giovedì 17 agosto 2017
Auto condivisa, ipotesi di accordo tra Bmw e Daimler per i due operatori. Insieme avrebbero quasi 3,7 milioni di clienti
Una Smart di Car2Go e una Bmw di DriveNow

Una Smart di Car2Go e una Bmw di DriveNow

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Messe insieme radunerebbero qualcosa come quasi 3,7 milioni di clienti in tutto il mondo: le Smart di Car2Go fanno manovra verso le Bmw e le Mini di DriveNow. Le due case automobilistiche Daimler e Bmw sarebbero infatti in trattative per una possibile fusione tra le due società di car sharing. A indicare questa ipotesi, nell'aria già da mesi, è il ceo di Sixt, la società di autonoleggio partner di Bmw nel servizio DriveNow, che in passato si era apertamente opposto, mentre ora fa capire che i negoziati sarebbero in corso e starebbero facendo progressi. «Nell'ultima conferenza stampa ho chiarito che noi non eravamo coinvolti. Oggi posso solo dirvi solo “no comment”. E ovviamente si tratta di una risposta diversa da quella dell'ultima volta, ha detto il numero uno della società, Erich Sixt, rispondendo durante la conference call sui risultati trimestrali a chi gli chiedeva se anche il gruppo di autonoleggio fosse parte dei negoziati tra Bmw e Daimler. Una risposta che dice molto.

Le voci di presunti negoziati tra le due case automobilistiche sono iniziate a circolare a dicembre ma non sono mai state ufficialmente confermate. In quell'occasione lo stesso Sixt aveva detto chiaramente che si sarebbe opposto a qualunque progetto di fondere DriveNow con Car2Go. Ora le sue parole vengono lette come un'apertura e una conferma al fatto che qualcosa si stia concretizzando. Sixt, parlando oggi agli analisti, ha anche sottolineato che «il business sta andando molto bene, nonostante le continue speculazioni» e ha definito DriveNow (di cui Sixt è partner al 50% con Bmw) «un gioiello nel nostro portafoglio». Il 50% di DriveNow in mano a Sixt, è stato valutato circa 480 milioni di euro.

L'operazione tra i due giganti del car sharing avrebbe come obiettivo quello di contrastare la concorrenza delle società di
trasporto a chiamata come Uber e Lyft.
In quest'ottica, Bmw e Daimler stanno già lavorando allo sviluppo di auto senza pilota,
che potrebbero permettere loro di contrastare il mercato dei taxi e dei servizi a chiamata. DriveNow, che nell'autunno scorso
è sbarcato anche in Italia, a Milano, si è ampliato negli ultimi mesi passando - ha spiegato Sixt - dagli 815 mila clienti della
fine del 2016 a 950 mila alla fine di luglio. Car2Go, in Italia dal 2013, conta oggi 2,7 milioni di iscritti in tutto il mondo,
con una flotta di 13.900 veicoli in 8 paesi e 26 città.

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