martedì 5 settembre 2023
Ai disoccupati 563 euro mensili, oltre ad affitto e assicurazione sanitaria. In aumento anche i sussidi per i figli. Ma solo il 45% dei tedeschi è a favore
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz - Reuters

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Vale la pena di lavorare se i benefit e il welfare aumenta troppo? In Italia a lungo il dibattito si è concentrato sulle critiche ai “limiti” del reddito di cittadinanza. In Germania, un nuovo sondaggio mostra ora che più della metà dei tedeschi ritiene appunto che non valga la pena di lavorare davanti al progetto del governo di incrementare i benefit del welfare. I sussidi saliranno a 563 euro mensili dagli attuali 502 euro a partire dal prossimo anno per oltre 5,5 milioni di disoccupati, una cifra non troppo alta considerando il livello del costo della vita in Germania, ma che va ad unirsi anche ai costi per affitto e assicurazione sanitaria che il governo copre per coloro che ricevono i benefit.

Questo incremento coincide inoltre con un altro aumento, quello a favore delle famiglie a basso reddito. I genitori riceveranno infatti fino a 635 euro al mese per il primo figlio e altri 530 euro per ogni altro figlio. Il sussidio attuale ammontava invece a 250 euro mensili per ogni figlio.

In un Paese in cui il salario minimo è di 12,40 euro l’ora e un reddito netto mensile di 1.450 euro, il 52% dei tedeschi ha l’impressione, stando almeno a quanto emerso da una rilevazione Insa per la Bild, che non valga la pena lavorare a tempo pieno per una paga minima. Quest’ultima infatti non garantirebbe molto di più rispetto a quanto finirà nelle tasche di coloro che andranno a percepire i sussidi. Solo il 45% dei tedeschi, stando allo stesso sondaggio, è a favore degli aumenti del welfare.

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