Dalla Calabria un piano da mezzo miliardo per l'innovazione armonica

Hig ha approvato un aumento di capitale da 592 milioni con Rubicon e IMCI+ per acquisizioni, nuovi hub e sviluppo dell’Harmonic Innovation Ecosystem. L’obiettivo è decuplicare il valore della produzione entro il 2030.
December 1, 2025
Dalla Calabria un piano da mezzo miliardo per l'innovazione armonica
La sede dell'Harmonic Innovation Hub in completamento a Tiriolo (Catanzaro)
Harmonic Innovation Group (HIG) entra in una nuova fase di crescita, anche internazionale. L’assemblea della società benefit promossa dal think tank Entopan e impegnata nella promozione di un modello alternativo di sviluppo basato sul paradigma dell’innovazione armonica ha approvato il nuovo piano industriale e siglato l’accordo per un piano di aumento di capitale per complessivi 592 milioni di euro.
Già in questi anni HIG si è imposto come protagonista nella filiera dell’innovazione, lavorando in tre macro aree: innovazione, fabbriche di tecnologia e immobiliare. Il nuovo piano, per il periodo 2026-2030, prevede investimenti e acquisizioni di tech factory ad alta specializzazione tecnologica, start up e scale up (con focus sull’intelligenza artificiale), società “boutique” negli ambiti del trasferimento tecnologico, della consulenza e del venture capital. Nel frattempo saranno avviati laboratori di innovazione e ricerca e sarà completata la prima parte dello sviluppo di Harmonic Innovation Ecosystem, piattaforma collaborativa, fisica e digitale, impegnata in innovazione, ricerca, nuove tecnologie e nuove prassi improntate a una visione etica e umanistica.
I luoghi fisici della piattaforma sono gli spazi collaborativi Harmonic Innovation Hub: il primo, chiamato Pitagora, è vicino al completamento a Tiriolo (Catanzaro) e avrà una superficie di 40mila metri quadri; sono partiti i cantieri del secondo, chiamato Archimede, 22mila metri quadri nell’area industriale di Catania; ed è stata individuata l’area per un terzo polo vicino a Lecce. Saranno poi realizzati i primi “spoke” all’estero. Oggi sono dodici in Italia (della controllata Gate Rei): l’obiettivo è arrivare in cinque aree internazionali — Stati Uniti, Francia, Spagna, India e Africa.
HIG crescerà anche nelle dimensioni: si prevede di raddoppiare il personale, dalle attuali 400 persone al netto delle acquisizioni, mentre secondo il piano il valore della produzione passerà dai 50 milioni di euro del 2025 a circa 500 milioni nel 2030. Il valore delle partecipazioni è previsto in crescita dagli attuali 350 milioni a un miliardo di euro, a cui si aggiungeranno circa 200 milioni relativi agli asset immobiliari.
A livello finanziario, con la consulenza di Deloitte, è stato siglato un accordo con un consorzio ispano-elvetico che ha come capofila la fintech spagnola Rubicon Capital, affiancata dalla società svizzera IMCI+ International. Si partirà con un aumento di capitale da 30 milioni di euro, 15 sottoscritti dagli attuali soci di HIG (Santo Versace e sua moglie Francesca De Stefano, Antonio e Angelo Ferraro attraverso la 2EFFE Holding, oltre a Entopan e Darwin) e 15 dal consorzio guidato da Rubicon. Altri 562,5 milioni di euro saranno erogati a tranche da Rubicon e IMCI+ a partire da giugno 2026 come finanziamento soci convertibile, partendo da una valutazione iniziale superiore al miliardo di euro
I vertici di Hig: da sinistra il vice presidente Gennaro Di Cello, il presidente Pasqualino Scaramuzzino e il ceo Emanuele Spampinato
I vertici di Hig: da sinistra il vice presidente Gennaro Di Cello, il presidente Pasqualino Scaramuzzino e il ceo Emanuele Spampinato
«Vogliamo creare un’alternativa alla visione quantitativa dell’innovazione oggi egemone a livello globale custodendo la centralità dell’umano cui ci esorta ripetutamente Papa Leone XIV – ha spiegato Pasqualino Scaramuzzino, presidente di HIG Group, festeggiando l’inizio di questa nuova fase –. Beneficiamo in modo incontrovertibile in molti settori dei grandi passi dell’innovazione tecnologica, ed è straordinario, ma sono anche sempre più evidenti gli effetti derivanti da un’innovazione non pensata in ottica di impatto positivo sull’essere umano prima che di profitto. È a questo che rispondiamo proponendo un’alternativa che arriva con perfetto time to market, in un momento in cui il numero di persone che sentono lo stesso bisogno di innovare eticamente, non per imbrigliare il progresso ma al contrario per garantirlo nel lungo periodo, cresce esponenzialmente. Lavoriamo per questo».
