mercoledì 20 marzo 2019
Seconda sconfitta legale in anno per la multinazionale. Un uomo di 70 ha usato il prodotto per decenni e ha contratto un linfoma
Nuova condanna per il diserbante con glifosato: provoca il cancro
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Nuova sconfitta legale per Monsanto-Bayern: l'erbicida Roundup contenente glifosato "è stato un fattore determinante" nel procurare il cancro ad un uomo di 70 anni, Edwin Hardeman, che lo spruzzato per decenni nel suogiardino. Lo ha stabilito un tribunale californiano infliggendo il secondo colpo in un anno al colosso tedesco Bayern legato all'erbicida prodotto dalla sua divisione di agrochimica Monsanto, e accusato di provocare il cancro. La giuria di San Francisco, al termine di un processo durato nove giorni, ha concluso che l'esposizione al Roundup e' responsabile del tumore.

L'anno scorso alla Monsanto era stato imposto di risarcire con 78 milioni di dollari il giardiniere Dewayne Johnson che ha portato a processo la multinazionale ritenendo il glifosato contenuto nel Roundup responsabile del suo cancro. Il colosso americano è anche stato accusato di aver negato l'esistenza di rischi per la salute. Sia a Johnsone sia a Hardeman è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin.Il verdetto è stato una vittoria non solo per Hardeman, ma per le altre migliaia di querelanti (sono più di 11mila) negli Stati Uniti che hanno fatto causa alla Monsanto e hanno anche affermato che l’esposizione agli erbicidi a base di glifosato della compagnia causava linfoma non Hodgkin.

Delusione di Bayer che si è detta certa che “la scienza confermi che gli erbicidi a base di glifosato non causano il cancro. Siamo fiduciosi che le prove nella seconda fase mostreranno che la condotta di Monsanto è stata appropriata e che la società non dovrebbe essere ritenuta responsabile per il cancro del signor Hardeman”.

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