Pezzi: «Il dialogo con il patriarcato di Mosca, la nostra via per la pace»

Parla l'arcivescovo cattolico di Mosca che con 100 pellegrini russi ha incontrato papa Leone XIV. Sul conflitto in Ucraina: «Una pace fatta solo di vincitori e vinti è una pace che non può reggere»
October 22, 2025
Pezzi: «Il dialogo con il patriarcato di Mosca, la nostra via per la pace»
L'arcivescovo cattolico di Mosca, Paolo Pezzi / ANSA
«Il dialogo è l’unica vera strada per la pace. Perché una pace fatta solo di vincitori e vinti è una pace che non può reggere». L’arcivescovo Paolo Pezzi, metropolita dell’arcidiocesi cattolica della Madre di Dio a Mosca, segue con attenzione le nuove mosse negoziali per fermare il conflitto in Ucraina. Anche da Roma, dove in questi giorni ha guidato il pellegrinaggio giubilare delle quattro diocesi cattoliche della Russia, le più estese del mondo.  Cento i fedeli arrivati da tutta la Federazione che venerdì sono stati ricevuti in udienza dal Papa e domenica hanno partecipato alla Messa in piazza San Pietro con il Pontefice dove sono stati proclamati sette nuovi santi. Al collo i foulard con i colori della loro nazione - bianco, blu e rosso - e con il logo dell’Anno Santo.
I pellegrini cattolici russi in piazza San Pietro per il loro pellegrinaggio giubilare a Roma / GAMBASSI
I pellegrini cattolici russi in piazza San Pietro per il loro pellegrinaggio giubilare a Roma / GAMBASSI
«I continui richiami alla pace di Leone XIV sono per noi di grande conforto - spiega Pezzi ad Avvenire -. In tempi complessi come quelli attuali, il rischio è di pensare che la pace non sia in fondo possibile, soprattutto se si guarda al comportamento dei potenti del pianeta che non è sicuramente confortante. Eppure, il Papa ci suggerisce che una pace c’è già in mezzo a noi: è la pace di Cristo. Ci ha molto colpito che nel suo primo saluto, appena dopo l’elezione, abbia ripetuto le parole di Cristo risorto: pace a voi». Pace che Leone XIV chiede di costruire con le trattative e il dialogo, ha ripetuto anche domenica scorsa. «Insieme con la preghiera e l’offerta della propria vita, come ci ha ricordato più di cento anni fa la Madonna a Fatima, è davvero la via maestra», afferma Pezzi. La guerra è entrata anche nel cammino ecumenico, in particolare per le tensioni internazionali che ha creato con la Chiesa ortodossa russa. «In realtà - sottolinea l’arcivescovo - la nostra esperienza diretta in Russia ci dice che il dialogo è cresciuto, che i rapporti si sono intensificati: anzitutto con il patriarcato di Mosca, ma anche con le altre denominazioni cristiane e le altre religioni».
Papa Leone XIV riceve in udienza i pellegrini russi arrivati a Roma per il loro pellegrinaggio giubilare / VATICAN MEDIA
Papa Leone XIV riceve in udienza i pellegrini russi arrivati a Roma per il loro pellegrinaggio giubilare / VATICAN MEDIA
«Una vera benedizione per noi cattolici russi l’incontro con Leone XIV», raccontano Ludvika e Palina che hanno partecipato al viaggio. Animano un gruppo di preghiera online in cui «ogni giorno preghiamo per il Papa», spiegano. «Fra noi non solo fedeli della Russia ma anche della Bielorussia», chiariscono. E Pavlo della città di Volgograd aggiunge: «Siamo grati al Pontefice per il suo servizio. Quello con il Papa è stato un grandissimo incontro per la piccola Chiesa cattolica russa». «Siamo rimasti impressionati - afferma l’arcivescovo Pezzi - dall’accoglienza che ci ha riservato e dal fatto che papa Leone ha salutato a uno a uno i pellegrini. Facciamo nostro il compito che ci ha affidato: essere pietre vive della Chiesa e pellegrini di speranza anche in Russia». Nel suo intervento Leone XIV ha ricordato i pesi che gravano sui cattolici russi. «Come scriveva san Paolo - afferma il metropolita di Mosca - siamo chiamati a portare i pesi gli uni degli altri, pronti a condividere gioie e dolori. Questa è la testimonianza più forte che il cristianesimo può dare». E il Giubileo in Russia è segnato anche dal pellegrinaggio dell’immagine mariana della Salus Populi Romani in tutto il Paese. «Riproduzione che un anno fa ci aveva consegnato papa Francesco - conclude l’arcivescovo Pezzi -. È in cammino dallo scorso dicembre, quando è stato aperto l’Anno Santo. A Natale giungerà nella Cattedrale della Madre di Dio a Mosca dove resterà quale segno permanente della comunione con il Papa e con Roma».

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