mercoledì 30 novembre 2022
Presentato a Trieste nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia. Resterà in piazza San Pietro fino all'Epifania e poi rientrerà in Carnia
Il presepe allestito nell'Aula Paolo VI nel 2021 dai giovani di Gallio

Il presepe allestito nell'Aula Paolo VI nel 2021 dai giovani di Gallio - Sir / Calvarese

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Viene dal paese di Sutrio, in Carnia, 1.200 anime sulle ultime montagne al confine con l’Austria, il presepe che sarà allestito in piazza San Pietro. Ieri è stato presentato a Trieste, alla sede della Regione Friuli Venezia Giulia. «La scelta di usare le radici degli alberi spezzati dalla tempesta Vaia (che si abbatté sul Nord Est a fine ottobre 2018 provocando ingenti danni, ndr) per realizzare la culla dove sarà deposto Gesù Bambino – ha detto il governatore Massimiliano Fedriga – stabilisce un importante collegamento spirituale tra la natività e la nostra regione. Questa scelta racchiude un messaggio di rinascita che, oltre a impreziosire la qualità dell’opera, trasmette i valori fondanti del Friuli Venezia Giulia».

Il presepe, che sarà inaugurato il 3 dicembre, è stato realizzato da un team di artisti ed artigiani del legno che da decenni sono attivi sul territorio. Rappresenta la Natività a grandezza naturale, ha una superficie di 116 metri quadrati ed è stato concepito con grande attenzione ai valori della sostenibilità. La culla che ospiterà il bambino è stata creata dal direttore artistico del progetto Stefano Comelli assieme a Martha Muser e ricavata dall’intreccio delle radici di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Diciotto le statue, che rappresentano le figure più tipiche della montagna carnica, a cominciare dal cramar, colui che si portava il negozio in spalla, condensato in un piccolo armadio a cassetti, camminando di paese in paese. Nessun albero è stato abbattuto per fornire la materia prima: la struttura complessiva è stata realizzata con 24 metri cubi di legno di larice che proviene dalle risorse dei vivaisti del comprensorio. Il peso complessivo è di 16,8 tonnellate. Il progetto è stato sostenuto dalla Regione e PromoTurismo, d’intesa con l’arcidiocesi di Udine.

Il presepe resterà in Piazza San Pietro fino all’Epifania, poi ritornerà in Carnia. Ogni personaggio dell’opera brillerà, inoltre, grazie al progetto di illuminazione donato dalla ditta croata Skirà. A fare da sottofondo musiescale saranno le melodie e le canzoni di alcuni artisti del Friuli Venezia Giulia. Il sindaco di Sutrio Manlio Mattia ha spiegato come l’impegno per quto progetto risalga al 2020. Monsignor Guido Genero, vicario generale dell’arcidiocesi di Udine, ha sottolineato come il presepe sia una professione di fede realizzata con le immagini.


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