Al via un master che risponde alla carenza di profili Stem

Si chiama "HumanAIze" ed è giunto alla III edizione. Borse di studio dedicate alle partecipanti donne
July 6, 2025
Al via un master che risponde alla carenza di profili Stem
Archivio | Al via il master "HumanAlze" di Torino
Circa il 50% delle aziende italiane incontra difficoltà nel trovare professionisti con competenze Stem-Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, con picchi superiori al 60% nei settori dell’Information Technology e dell’ingegneria. È quanto emerge dall’ultimo studio condotto dall’Osservatorio delle competenze digitali, che ha evidenziato anche una crescente difficoltà delle aziende nel reperire "profili ibridi", capaci di combinare competenze tecnico-scientifiche e umanistiche. Un’esigenza a cui Politecnico di Torino e l’Università di Torino, su iniziativa dell’Associazione Stem by Women e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno risposto con un percorso formativo specifico: il master universitario di II livello HumanAIze.

Giunto alla III edizione, il master è progettato per accrescere le opportunità di inserimento professionale nelle aziende più tecnologicamente avanzate, andando a formare profili ibridi, capaci di integrare le competenze delle scienze umane e sociali con conoscenze digitali e di intelligenza artificiale, rivolgendosi a laureate e laureati in discipline umanistiche. I risultati ottenuti confermano la validità del percorso formativo: il 96% dei partecipanti della prima edizione ha trovato occupazione dopo il completamento del master. Un dato che testimonia l'eccellenza della formazione e la sua coerenza con le reali esigenze del mercato del lavoro.

I profili Stem sono inoltre tra i più ricercati e remunerati nel panorama professionale italiano. Le differenze retributive sono evidenti fin dall'inizio della carriera: chi ha una laurea in ambito umanistico registra una retribuzione annua iniziale di circa 24mila euro, contro i 26.500 euro medi di chi proviene da una formazione economico-scientifica. Tuttavia, a fronte di una domanda sempre più alta di competenze Stem, il divario di genere resta ancora molto marcato. Le donne rappresentano il 41,4% dei laureati in discipline Stem e a cinque anni dalla laurea il loro tasso di occupazione è del 90,1%, un dato ancora inferiore rispetto al 92,6% degli uomini. Il divario si estende anche al tipo di contratto: solo il 49,9% delle laureate Stem ha un contratto a tempo indeterminato, contro il 56,1% dei colleghi uomini. Le donne, infatti, sono più spesso inquadrate con contratti a tempo determinato oppure coinvolte in attività di ricerca con borse di studio o assegni. La disparità più evidente rimane quella salariale: a cinque anni dal conseguimento del titolo, le donne guadagnano in media 1.798 euro netti al mese, contro i 2.025 euro dei colleghi uomini, con un divario del 12,6%.

Per favorire l’accesso delle donne alle carriere tecnico-scientifiche, contribuendo così a ridurre il gender gap in ambito Stem, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha messo a disposizione 15 borse di studio dedicate alle partecipanti donne. A queste si aggiungeranno altre borse finanziate dalle aziende partner dell’Associazione Stem by Women, tra cui Comau, Fpi-Fondazione Piemonte Innova, Iren, Prt Group, Sequar.

Organizzato a Torino, città che si conferma capitale italiana dell’intelligenza artificiale, il master raccoglie però partecipanti da tutta Italia, puntando a fornire una risposta efficace alle trasformazioni in atto nel mercato del lavoro. Il piano didattico è curato da docenti altamente qualificati e professionisti provenienti da realtà aziendali di primo piano, con l'obiettivo di formare esperti capaci di operare nei settori più dinamici: Data & AI, Product Development, Sales & Marketing, Research & Development, Human Resources.

Oggi alle ore 17 si terrà l’ultimo incontro di presentazione del master, un’occasione per approfondire contenuti, opportunità e prospettive professionali del percorso, attraverso il confronto diretto con docenti, ex studenti e rappresentanti delle aziende partner. Un dialogo aperto per avvicinare sempre più studenti al mondo Stem, sottolineando l’importanza di percorsi formativi capaci di unire innovazione e inclusività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA