lunedì 17 febbraio 2014
​Nasce a Milano il Centro internazionale sul diritto all’alimentazione. Siglato un protocollo che, come quello di Kyoto per l'ambiente, vuole dettare le linee da seguire a livello mondiale per la lotta alla fame. (Daniela Fassini)
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Milano come Kyoto: un nuovo protocollo per il diritto all’alimentazione. Nasce a Milano il “Centro internazionale sul diritto all’alimentazione”, un progetto promosso da Camera di Commericio, Comune, Regione ed Expo Milano 2015 spa, che ha l’obiettivo di definire norme e risoluzioni politiche sul diritto al cibo per tutti. Il capoluogo lombardo che fra poco più di un anno ospiterà l’Esposizione universale sul tema dell’alimentazione punta così a diventare, come già accaduto per Kyoto con l’ambiente, il nuovo punto di riferimento internazionale per “il diritto al cibo e al cibo garantito per tutti”. Il protocollo è stato siglato stamattina a Milano, presso la sede della camera di commercio, dal sindaco di Milano, Giualimo Pisapia, dal governatore lombardo Roberto Maroni, dal vice presidente della Camera di Commercio di Milano, Alberto meomartini e dalla presidente del tribunale di Miklano, Livia Pomodoro che sarà anche la nuova presidente del neonatro centro. «L'Italia non ha mai avuto uno strumento simile - spiega Livia Pomodoro, sulla quale grava però grava anche l’incognita di una nuova carica, forse guardasigilli, per il governo Renzi - che possa sviluppare con le istituzioni una nuova attenzione per il diritto al cibo e al cibo garantito». 

«L'ambizione è lasciare qualcosa che duri anche oltre Expo», le fa eco Roberto Maroni. Il governatore lombardo, in tema alimentare, ha un punto in cima all'agenda: la lotta alla contraffazione dei prodotti agricoli, un business che costa all'Italia 60 miliardi di euro all'anno. Al Centro spetterà il compito d'indagare l'argomento e suggerire possibili soluzioni ai decisori politici, regione prima di tutti. Giuliano Pisapia auspica che il Centro riesca ad individuare «regole condivise e precise» per stilare un protocollo sulle politiche alimentari che possa essere modello per tutti. 

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