mercoledì 6 marzo 2024
54miliardi di euro per progetti per la collettività. 120 delegati in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee a Milano per un confronto sul ruolo delle fondazioni
Come la filantropia può rispondere ai bisogni più urgenti
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In Europa ci sono 186mila Public Benefit Foundation che erogano ogni anno 54miliardi di euro per progetti per la collettività e possono contare su patrimoni che complessivamente ammontano a 647miliardi di euro.
Come fare in modo che questo impegno complessivo sia sempre più organico e coordinato verso i problemi emergenti? Il dibattito attorno a questo quesito è uno degli obiettivi del Research Forum 2024, di Milano che per due giorni diventa “capitale” della filantropia internazionale e luogo di laboratorio, pensiero e confronto su questioni di stretta attualità.
Il 7 e l’8 marzo si apre la conferenza Breaking bad (habits) - How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems? del Research Forum 2024, il forum di ricerca a cui aderiscono le più importanti organizzazioni filantropiche europee. Si parla di 120 delegati, in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee, oltre 20 speakers che partecipano giovedì 7 marzo e venerdì 8 marzo alla due giorni ospitata negli spazi della Cariplo Factory, in via Bergognone a Milano. A promuoverla è Philea, l’ente con sede a Bruxelles, a cui aderiscono le fondazioni europee. Tra queste Fondazione Cariplo che è stato partner di Philea in queste settimane nella costruzione e definizione del programma che si può trovare anche online.

Quali sono le “cattive abitudini” che dobbiamo abbandonare? Quali sono le caratteristiche chiave per una filantropia in grado di supportare l’innovazione?
Cosa si sta già facendo oggi, dalla ricerca e sviluppo al mercato, in tutto lo spettro dei capitali, nonché in termini di partnership? I 120 delegati si confronteranno e cercheranno risposte a queste domande proprio perché per il loro ruolo nella società civile, le fondazioni e la filantropia in generale possono rappresentare un soggetto importante nella promozione di ecosistemi di innovazione aperti e inclusivi in grado di comprendere e contribuire a rispondere ai principali bisogni emergenti. «Abbiamo di fronte sfide globali. Se pensiamo ai cambiamenti climatici, i trend demografici, l’immigrazione. Per non parlare delle crisi umanitarie, le guerre che hanno conseguenze planetarie - ha spiegato il presidente di Fondazione Cariplo, recentemente nominato anche alla guida di Acri, l'associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, Giovanni Azzone -. Le fondazioni non possono e non devono limitarsi quindi ad uno sguardo locale, ma porsi all’interno di un ecosistema che punti a collaborazioni internazionali. Abbiamo gli stessi problemi, per quali qualcuno ha già sperimentato soluzioni o fallimenti. Dobbiamo partire da essi e attivare nuove collaborazioni. Alla base di tutto c’è lo studio dei fenomeni suffragato da dati. Solo conoscendo i problemi si possono prendere decisioni».

Solinas

Alle sfide globali si può lavorare assieme per diffondere innovazione con soluzioni locali e investimenti basati sul territorio. «Abbiamo bisogno di condividere dati ed esperienze. Noi di Philea crediamo nei dati e raccogliamo dati sulla filantropia europea e vorremmo evidenziare la necessità di colmare questa lacuna di conoscenze» ha concluso Delphine Moralis, Ceo di Philea.

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