Energia: Sicilia al centro di HeySun con l'elettrodotto Elmed
di Redazione
Al via l'Expo sulla transizione energetica: tre giorni di convegni e tavoli tecnici sul futuro sostenibile del Mediterraneo. Di Cavolo (SiciliaFiera): «L'isola ha un ruolo cruciale nel piano M
Alla Sicilia il futuro assegna, nell'ambito del piano Mattei per l'Africa fortemente voluto dal governo Meloni, un ruolo di primo piano nel settore energetico: lo si dovrà a Elmed, l'elettrodotto che sotto il mare collegherà l'isola - e quindi l'Italia - alla Tunisia per trasportare energia. Quasi un'opera simbolo che, per i suoi riflessi sull'economia locale, è al centro della seconda edizione di HeySun – Expo della Transizione Energetica, la più grande manifestazione del Sud Italia dedicata al futuro delle energie pulite e delle infrastrutture resilienti, ospitata dal 25 al 27 settembre da SiciliaFiera. «La Sicilia è tornata al centro degli investimenti strategici e gioca un ruolo cruciale nel nuovo piano Mattei - sottolinea Nino Di Cavolo, presidente di SiciliaFiera -. L’infrastruttura chiave sarà appunto il cavo elettrico Elmed, destinato a importare energia rinnovabile e accelerare la decarbonizzazione dell’industria italiana». L'opera (dal costo di circa un miliardo di euro) dovrebbe essere realizzata entro il 2028 per una lunghezza complessiva di circa 220 km. Il collegamento sarà in corrente continua da 600 MW e 500 kV di tensione, raggiungendo una profondità massima di circa 800 metri lungo il Canale di Sicilia.
Anche HeySun 2025 si propone come un ponte naturale tra Europa e Africa. A Catania saranno tre giorni di convegni, tavoli tecnici e formazione per imprese, professionisti e istituzioni, in un contesto che si candida a diventare il cuore pulsante della transizione energetica mediterranea. Al centro del dibattito temi cruciali come idrogeno rinnovabile, intelligenza artificiale per l’energia, reti resilienti e comunità energetiche, con un occhio attento alla formazione delle nuove generazioni e al protagonismo femminile nel settore. Accanto all’innovazione tecnologica, HeySun vuole essere anche una palestra culturale, promuovendo la consapevolezza che la transizione non è solo una sfida industriale, ma anche sociale. «Serve una rivoluzione che parta dai banchi di scuola – afferma Di Cavolo – per formare competenze nuove e aprire il settore anche alle donne, protagoniste del futuro energetico del Paese». Con oltre cento relatori, decine di panel tematici e la più ampia area espositiva mai dedicata all’energia, HeySun 2025 si annuncia come una vetrina internazionale e un laboratorio di co-progettazione per disegnare il futuro sostenibile del Mediterraneo.
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