venerdì 14 luglio 2017
La low cost britannica ha chiesto a Vienna la licenza per operare come vettore austriaco, così da potere continuare a volare nei cieli "aperti" dell'Ue quando il Regno Unito ne sarà uscito
Un Airbus A319-111 della compagnia low cost britannica EasyJet (Graham Haley, https://flic.kr/p/VEgqwU)

Un Airbus A319-111 della compagnia low cost britannica EasyJet (Graham Haley, https://flic.kr/p/VEgqwU)

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EasyJet si prepara per la Brexit. La compagnia aerea low cost britannica ha creato una nuova azienza, EasyJet Europea, e ha presentato domanda per ottenere licenza di volo in Austria. In questo modo quando l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea sarà complicata, EasyJet potrà continuare a sfruttare la totale apertura dei cieli dell’Ue operando come un vettore austriaco, cioè di uno Stato membro.

Un pessimo segnale per l’economia britannica, che rischia di perdere migliaia di aziende e decine di migliaia di posti di lavoro con l’uscita dell’Europa. Secondo l’aggiornamento del report sull’attrattività dell’economia britannica per l’industria finanziaria, che è la forza della City di Londra, su 222 aziende monitorate 59 hanno parlato apertamente di spostare parte del personale all’interno dell’Ue per via della Brexit: 19 aziende hanno ipotizzato di trasferire tuttas l’attività a Dublino, 18 a Francoforte, 11 in Lussemburgo e 4 a Parigi. Nessuna ha citato Milano tra le possibili destinazioni.


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