Ecco come distinguersi nella ricerca di lavoro
Linkedin individua dieci professioni in crescita e suggerisce gli strumenti per evitare annunci ingannevoli in un mercato dinamico

Il 2025 si è aperto all'insegna del dinamismo, con professionisti e professioniste intervistati in Italia alla ricerca di nuove opportunità lavorative: ma a fronte di un numero crescente di candidature, più di sei hiring manager su dieci (65%) faticano a trovare profili con le giuste qualifiche, sostenendo che sia diventato più complesso rispetto all'anno scorso. A rivelarlo una indagine che ha coinvolto direttamente i recruiter, su scala globale e italiana, condotta da LinkedIn. In Italia, trovare il giusto match non è quindi cosa semplice, sostengono gli hr manager, in particolar modo quelli che si occupano della selezione per le grandi aziende (più di 500 impiegati - 68%).
Le sfide principali nella selezione dei candidati includono la difficoltà nel reperire profili con le qualifiche tecniche necessarie, le cosiddette hard skill, come dichiara quasi la metà degli intervistati (45%), ma soprattutto il dover scremare un numero elevato di candidature non idonee (48%). In questo senso, l'applicazione ai processi di selezione della tecnologia e dell'Ia-Intelligenza artificiale sta emergendo come un elemento chiave per semplificare il processo. Il 64% degli hiring manager riconosce che l'Ia aiuta a individuare più facilmente i profili idonei, inclusi alcuni che altrimenti sarebbero stati trascurati (59%).
Inoltre, il 63% ritiene che questa tecnologia renda l'iter di selezione più veloce e il 65% evidenzia come consenta di ottimizzare gli aspetti operativi nel flusso di lavoro, lasciando più spazio ad attività strategiche, come la negoziazione e il dialogo con i candidati. L'Ia si dimostra anche utile nel migliorare le descrizioni delle offerte, in ottica di talent attraction (66%) e, in generale, porta a una riduzione dei costi sull'intero iter, migliorandone l'efficienza (61%).
Le sfide principali nella selezione dei candidati includono la difficoltà nel reperire profili con le qualifiche tecniche necessarie, le cosiddette hard skill, come dichiara quasi la metà degli intervistati (45%), ma soprattutto il dover scremare un numero elevato di candidature non idonee (48%). In questo senso, l'applicazione ai processi di selezione della tecnologia e dell'Ia-Intelligenza artificiale sta emergendo come un elemento chiave per semplificare il processo. Il 64% degli hiring manager riconosce che l'Ia aiuta a individuare più facilmente i profili idonei, inclusi alcuni che altrimenti sarebbero stati trascurati (59%).
Inoltre, il 63% ritiene che questa tecnologia renda l'iter di selezione più veloce e il 65% evidenzia come consenta di ottimizzare gli aspetti operativi nel flusso di lavoro, lasciando più spazio ad attività strategiche, come la negoziazione e il dialogo con i candidati. L'Ia si dimostra anche utile nel migliorare le descrizioni delle offerte, in ottica di talent attraction (66%) e, in generale, porta a una riduzione dei costi sull'intero iter, migliorandone l'efficienza (61%).
Mentre lavoratori e lavoratrici sono in maggioranza attivi nella ricerca di nuove opportunità professionali per l'anno appena iniziato, con oltre due persone su 5 (44%) aperte a nuove sfide professionali. A fronte di questo dinamismo, il mercato del lavoro continua a cambiare e in molti ritengono che la ricerca sia diventata più complessa e difficoltosa rispetto all'anno scorso. Le posizioni aperte e le candidature sono più numerose che mai, ma in pochi ricevono riscontro: lo testimonia il fatto che oltre il 45% dei professionisti dichiara di aver ben presente cosa significhi essere ghostati, con tre persone su dieci (30%) che dicono di aver già vissuto questa esperienza. Lo scenario italiano trova riscontro nei dati globali della ricerca, da cui emerge che quasi tre persone su cinque (58%) su scala internazionale intendono cercare un nuovo lavoro quest'anno, con la metà degli intervistati che, però, sostiene che la ricerca sia diventata più difficile rispetto al 2024.
