martedì 10 aprile 2018
Bim, droni, processi di automazione nelle pratiche e la stampa 3D prevedono figure professionali sempre più profilate e abili nell'uso della tecnologia
Nuove opportunità con la digitalizzazione
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La giornata di confronto e condivisione di buone pratiche nel settore dell'innovazione in edilizia e dei nuovi scenari offerti dalla digitalizzazione, Youth employment and the digitalisation of the energy renovation sector, si è tenuta a Bruxelles presso il Parlamento europeo ed è stata organizzata da Renovate Europe. Renovate Italy è il partner italiano di cui Cecilia Hugony, ad di Teicos Group è coordinatrice, che si propone di stimolare in Italia, nell'ambito delle politiche e buone pratiche europee, strumenti e approcci innovativi per ridurre lo spreco energetico degli edifici.

L'avvento dei robot in edilizia, dei droni e della tecnologia Bim disegnerà il futuro del settore edile e della riqualificazione energetica. La stampa 3D applicata alle costruzioni aprirà presto nuove frontiere di velocizzazione dei processi costruttivi e di incremento delle professioni altamente specializzate nell'uso delle nuove tecnologie. Una tendenza che apre le porte ai giovani, alle donne e alla riqualificazione professionale delle risorse ad oggi in attività.

Una rivoluzione importante che caratterizza l'aspetto delle pmi coinvolte le quali hanno però bisogno di un sistema istituzionale in grado di supportare il cambiamento. La comunità europea supporta la transizione delle pmi verso queste buone pratiche attraverso un sostegno concreto. Il vice presidente dell'intergruppo giovani del Parlamento europeo, Brando Benifei, ha dichiarato: «Il Parlamento europeo si unirà per dare un maggiore sostegno alle pmi e per investire nella forza lavoro. Stiamo spingendo nei fondi strutturali, in particolare il Fondo sociale europeo da utilizzare in modo più specifico per l'alfabetizzazione digitale e la riqualificazione al fine di ottenere nuovi posti di lavoro».

«Investire in progetti di innovazione come pmi è fondamentale - ha spiegato Cecilia Hugony -. L'introduzione di nuove tecnologie nei cantieri e la pianificazione digitalizzata dettagliata degli interventi sugli edifici sono elementi imprescindibili da cui partire».

Teicos, rispetto alla media nazionale delle aziende edili (dati Istat), presenta numeri significativi: i professionisti altamente qualificati in specifiche attività e tecnologie sono pari al 63% rispetto alla media nazionale che si attesta al 21%. Di questi, i laureati sono l'89% su un 20% nazionale. La percentuale di donne impiegate è poi del 50%, contro l'11% e il 32% di queste risorse ha meno di 30 anni contro il 16% sempre della media nazionale.

«Tecnologie, industrializzazione del cantiere, menti giovani e risorse femminili sono la chiave dell'innovazionene dell'edilizia. Oltre a questo, il coraggio di reinvestire parte dei profitti in attività di innovazione (noi di Teicos vi destiniamo circa il 15% annuo) e la formazione in cantiere dei propri project manager sono gli elementi che fanno di una pmi una realtà competitiva anche in un mercato sempre più internazionale come quello odierno», ha concluso Hugony.

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