei dalla commissione esaminatrice è previsto l'esonero totale dal pagamento della quota di iscrizione al corso annuale in presenza, oltre a un contributo in denaro dell'importo di 2mila euro per studenti residenti nel comune di Roma e di 7mila euro per studenti residenti fuori dal comune di Roma. Una delle borse di studio riservata ai fuori sede è dedicata alla memoria del notaio Alberto Fornari ed è finanziata dalla famiglia dello stesso professionista scomparso. Sarà possibile frequentare il corso annuale anche a distanza, iscrivendosi alla modalità diretta streaming (a numero chiuso) oppure alla modalità "on-demand" - differita streaming (con posti illimitati).
Nasce a Roma la Scuola nazionale del notariato "Giancarlo Laurini"
Il progetto formativo del Consiglio nazionale del notariato e della Fondazione italiana del notariato ha l'obiettivo di indirizzare, sostenere e consolidare la preparazione giuridica dei praticanti notai, necessaria per il superamento delle prove di concorso e per lo svolgimento dell'attività notarile. Finalità essenziale della Scuola è quella di accompagnare lo studio teorico-pratico con l'acquisizione dei principi etici e deontologici fondamentali per l'esercizio corretto della funzione notarile. La Scuola si propone di mettere lo studente al centro del progetto, attraverso un rapporto diretto tra notaio-docente e studente. Oltre alle lezioni teoriche di diritto civile, diritto delle successioni e diritto commerciale, è previsto un laboratorio notarile dove lo studente parteciperà attivamente al percorso di apprendimento, valorizzando le proprie capacità di ragionamento e analisi. Si tratta di una metodologia integrata che mira a offrire una formazione interattiva e completa. La Scuola opererà in sinergia e continuità con le scuole di notariato gestite dai Consigli notarili distrettuali, per garantire una rete di istituzioni formative su tutto il territorio italiano. Due le proposte formative della Scuola: Notary camp 2024, tre corsi intensivi della durata di cinque giorni ciascuno. Si tratta di incontri di studio solo in presenza dedicati all'approfondimento di tematiche giuridiche (diritto civile, diritto delle successioni e diritto commerciale) che potrebbero risultare di particolare interesse nell'imminenza delle prove di concorso. Il corso ordinario 2024-2025, della durata di nove mesi (dal 7 ottobre 2024 al 26 giugno 2025), al quale si potrà partecipare sia in presenza che a distanza, tramite la piattaforma della Scuola. Il corso sarà suddiviso in tre moduli corrispondenti alle tre prove scritte di concorso (diritto civile, diritto delle successioni e diritto commerciale), completati dallo studio delle materie necessarie per assicurare una preparazione completa e interdisciplinare, quali la legge notarile, la deontologia, la legislazione urbanistica e catastale, il diritto internazionale privato, il diritto dell'Unione Europea, l'informatica giuridica e il diritto tributario.
Ecco come si diventa notaio
Il notaio è un pubblico ufficiale istituito per ricevere gli atti tra vivi (cioè vendite, permute, divisioni, mutui eccetera) e di ultima volontà (cioè testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie, certificati (e cioè riassunti) ed estratti (e cioè copie parziali). Sono liberi professionisti a cui lo Stato ha assegnato in esclusiva alcune funzioni pubbliche. Il numero dei notai viene definito dal ministero della Giustizia con apposito decreto e la legge stabilisce che ci sia un notaio ogni 5mila abitanti. È una professione ambita e prestigiosa. Il percorso che porta a diventare notaio è lungo e molto impegnativo. In media, tra laurea, praticantato e tempo necessario alla preparazione del concorso, servono almeno dieci anni di formazione prima di poter iniziare a lavorare.
Il requisito che merita più attenzione è quello che fa riferimento al praticantato. Per poter diventare notaio è necessario fare pratica, per almeno 18 mesi, in uno studio notarile. All’inizio del praticantato bisogna iscriversi all’apposito albo dei praticanti, tenuto dall’Ordine dei notai. Il periodo di praticantato può anche non essere continuativo, ma va comunque terminato entro 30 mesi dall’iscrizione all’albo dei praticanti. Chi intende partecipare al concorso per diventare notaio può iniziare la pratica in uno studio notarile già nell’ultimo anno di Università, completando i primi sei mesi di praticantato durante il proprio periodo di studi. La durata del praticantato viene ridotta da 18 a otto mesi per i funzionari giudiziari in servizio da almeno un anno e per gli avvocati. Per queste categorie di aspiranti notai il periodo di praticantato deve essere continuativo.