«Abbiamo già visto concretamente quanto la partecipazione al nostro ecosistema favorisca la crescita per tutti. Il dialogo e le collaborazioni avviate con Ocse, Banca Mondiale, Governo italiano e Ambasciate estere, oltre che con i principali ecosistemi globali dell’innovazione, ne sono la testimonianza» ha ricordato Emanuele Spampinato, ceo di Harmonic Innovation Group.
Per IMCI+ International il fondatore e ceo Modesto N. Peña ha spiegato di avere trovato in Francesco Cicione, fondatore di HIG, «un leader visionario» e ha aggiunto che «grazie a questa straordinaria piattaforma fisica e digitale, con focus su AI, vogliamo produrre impatti diretti e di sistema su settori chiave quali energia, biotecnologia, economia circolare e digitalizzazione industriale».
«Vogliamo creare un’alternativa alla visione quantitativa dell’innovazione oggi egemone a livello globale custodendo la centralità dell’umano cui ci esorta ripetutamente Papa Leone XIV»
Pasqualino Scaramuzzino, presidente di HIG Group
Ignacio Garcia, ceo di Rubicon, ha detto che per la fintech spagnola questa è «una mossa strategica per contribuire a ridefinire la mappa dell’innovazione in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo, con tutti gli impatti positivi che ne possono derivare. Condividiamo l’urgenza di mettere a terra su grande scala la visione di Harmonic Innovation Group per creare una piattaforma globale di innovazione orientata allo sviluppo sostenibile e alla collaborazione fattiva tra i vari attori pubblici e privati coinvolti. Ci accumunano visione e valori. Per costruire bene comune».
Alla firma dell'accordo hanno partecipato anche figure istituzionali che hanno accompagnato nel tempo Entopan: tra questi, Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro; Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, Francesco Profumo, ex ministro dell’Istruzione e presidente del Comitato di indirizzo scientifico e strategico di Entopan; Alessio Nardi, consigliere del ministero degli Esteri; Gianluca Dettori, presidente di Primo Capital
«Considero quanto sta avvenendo in questa assise un’opera davvero bella, perché attenta e sensibile alle emergenze più importanti in questa particolare stagione della storia in cui, lo sappiamo, i cambiamenti avvenuti e in atto hanno anche molti aspetti ambigui e di difficoltà – ha detto l'arcivescovo Maniago –. Per le menti più illuminate creano preoccupazioni, perché si va verso una disumanizzazione del cammino dell’essere umano e questo sicuramente nonostante tutta la tecnologia e tutti i benefici che sicuramente da essa ci aspettiamo e desideriamo ma da cui, purtroppo non sempre otteniamo i frutti buoni sperati.  Per questo sostengo il cammino di Harmonic Innovation Group e del suo progetto che mette al cuore della propria missione l’idea di mettere sempre al centro la persona, portando umanità nelle relazioni e nei progetti. Un passo che intende compiere in un contesto di collaborazione e di investimenti importanti.  Credo davvero che questa operazione vada sostenuta, con l’entusiasmo del cuore e anche evidentemente con l’impegno dei mezzi, Ne abbiamo estremamente bisogno come contributo in questo momento storico così complesso».  

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