venerdì 18 febbraio 2022
Quattro automezzi donati all’ospedale salesiano di Adwa (in Etiopia). Mentre la costruzione diventerà la sede centrale della Protezione Civile alla periferia di Brescia
Le ambulanze donate all'ospedale salesiano di Adwa (Etiopia)

Le ambulanze donate all'ospedale salesiano di Adwa (Etiopia) - Banco Building

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Banco Building – il Banco delle cose - da oltre dieci anni applica il metodo “banchi” (inaugurato dal Banco Alimentare e proseguito da quello Farmaceutico) a qualsiasi bene non deperibile. In sostanza recupera e dona gratuitamente alle opere di carità accreditate (operative in Italia o all’estero) prodotti messi a disposizione dalle aziende. I beni sono quanto di più vario si possa immaginare: materiale edile, sanitari, ceramiche, arredamenti, complementi d’arredo, tessile, macchinari, attrezzature, cartoleria, giocattoli. Ma l’operazione conclusasi in questi giorni è la prima nel suo genere per tipologia di prodotto: ambulanze. La Sea (la società che gestisce gli aeroporti lombardi) aveva segnalato la disponibilità a donare quattro ambulanze operative a Malpensa (Varese). Non erano più a norma per gli standard europei, ma praticamente nuove perché le ambulanze degli aeroporti percorrono pochissimi chilometri. Banco Building ha allora proposto questa disponibilità all’ospedale salesiano di Adwa (in Etiopia) nella regione del Tigray, diretto da suor Laura Girotto. Nella regione imperversa la guerra civile e l’ospedale è l’unico a essere rimasto operativo: ricevere in dono quattro ambulanze per loro è una grande risorsa. Così hanno accolto di buon grado la proposta e l’associazione “Amici di Adwa”, che collabora dall’Italia con la suora, si è recata a Malpensa per ritirare le ambulanze.

Questa iniziativa ne ha fatto nascere anche un’altra. È stata proposta da un amico di Banco Building che lavora in Sea. L’aeroporto di Linate, negli anni pre-Covid, visto il costante aumento di passeggeri, ha progettato un rifacimento dell’area check in e imbarchi. Viene così costruito un prefabbricato (al costo di 1,5 milioni di euro) che consente di svolgere i lavori di ammodernamento dell’aeroporto. L’edificio è stato progettato per essere smontato e rivenduto una volta finito il suo scopo, ma la pandemia ha scompaginato i piani. Nessun aeroporto, visto il calo dei passeggeri, ha avviato programmi di ammodernamento. A ciò si aggiunga che bisogna liberare al più presto l’area su cui insiste. L’alternativa è la demolizione, con ulteriori costi (200mila euro). È tutto già quasi deciso. Ci sono pochi giorni per evitare questo spreco. E così Banco Building ha trovato due realtà con finalità sociali interessate al recupero integrale dell’edificio. Alpini e Protezione Civile provvederanno allo smontaggio e al rimontaggio (impianti sanitari e riscaldamento inclusi): diventerà la sede centrale della Protezione Civile alla periferia di Brescia.

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