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e aver completato il praticantato si può affrontare quello che è lo scoglio più duro: il concorso. Si tiene a Roma, presso il ministero di Giustizia, e dovrebbe essere bandito una volta all’anno, ma a volte capita che abbia durata biennale. Il concorso è molto articolato e selettivo: si compone di tre prove scritte e di tre prove orali e mette a dura prova i candidati. Si può partecipare al concorso per un massimo di cinque volte.
Solo un candidato su 20 supera il concorso notarile. La percentuale di ammessi non è mai superiore al 6-7%. Si tratta di una prova estremamente difficile e selettiva che richiede una preparazione giuridica e fiscale di altissimo livello. Chi supera sia le prove scritte sia quelle orali risulta vincitore del concorso, a cui viene assegnato una sede notarile vacante. I vincitori potranno scegliere a quale sede venire assegnati, sulla base della propria posizione in graduatoria. La nomina diventa effettiva con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’apposito decreto ministeriale. I nuovi notai hanno tre mesi di tempo per aprire uno studio nel luogo a cui sono stati assegnati.
Una volta assunto ufficialmente il ruolo, nella sua quotidianità il notaio svolge le funzioni di pubblico ufficiale che gli spettano. In
particolare, ha il compito di ricevere e di attribuire “pubblica fede” agli atti tra vivi e a quelli di ultima volontà. Ciò vuol dire che deve stabilire la legalità e la veridicità degli atti che redige o che riceve, che una volta approvati assumono valore di prova legale. La presenza di un notaio che accerti la legalità del contratto è richiesta, per esempio, nelle compravendite immobiliari, per la costituzione e la modifica delle società, per la stipula di mutui, per i testamenti e le successioni ereditarie.
La Guida pratica per rifugiati e immigrati in Italia
Il Consiglio nazionale del notariato, in collaborazione con Acnur-Agenzia Onu per i rifugiati, ha presentato la Guida pratica per rifugiati e immigrati in Italia Dai diritti all'integrazione, uno strumento utile per coloro che assistono i rifugiati o più genericamente gli stranieri che fanno ingresso nel nostro Paese, con l'obiettivo di promuovere i diritti dei rifugiati e contribuire alla loro integrazione nella comunità ospitante. Quando si parla di integrazione sociale ci si riferisce a un processo che coinvolge una molteplicità di attori: chi arriva, chi accoglie, le Istituzioni, le professioni, i media. L'Istat stima che al 1° gennaio 2023 la popolazione straniera in Italia abbia raggiunto circa cinque milioni di persone, registrando un aumento di 20 mila individui (+0,4 per mille) rispetto all'anno precedente. Questo incremento ha portato l'incidenza degli stranieri residenti sulla popolazione totale all'8,6%, leggermente superiore al 2022 (8,5%). Alla fine del 2023, l'Italia ospitava circa 450mila persone costrette alla fuga, di cui circa 138mila titolari di protezione Internazionale, principalmente provenienti da Nigeria, Afghanistan e Pakistan. Vi sono inoltre circa 161mila beneficiari di protezione temporanea, prevalentemente di nazionalità ucraina, oltre a 147mila richiedenti asilo, provenienti principalmente da Bangladesh, Pakistan ed Egitto, e circa 3mila apolidi. Un ulteriore aspetto da considerare è la presenza dei minori non accompagnati, che hanno rappresentato il 12% di tutti gli arrivi via mare in Italia nel 2023, pari a 18.820 individui.
Sebbene la proporzione di Uac tra gli arrivi totali sia rimasta relativamente stabile negli ultimi anni, con oscillazioni tra il 12% e il 15%, in termini assoluti si è registrato un aumento del 34% rispetto all'anno precedente.
La realizzazione di questo vademecum rientra nelle iniziative previste dal protocollo firmato a fine 2023 dal Consiglio nazionale del notariato e dalla rappresentanza per l'Italia, la Santa Sede e San Marino dell'Acnur, volto a trasmettere informazioni giuridiche corrette a rifugiati o stranieri che decidano di stabilirsi in Italia e/o a coloro che sono chiamati ad assisterli e che prevede, tra l'altro, la diffusione di schede informative multilingue sulle principali aree in cui i notai italiani possono assistere i rifugiati nel loro percorso di integrazione sociale ed economica. La Guida vuole fornire una prima informazione in una materia spesso complessa, nonché un supporto per rispondere alla quotidianità dei quesiti che più spesso vengono proposti.