Giuliodori: «Dio conceda forza al Papa e sapienza ai medici»

Nella celebrazione cui ha preso parte il consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico, con il rettore Beccalli, il vescovo ha auspicato che il Pontefice riprenda presto il suo ministero
February 23, 2025
Giuliodori: «Dio conceda forza al Papa e sapienza ai medici»
Muolo | Il vescovo Claudio Giuliodori presiede la messa per il Papa al Gemelli
Al Policlinico Gemelli si prega intensamente per il Papa. E la preghiera della comunità universitaria, dei medici, dei degenti e dei loro famigliari si aggiunge alle cure sanitarie per il Pontefice. "Lo accompagniamo sempre con la nostra preghiera", ha detto il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione Cattolica Italiana, celebrando la messa per la salute di papa Bergoglio, oggi 24 febbraio, nella cappellina della hall. Diverse centinaia di fedeli, anche medici e personale sanitario, hanno partecipato insieme con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Universitario "A. Gemelli" IRCCS riunito in giornata odierna per una sessione ordinaria. Erano presenti il presidente dottor Daniele Franco e il magnifico rettore dell’Ateneo, professoressa Elena Beccalli.
Ora l'apprensione è un po' più intensa - ha detto Giuliodori - e quindi anche la preghiera si fa più intensa. Vogliamo così esprimere tutta la nostra cura. Quella medica, ma anche quella fraterna e spirituale con cui sentiamo particolarmente vicino il Santo Padre", Nell'omelia il vescovo ha aggiunto: "Questo luogo è stato voluto da padre Gemelli perché la scienza medica fosse sempre declinata con la fede. E oggi avere in mezzo a noi il Papa, oggetto delle cure mediche, ci fa comprendere ancora di più quanto è importante che questa sapienza accompagni sempre l'agire di tutti. Che sia consapevolezza dei malati, coscienza dei medici e di tutto il personale sanitario". Facendo riferimento alla pagina evangelica proclamata durante la Messa, monsignor Giuliodori ha ricordato un insegnamento di Gesù. "Per affrontare la fragilità umana che si manifesta anche attraverso la malattia, occorre la preghiera". "Siamo qui per pregare per tutti i malati. Oggi sentiamo di farlo in maniera ancora più intensa, più affettuosa per papa Francesco. Lo stiamo seguendo in questi giorni con rispetto e discrezione, ma il cuore di tutti noi è rivolto a lui perché il Signore gli dia forza, perché dia ai medici tutte le competenze necessarie per affrontare nel migliore dei modi questo momento. Allora la preghiera diventa davvero la matrice di ogni autentica cura. E il Papa non a caso ci chiede sempre al termine di ogni suo intervento di pregare per lui. Quello che facciamo lo facciamo con tutto il cuore nella speranza che possa riprendersi quanto prima e possa ritornare in pienezza al suo ministero". Una analoga intenzione è stata espressa durante la preghiera dei fedeli. "Essere una famiglia universitaria vuol dire essere accanto al Papa e abbracciarlo in questo momento", ha aggiunto il rettore Elena Beccalli.
Durante queste giornate, fa sapere un comunicato stampa dell'Università Cattolica, la comunità del Policlinico e della sede romana desidera esprimere in maniera ancora più forte la vicinanza e il sostegno a papa Francesco in questo momento di prova e di sofferenza. Accogliendo l’invito della Cei ad intensificare la preghiera, da oggi lunedì 24 febbraio e per tutto il tempo della degenza del Santo Padre nel nostro Policlinico, presso la Cappella San Giovanni Paolo II, situata nella Hall dell’Ospedale, la mattina si svolgerà un’ora di adorazione dalle 12.00 alle 13.00 a cui farà seguito la Santa Messa d’orario delle ore 13.05. In entrambi i momenti si pregherà in modo speciale per il Santo Padre. Mentre alle 16.30 con la stessa intenzione, si svolgerà la recita del Rosario presso la statua di San Giovanni Paolo II nel Piazzale antistante il Policlinico Gemelli. Seguirà alle 17.00 la Messa d’orario che sarà celebrata con le medesime finalità nella Cappella della Hall.
Coloro che possono, prosegue la nota, sono invitati a partecipare ai momenti di preghiera indicati e tutti possono comunque unirsi spiritualmente facendo propria la preghiera liturgica: “Signore Gesù, Redentore del mondo, che hai preso su di te i nostri dolori e hai portato nella tua passione le nostre sofferenze, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per il nostro fratello infermo: donagli fiducia e ravviva la sua speranza perché sia sollevato nel corpo e nello spirito”.

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