sabato 22 aprile 2023
Entro il 2030 il valore economico è stimato in 1.000 miliardi di dollari, coinvolge fino a 65 milioni di lavoratori. Pochi candidati qualificati. Aperte le iscrizioni al master
Le aziende faticano a trovare esperti digitali

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Secondo il rapporto Ocse-Randstad, la tecnologia blockchain è inserita tra le dieci innovazioni dirompenti per il mercato del lavoro. Una posizione che conferma le previsioni che il Linkedin report annunciava già nel 2020, quando si stimava che entro il 2030 la tecnologia blockchain avrebbe avuto un valore economico di 1.000 miliardi di dollari e coinvolto fino a 65 milioni di lavoratori. Randstad Research inoltre individua oltre 100 professioni digitali che si stanno affermando sul mercato. Tra le prime dieci, c’è il gestore della blockchain sicura, ecocompatibile e diffusa. Il rapporto Osservatorio delle competenze digitali, in collaborazione con Aica-Associazione italiana del calcolo automatico, rileva tra gli annunci circa 4.500 richieste rivolte a professioni non ancora presenti negli standard ufficiali, si tratta di «potenziali nuove professioni» che includono anche il blockchain specialist. L'industria globale della blockchain ha una carenza di candidati qualificati. Secondo uno studio di LinkedIn Corp. e Okx, utilizzando i dati raccolti da 180 Paesi tra gennaio 2019 e giugno 2022, c’è uno squilibrio tra offerta e domanda di talenti nel campo della blockchain globale, con candidati qualificati che scarseggiano. I dati del rapporto mostrano infatti che mentre il numero di membri di LinkedIn che lavorano nello spazio blockchain è cresciuto del 76% su base annua fino a giugno, gli Stati che producono il maggior numero di professionisti blockchain stanno registrando un calo nella crescita dei talenti. Anche il mercato italiano nel 2022 ha visto una crescita decisa nei progetti di blockchain aziendali dopo un 2021 di stasi. Gli investimenti sono arrivati fino a 42 milioni di euro, registrando un aumento del 50% rispetto al 2021. Di questi, il 33% sono legati al settore finanziario e assicurativo, il 23% al retail e alla moda, il settore automobilistico è al 10%, mentre il mondo della Pa è al 7%. Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, la difficoltà di reperimento di professionisti adeguati riguarda il 46,4% dei profili ricercati e cioè 177mila su 382mila. Un mismatch tanto più sentito se consideriamo che, secondo gli ultimi dati McKinsey & Company, la blockchain coinvolgerà nei prossimi anni il 90% delle aziende nel mondo, modificando le modalità di lavoro e rivoluzionando le potenzialità del business.

Tra le figure più ricercate nel mercato del lavoro

Tanti e diversi sono gli ambiti di inserimento dei professionisti del blockchain: da quelli più innovativi come il Metaverso a quelli più tradizionali come l’agroalimentare. Secondo Randstad Professionals sono sette le professioni che le aziende attive sul Metaverso ricercheranno nel prossimo futuro. Tra queste, il blockchain specialist. Anche nel mondo agro-alimentare, la blockchain sta trovando ampio utilizzo: è infatti il terzo settore per numero di casi pilota operativi, dopo finanza e pubblica amministrazione. E poi il blockchain developer, esperto nella scrittura del codice e nella costruzione delle strutture dati per le catene di blocchi, una figura tecnica che vede una domanda da parte delle aziende che supera di almeno cinque volte l’effettiva disponibilità di questa tipologia di competenze digitali; il blockchain project manager che crea applicazioni con il compito di pianificare e supervisionare l’esecuzione del progetto; il blockchain consultant, consulente specializzato per aziende che intendono avviare o sviluppare progetti di business; il blockchain engineer, responsabile della creazione e implementazione di soluzioni digitali per le aziende; il blockchain data scientist, integratore di blockchain e big data; il blockchain information security analyst, esperto di crittografia, previene e contrasta le minacce all’impenetrabilità della tecnologia; il blockchain designer, progettista di siti, portali e piattaforme web; il blockchain marketing specialist che elabora piani di marketing, ricerca mercati, sviluppo strategie social e mediatiche; il blockchain lawyer, esperto in smart contract, Ico Gdpr e sui problemi legali e in ambito fintech; il Metaverse & Nft expert, esperto nell’implementazione del potenziale commerciale per brand e nella produzione di certificati digitali; il blockchain quality engineer, responsabile della qualità nell’ambiente di sviluppo, framework, test di automazione, test manuali e dashboard; il blockchain recruiter che analizza e valuta le competenze dei candidati.

