Arte e motori: quando l'auto diventa una scultura in movimento

Da Calder a Mehretu: il BMW Art Car World Tour arriva in Italia. Fino all'8 gennaio l'ADI Design Museum di Milano celebra i 50 anni della BMW Art Car Collection
December 5, 2025
Arte e motori: quando l'auto diventa una scultura in movimento
La Bmw M3 GT2 del 2010 firmata da Jeff Koons
Luciano Galimberti, Presidente ADI Design Museum, le definisce “sculture in movimento”. Il primo a trasformare una BMW in opera d’arte, è stato Alexander Calder nel 1975, che ha "modificato" con i suoi colori l’auto da corsa BMW 3.0 CSL dietro richiesta del pilota Hervé Poulain che l'ha poi guidata nella 24Ore di Le Mans. E da allora, nel corso di questi 50 anni, altri 19 artisti di fama mondiale hanno utilizzato una BMW da corsa, e poi anche di serie, come tela per i loro capolavori, dando vita a una collezione di esemplari unici al mondo, le BMW Art Cars.
Una selezione di questi 20 modelli, è ammirabile nella mostra ‘’BMW Art Cars: 50 anni di innovazione”  aperta dal 4 dicembre 2025 al 8 gennaio 2026 all’ADI Design Museum di Milano per la celebrazione del cinquantenario. “Una esposizione straordinaria, capace di riunire non solo gli appassionati di design e arte, ma anche quelli di motorsport, tecnologia e lifestyle”, come ha sottolineato in apertura della mostra Thomas Girst, Head of BMW Group Corporate Engagement. E infatti molte di queste sculture su quattro ruote, non sono state concepite come pezzi da museo ma sono auto da utilizzare nelle competizioni sportive e hanno corso la 24 ore di Le Mans.
“Celebrare i 50 anni delle BMW Art Cars è per noi un autentico privilegio e una grande emozione, perché ci permette di testimoniare il nostro impegno nel mondo dell’arte e del design, che in Italia trova la sua cornice ideale”, ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia. “Esporre otto vetture all’ADI Design Museum di Milano significa inoltre ospitare la tappa con il maggior numero di BMW Art Cars presenti nel tour mondiale per l’anniversario 2025: un segnale forte del nostro impegno e della nostra volontà di condividere i valori del brand con appassionati, clienti, media e partner”.
La BMW 525i del 1991, opera di Esther Mahlangu
La BMW 525i del 1991, opera di Esther Mahlangu
Ecco le otto vetture iconiche che si potranno ammirare a Milano: la prima della collezione a firma dell’artista americano Alexander Calder (1975, BMW 3.0 CSL); l’ultima, della pittrice Julie Mehretu, (BMW M Hybrid V8, 2024); e ancora, quella di Frank Stella del 1976 (BMW 3.0 CSL); l’opera pop art di Roy Lichtenstein del 1977 (BMW 320i Turbo); quella dell’artista Esther Mahlangu, (su una BMW 525i nel 1991); quella dell’italiano Sandro Chia del 1992 (BMW M3 GTR); l’opera di Jenny Holzer, BMW V12 LMR (1999); e quella di Jeff Koons, BMW M3 GT2 (2010).
La BMW M3 GTR del 1992 dipinta da Sandro Chia
La BMW M3 GTR del 1992 dipinta da Sandro Chia
Dopo aver fatto tappa all’Art Basel Hong Kong, al Le Mans Classic in Francia, allo Zoute Grand Prix in Belgio e in molti altri Paesi nel mondo, il BMW Art Car World Tour si concluderà quest’anno proprio a Milano, per poi proseguire nel 2026 verso Rétromobile, a Parigi.

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