A fare da capofila tra chi cerca nuove opportunità professionali è la GenZ, con oltre il 63% dei giovani intenzionati a cambiare, a fronte del 55% dei millennial. Interessante anche la minore differenza di genere, con le professioniste più attive nella ricerca: il 46% delle donne sta infatti sondando il mercato, con invece il 41% degli uomini che dichiara di non essere, al momento, intenzionato a cambiare. Tra chi sta valutando nuove opportunità professionali, la principale motivazione alla base della spinta al cambiamento è sicuramente la possibilità di un aumento di retribuzione, come dichiarato dal 41% degli intervistati in Italia, seguita dalla ricerca di una migliore work-life balance (27%), dalla voglia di trovare un nuovo contesto in cui poter crescere professionalmente (22%) e da una maggior consapevolezza e volontà di mettere a frutto le proprie competenze (20%).
Se le motivazioni economiche sono cruciali per chi è alla ricerca di nuove opportunità, la ragione principale per restare, tra chi non è intenzionato a cambiare lavoro, è il fatto di aver raggiunto un buon equilibrio tra vita privata e professionale (30%), seguita da una valutazione positiva del clima di lavoro e del rapporto con i colleghi (24%), a testimonianza dell'importanza del ''fattore umano''.
L'impatto dell'Ia sulle dinamiche di ricerca di nuove opportunità lavorative è già evidente nel nostro Paese: il 27% dei professionisti italiani già utilizza questa tecnologia a supporto dell'invio di nuove candidature, in primis la GenZ (43%). E, se quasi due persone su cinque (39%) dichiarano di non essere sicure di come l'Ia possa essere d'aiuto, il 37% è intenzionato e aperto a imparare a sfruttare al meglio il suo potenziale.
A fare da capofila tra chi cerca nuove opportunità professionali è la GenZ, con oltre il 63% dei giovani intenzionati a cambiare, a fronte del 55% dei millennial. Interessante anche la minore differenza di genere, con le professioniste più attive nella ricerca: il 46% delle donne sta infatti sondando il mercato, con invece il 41% degli uomini che dichiara di non essere, al momento, intenzionato a cambiare. Tra chi sta valutando nuove opportunità professionali, la principale motivazione alla base della spinta al cambiamento è sicuramente la possibilità di un aumento di retribuzione, come dichiarato dal 41% degli intervistati in Italia, seguita dalla ricerca di una migliore work-life balance (27%), dalla voglia di trovare un nuovo contesto in cui poter crescere professionalmente (22%) e da una maggior consapevolezza e volontà di mettere a frutto le proprie competenze (20%).
Se le motivazioni economiche sono cruciali per chi è alla ricerca di nuove opportunità, la ragione principale per restare, tra chi non è intenzionato a cambiare lavoro, è il fatto di aver raggiunto un buon equilibrio tra vita privata e professionale (30%), seguita da una valutazione positiva del clima di lavoro e del rapporto con i colleghi (24%), a testimonianza dell'importanza del ''fattore umano''.
L'impatto dell'Ia sulle dinamiche di ricerca di nuove opportunità lavorative è già evidente nel nostro Paese: il 27% dei professionisti italiani già utilizza questa tecnologia a supporto dell'invio di nuove candidature, in primis la GenZ (43%). E, se quasi due persone su cinque (39%) dichiarano di non essere sicure di come l'Ia possa essere d'aiuto, il 37% è intenzionato e aperto a imparare a sfruttare al meglio il suo potenziale.
