Siamo andati a Derby per la più grande festa ferroviaria che si sia vista

Nello storico stabilimento Litchurch Lane Works 40mila persone hanno partecipato a The Greatest Gathering, tra locomotive leggendarie. Ecco come è andata
August 22, 2025
Siamo andati a Derby per la più grande festa ferroviaria che si sia vista
Alstom | Una delle locomotive della Litchurch Lane Works
Alle 9 del mattino, fuori dalla storica fabbrica di treni Litchurch Lane Works si accalcano centinaia di persone. Siamo a Derby, a due ore da Londra. Ci si immagina una cittadina grigia e industriale, e invece ci si ritrova immersi in un raduno di gente che sorride sotto la pioggia, in attesa di entrare. Si sente il profumo delle prime salsicce alla piastra, che è già una promessa di festa. E, in effetti, è proprio così: The Greatest Gathering è la più grande festa ferroviaria che il Regno Unito abbia mai visto. L’evento, promosso da Alstom per celebrare i 200 anni dal primo viaggio ferroviario passeggeri, non è stato solo un raduno di treni, ma una celebrazione di appassionati. Circa 40mila visitatori in tre giorni, in un intreccio di generazioni.

C’è Sandra, una donna settantenne con lo sguardo vivido, figlia di macchinisti a vapore: «Questa passione è di famiglia. Ora la passo ai miei figli, anche se sono cresciuti. Qui si respira la vita del passato e del futuro insieme». C’è James, un ragazzino di dieci anni, al fianco del padre, con gli occhi spalancati davanti ai treni che sembrano usciti da un film. «Sono qui per lui, è il suo mondo», racconta il padre. «Il suo preferito è il Mallard, famoso per aver stabilito il record mondiale di velocità per locomotive a vapore». E poi Richard, trentenne di Newcastle, che si svegliato alle cinque di mattina per non perdersi nulla. «Ho sempre amato i treni. Lavoro nella metropolitana, e vedere tutto questo è una conferma di quanto il nostro lavoro sia importante».

L’indiscussa protagonista è la prima locomotiva al mondo a trasportare passeggeri: la Locomotion No. 1. «Le radici di Alstom nel Regno Unito risalgono al 1825, quando questa locomotiva compì il suo storico viaggio sulla Stockton and Darlington Railway», racconta Rob Whyte, Managing Director UK e Irlanda di Alstom. «Attraverso successive fusioni, il costruttore della locomotiva – Robert Stephenson and Company – è entrato a far parte di Alstom nel 1989, e siamo estremamente orgogliosi di portare avanti quell’eredità di ingegno». La Locomotion No. 1 non è solo un reperto esposto, ma un simbolo vivente di capacità ingegneristica e innovazione. Alstom è uno dei giganti del mondo ferroviario, con ottantamila dipendenti sparsi in 64 paesi. In Inghilterra Alstom progetta e produce treni per parte della linea ferroviaria nazionale e per l’ultima avveniristica metropolitana di Londra, la Elizabeth Line. Ma opera anche in molti altri Paesi, come per esempio l’Italia, con i treni alta velocità di Italo. «Derby, con la sua fabbrica Litchurch Lane, è uno dei più grandi poli mondiali per la produzione di materiale rotabile e l’unico sito nel Regno Unito dove si progettano, costruiscono e testano treni destinati sia al mercato interno che all’export», spiega Emma Roberts, responsabile del programma Railway 200.
Un'altra delle locomotive in mostra - Alstom
Un'altra delle locomotive in mostra - Alstom


Tra i binari si allineano locomotive che hanno scritto la storia. Si parte dalla Flying Scotsman, forse la locomotiva più celebre di sempre: «Costruito nel 1923, è stato il primo treno a superare le 100 miglia orarie e il primo a compiere la corsa senza soste tra Londra e Edimburgo», racconta Andrew McLean, curatore di “The Greatest Gathering” e vicedirettore del National Railway Museum. Non è solo un treno, ma un’icona che ha viaggiato nel mondo, attirando folle immense e apparendo in film. Accanto c’è la 67005 King’s Messenger, la locomotiva reale: «Ci sono due locomotive per il treno reale, la King’s Messenger e la Royal Sovereign. Una volta la prima si chiamava Queen’s Messenger, ma dopo la morte della Regina è stata ribattezzata in onore del nuovo sovrano». Tra le carrozze più affascinanti, McLean ci guida verso la carrozza 45000, costruita nel 1920 a Wolverton: «Non è un semplice vagone, ma un vero salotto viaggiante che hanno potuto apprezzare Edward VIII, Winston Churchill e Papa Giovanni Paolo II. Si dice che Churchill abbia discusso qui i piani dello sbarco in Normandia, trasformando questo treno in un pezzo vivo della storia».

In un’area dedicata ci sono magliette brandizzate, film, dipinti e modellini di treni di tutte le dimensioni. Ad un banchetto un uomo disegna con calma. Si chiama Paul Lunn, ha 74 anni e i treni li ha nel sangue: è cresciuto in una famiglia di ferrovieri. Paul è un appassionato di modellismo ferroviario e ha scritto diversi libri per avvicinare altri a questa passione. «Faccio delle sessioni gratuite: le persone si siedono qui, mi raccontano cosa vogliono realizzare e io preparo i disegni». Apre uno dei suoi libri e sorride guardando le foto. «Lui è Jonathan — spiega — e questi sono gli schizzi che ho fatto per lui. Gli ho insegnato a lavorare con un modello in scala 1:1 sul pavimento. Sono progetti che possono richiedere anche 3-4 anni per essere completati». Lo sguardo ricade sulla Locomotion No. 1, ferma come un vecchio saggio che ti guarda e ti dice: «Tutto è partito qui». E dentro quel “qui” c’è tutta l’umanità che si muove.

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