Aperte le iscrizioni al master

Aperte le iscrizioni per il Master Lab in Blockchain technology & management, il percorso di formazione organizzato da The blockchain management school, la prima scuola italiana di alta specializzazione dedicata alle professioni del futuro. Il corso vuole formare specialisti che sappiano operare con questa nuova tecnologia che consente di processare informazioni garantendo l'immutabilità del dato e certificando la storia di tutte le transazioni senza bisogno di un intermediario. Il master partirà il 12 maggio e si terrà a Roma, sia in presenza che in live streaming sul Campus Virtuale, ambiente interattivo con accesso con le credenziali personali, che consente scambi, esercitazioni, approfondimenti e la videoregistrazione di tutte le lezioni. Si rivolge a giovani laureati, professionisti, imprenditori e, in alcuni casi, diplomati, conta su un corpo docente costituito dai più noti e autorevoli esperti del settore. Alla fine del master, per un totale di 200 ore, l’allievo oltre a ricevere un attestato di qualifica registrato su Blockchain Ethereum e certificato Nft, sarà un esperto in materia, sia a livello tecnologico che manageriale e, nel caso degli imprenditori, avrà la possibilità di implementare la blockchain nel suo business, cogliendo le opportunità del mercato e delle applicazioni possibili. Il master - primo in Italia per allievi formati (oltre 600), per data di nascita (2018) e per numero di edizioni realizzate (11) - offre una preparazione a 360 gradi: dalla blockchain al bitcoin e le cryptovalute, da ethereum agli smart contract, dagli Nft al Metaverso fino alla defi, la finanza decentralizzata. Saranno dieci i moduli dedicati all'apprendimento di una delle tecnologie più richieste nelle professioni del futuro. L'80% degli studenti usciti dal master si è inserito professionalmente, ha avviato una propria start up nell'ambito della blockchain o comunque ha integrato la nuova tecnologia nel proprio business aziendale. «Più del 60% dei lavori che conosciamo oggi cambierà. Questo non significa che spariranno, ma che si adatteranno e evolveranno sulla base di blockchain e intelligenza artificiale», spiega Gian Luca Comandini, pioniere del settore, che insieme a Romolo De Stefano, presidente della Fondazione Ateneo impresa, ha fondato la scuola e dirige il master. Blockchain project manager e blockchain developer, queste e non solo, le figure che usciranno dalla scuola. Il percorso rappresenta un'opportunità per colmare quel divario tra domanda e offerta di specialisti su cui la formazione accademica tradizionale non riesce a intervenire. L'identikit degli iscritti alle precedenti edizioni è trasversale: giovani fra i 22 e i 30 anni, ma anche persone fra i 30 e i 50 anni. Ci sono sia i giovani professionisti che figure senior in cerca di nuove opportunità o di una seconda opportunità di riqualificazione lavorativa: consulenti finanziari, business developer, startupper, così come avvocati, informatici, formatori, impiegati della pubblica amministrazione o commerciali. Chi aspira a una carriera nel settore non ha una preparazione prettamente tecnica: non ci sono solo ingegneri o informatici, ma anche umanisti, laureati in lettere, filosofia, comunicazione, marketing, economia, giurisprudenza o psicologia, coscienti del fatto che le competenze digitali permetteranno sempre più un accesso privilegiato al mercato del lavoro. Per maggiori informazioni: https://www.theblockchainmanagementschool.it.

Adhr Group, prima sede healthcare: 1.500 posizioni aperte entro l'estate

Ha aperto a Torino la prima sede healthcare in Italia dell'Agenzia per il lavoro Adhr Group, dedicata completamente alla ricerca e selezione di figure professionali per il comparto socio-sanitario, con l'obiettivo di creare, organizzare e sviluppare un canale di comunicazione tra domanda e offerta: diretto, professionale e veloce. Il nuovo ufficio supporterà non solo gli ospedali pubblici e privati, ma anche le cliniche, i centri diagnostici, i laboratori di analisi e le Rsa di Torino e della Regione. L'apertura coincide con un'immediata ricerca di circa 600 figure che saranno impiegate in diversi ambiti di ogni specifica struttura, prevedendo di arrivare entro l'estate alla selezione di circa 1.500 profili. «Il settore socio-sanitario è, come noto, alla continua ricerca di personale qualificato - spiega Simone Trombino, healthcare business line manager di Adhr -. Questo accade anche per una mancanza di comunicazione fluida ed efficace tra domanda e offerta di lavoro. Grazie a un forte network e know-how legato al comparto nel quale siamo specializzati, troviamo le giuste soluzioni di personale avvalendoci di una banca dati di profili esclusivi per gli istituti sanitari». Le ricerche sono rivolte a profili qualificati come medici, infermieri, Oss e Asa, tecnici, ma anche fisioterapisti, farmacisti, biologi, ottici e ancora direttori di struttura e coordinatori infermieristici fino ad assistenti alla poltrona per studi odontoiatrici. Le posizioni vacanti interessano anche personale non strettamente qualificato, come impiegati all'accettazione e tutte le altre figure di ufficio presenti in ogni azienda. Torino, inoltre, sarà la capofila di due prossime aperture Adhr Group con questa specializzazione: Milano e Bologna, dove sarà assunto personale anche per il team interno al Gruppo. «Grazie alla collaborazione con aziende che producono dispositivi legati all'Intelligenza Artificiale applicata alla sanità, le ricerche sono aperte anche a ingegneri e informatici interessati a questo settore. In qualità di professionisti Hr mettiamo in campo la nostra esperienza nella selezione di profili qualificati e con le competenze giuste per lavorare nel mondo dell'Ia per l'Healthcare», conclude Trombino.





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