La top 10 delle professioni in crescita
Ogni anno, LinkedIn offre a lavoratrici e lavoratori l'opportunità di ampliare le proprie skill rendendo disponibili corsi di formazione gratuiti e aiuta chi è alla ricerca di un nuovo lavoro a orientarsi tra le diverse opportunità anche grazie alla lista dei "Lavori in crescita", ovvero le professioni che hanno visto un incremento maggiore negli ultimi tre anni. Ecco i lavori inseriti in classifica:
1.Consulente di viaggio (può essere indicato anche come travel consultant o agente di viaggio);
2.Ingegnere dell'intelligenza artificiale (può essere indicato anche come artificial intelligence engineer o machine learning engineer);
3.Hr administrator (può essere indicato anche come hr admin);
4.Addetto prenotazioni (può essere indicato anche come reservation agent);
5.Liquidatore sinistri (può essere indicato anche come claims specialist. );
6.Cyber security engineer (può essere indicato anche come ingegnere della cybersicurezza);
7.Event specialist (può essere indicato anche come event coordinator);
8.Responsabile acquisti (può essere indicato anche come procurement buyer o procurement specialist);
9.Technical sales specialist;
10.Specialista marketing e comunicazione (può essere indicato anche come marketing and communication specialist).
I consigli per migliorare la ricerca
Come migliorare la ricerca di una nuova occupazione nel corso del 2025? Ecco i consigli che arrivano da Olga Farreras Casado, LinkedIn career expert. Mettere al primo posto la capacità di adattarsi. Affrontare un mercato del lavoro competitivo come quello attuale non è semplice: per questo è cruciale concentrarsi sulla capacità di adattarsi, per aprire nuove opportunità di crescita professionale. Durante il processo di selezione, è importante evidenziare le soft skill, come flessibilità e capacità di comunicazione, e dedicare del tempo a svilupparle. LinkedIn sostiene lavoratrici e lavoratori alla ricerca di nuove opportunità anche attraverso corsi gratuiti fino al 31 marzo 2025.Tenere aggiornato il profilo LinkedIn. Mai come oggi è essenziale mantenere il profilo aggiornato, poiché è spesso il primo luogo dove i recruiter cercano nuovi talenti e reperiscono le informazioni sui candidati. Per distinguersi, è utile evidenziare le competenze nella sezione Esperienza. Chi inserisce cinque o più competenze nel proprio profilo riceve fino a 5,6 volte più visualizzazioni da parte dei reclutatori e 24 volte più messaggi InMail.
Trovare il giusto match. Il nuovo strumento Job match di LinkedIn aiuta i candidati a capire rapidamente se le proprie competenze e qualifiche corrispondono agli annunci di lavoro, così da identificare facilmente i ruoli più adatti e a concentrare meglio il tempo e gli sforzi. Cercare in sicurezza. Per offrire tranquillità e sicurezza nella ricerca di nuove opportunità, gli annunci verificati ora mostrano un badge di avvenuta verifica. Questi rappresentano circa la metà delle offerte di lavoro sulla piattaforma.
Scoprire nuove opportunità. Esplorare su LinkedIn i ruoli emergenti permette di ottenere informazioni pratiche sulle posizioni aperte, disponibilità di lavoro da remoto, competenze più richieste per ciascun ruolo, principali città dove avvengono le assunzioni e altro ancora, a sostegno della ricerca di impiego.
I consigli per migliorare la ricerca
Come migliorare la ricerca di una nuova occupazione nel corso del 2025? Ecco i consigli che arrivano da Olga Farreras Casado, LinkedIn career expert. Mettere al primo posto la capacità di adattarsi. Affrontare un mercato del lavoro competitivo come quello attuale non è semplice: per questo è cruciale concentrarsi sulla capacità di adattarsi, per aprire nuove opportunità di crescita professionale. Durante il processo di selezione, è importante evidenziare le soft skill, come flessibilità e capacità di comunicazione, e dedicare del tempo a svilupparle. LinkedIn sostiene lavoratrici e lavoratori alla ricerca di nuove opportunità anche attraverso corsi gratuiti fino al 31 marzo 2025.Tenere aggiornato il profilo LinkedIn. Mai come oggi è essenziale mantenere il profilo aggiornato, poiché è spesso il primo luogo dove i recruiter cercano nuovi talenti e reperiscono le informazioni sui candidati. Per distinguersi, è utile evidenziare le competenze nella sezione Esperienza. Chi inserisce cinque o più competenze nel proprio profilo riceve fino a 5,6 volte più visualizzazioni da parte dei reclutatori e 24 volte più messaggi InMail.
