mercoledì 6 marzo 2024
In un decreto il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, vieta ai preti la celebrazione dei sacramenti o di guidare atti di pietà popolare nei luoghi degli eventi: non hanno nulla di soprannaturale
Il luogo delle ipotetiche apparizioni a Trevignano Romano

Il luogo delle ipotetiche apparizioni a Trevignano Romano - Ansa

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«Constat de non supernaturalitate». Non c’è nulla di soprannaturale. È drastico il giudizio della Chiesa sulle presunte apparizione della Beata Vergine Maria a Trevignano, borgo non lontano da Roma, nel territorio della diocesi di Civita Castellana. Lo stabilisce un decreto del vescovo locale, monsignor Marco Salvi, pubblicato oggi (qui il testo integrale del provvedimento).

Il presule spiega di aver assunto questo provvedimento dopo «un congruo periodo di attento discernimento», avendo ascoltato le testimonianze provenienti dal territorio e avvalendosi di una Commissione di esperti formata da un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo, e della consulenza esterna di alcuni specialisti.

Con il decreto il vescovo impone ai sacerdoti il divieto di celebrare i sacramenti o guidare atti di pietà popolare nei luoghi degli «eventi» di Trevignano o anche in altri luoghi privati, pubblici ed ecclesiali. Viene vietato anche il semplice recarsi nel luogo degli «eventi».

Monsignor Salvi impone alla presunta veggente – Gisella Cardia – e agli altri soggetti coinvolti a vario titolo negli eventi il rispetto e l’adesione alle sue decisioni nonché «la disponibilità a compiere un percorso di purificazione e discernimento che promuova e mantenga l’unità ecclesiale».

Il vescovo di Civita Castellana chiarifica poi che il titolo “Madonna di Trevignano” non ha alcun valore ecclesiale e che non può essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile. E infine avverte i fedeli ad attenersi alle decisioni da lui prese astenendosi dall’organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici che diano invece per certa la soprannaturalità degli eventi o che siano atti a fare pressioni nei suoi confronti per modificare le proprie decisioni.

Gli eventi di Trevignano sono iniziati nel 2016 quando Gisella Cardia cominciò a riferire di presunte apparizioni con presunte lacrimazioni di sangue. Gli eventi hanno suscitato un ampio clamore mediatico e coinvolto non pochi fedeli. Ora la decisione del vescovo locale stabilisce che per la Chiesa in questa storia non c’è niente di soprannaturale.

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