Trovare il giusto match. Il nuovo strumento Job match di LinkedIn aiuta i candidati a capire rapidamente se le proprie competenze e qualifiche corrispondono agli annunci di lavoro, così da identificare facilmente i ruoli più adatti e a concentrare meglio il tempo e gli sforzi. Cercare in sicurezza. Per offrire tranquillità e sicurezza nella ricerca di nuove opportunità, gli annunci verificati ora mostrano un badge di avvenuta verifica. Questi rappresentano circa la metà delle offerte di lavoro sulla piattaforma.
Scoprire nuove opportunità. Esplorare su LinkedIn i ruoli emergenti permette di ottenere informazioni pratiche sulle posizioni aperte, disponibilità di lavoro da remoto, competenze più richieste per ciascun ruolo, principali città dove avvengono le assunzioni e altro ancora, a sostegno della ricerca di impiego.
Ecco come evitare gli annunci "truffa"
«La sicurezza on line è fondamentale anche nella ricerca di lavoro. Essere attenti nella valutazione di ogni offerta di lavoro e nel condividere dettagli on line è il primo passo per navigare nel mercato del lavoro digitale in modo protetto e responsabile». A dirlo Linkedin, sottolineando che basta qualche accortezza per evitare rischi e per tutelare la propria privacy. Ecco i consiugli:
1) Verifica le informazioni negli annunci di lavoro: un badge di verifica su un annuncio indica che le informazioni sull'azienda o sul datore di lavoro sono state verificate.
2) Aumenta la credibilità con un profilo verificato: la funzione di verifica gratuita di Linkedin ti consente di aggiungere un badge al tuo profilo, aumentandone la credibilità e dando agli altri maggiore fiducia nell'interagire con te. Su Linkedin, 70 milioni di membri sono verificati e ottengono in media il 66% di visualizzazioni in più del profilo, e il 30% di richieste di connessione in più.
3) Abilita l'avviso di messaggi: attiva l'opzione rilevamento automatico dei contenuti dannosi, in grado di rilevare potenziali truffe pericolose.
4) Filtra per lavori con verifica: ora puoi utilizzare Filtra la tua ricerca di lavoro per mostrare solo le offerte con verifiche per cercare esclusivamente offerte pubblicate da aziende con una pagina Linkedin verificata e da recruiter associati a queste aziende.
5) Imposta una passkey: le passkey ti consentono di utilizzare il dispositivo per sbloccare e accedere al tuo account in modo sicuro, senza dover inserire ogni volta la password.
6) Attiva l'autenticazione a due fattori: aggiungi un ulteriore livello di protezione al tuo account, richiedendo una verifica extra oltre alla password.
7) Fai attenzione a ciò che condividi: valuta quali informazioni personali ti vengono richieste. Non fornire mai i dettagli bancari prima del processo di onboarding.
8) Rifiuta richieste sospette: i truffatori possono usare tattiche che i datori di lavoro legittimi non adotterebbero, come chiedere di scaricare software criptati per un colloquio e in ogni momento puoi segnalare sospetti o contenuti inappropriati.
6) Attiva l'autenticazione a due fattori: aggiungi un ulteriore livello di protezione al tuo account, richiedendo una verifica extra oltre alla password.
7) Fai attenzione a ciò che condividi: valuta quali informazioni personali ti vengono richieste. Non fornire mai i dettagli bancari prima del processo di onboarding.
8) Rifiuta richieste sospette: i truffatori possono usare tattiche che i datori di lavoro legittimi non adotterebbero, come chiedere di scaricare software criptati per un colloquio e in ogni momento puoi segnalare sospetti o contenuti inappropriati.
9) Cerca segnali di allarme: fai attenzione agli annunci di lavoro che sembrano troppo belli per essere veri o che richiedono pagamenti anticipati.
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