A Tor Vergata un milione di speranze: chi sono i giovani in cammino

Oggi i giovani pellegrini giunti da tutto il mondo, come 25 anni fa per l'Anno Santo del 2000, raggiungeranno a piedi il luogo della Veglia e della Messa con papa Leone XIV
August 1, 2025
A Tor Vergata un milione di speranze: chi sono i giovani in cammino
Ansa | I giovani pellegrini al Circo Massimo
Tor Vergata: il cuore del Giubileo dei giovani. Oggi e domani, come venticinque anni fa durante l’Anno Santo del 2000. È ancora una volta la spianata alla periferia di Roma che circonda l’omonima università e che guarda verso i Castelli Romani ad accogliere l’atteso momento di fede e festa della settimana più partecipata del Giubileo della speranza.
Per il doppio incontro con Leone XIV, «il nuovo Papa», come lo chiamano i ragazzi arrivati da tutto il mondo: la Veglia di stasera e la Messa di domattina. Appuntamento centrale di quelle che possono essere considerate le “giornate della pace”: il Giubileo dei giovani come «grido» contro le guerre e impegno alla «riconciliazione», ha detto il Papa nella sua uscita a sorpresa alla Messa di benvenuto in piazza San Pietro. Cinquecentomila i ragazzi che da lunedì scorso hanno invaso la capitale. Ma la Protezione civile è pronta ad accoglierne un milione a Tor Vergata.
Era una marea di giovani nel 2000 con Giovanni Paolo II per quella che ufficialmente era stata la Gmg del Giubileo di inizio millennio. Un quarto di secolo dopo, la Giornata mondiale della gioventù è stata fissato da papa Francesco per il 2027 a Seul, in Corea del Sud, mentre l’Anno Santo ha voluto riservare un appuntamento speciale alle generazioni che nascevano proprio a cavallo del 2000. Evento, quello di venticinque anni fa, sconosciuto a chi partecipa al grande raduno di questo fine settimana. Eccetto che per un particolare: la canzone di monsignor Marco Frisina Jesus Christ you are my life, composta per la Gmg del 2000, che continua a essere l’inno semi-ufficiale del popolo “giovane” intorno al Papa. Come testimoniano anche queste giornate romane.
Quella di oggi sarà un immenso pellegrinaggio lungo le strade della città per raggiungere la conca dove spicca la Vela di Calatrava terminata alla vigilia dell’iniziativa vaticana. A piedi e sotto il sole. A vigilare quattromila volontari giunti da ogni angolo del Paese. In prima linea anche le Misericordie d’Italia. «Essere accanto ai giovani significa riscoprire la nostra vocazione che è servire con umanità, ascolto e vicinanza concreta», sottolinea il presidente della Confederazione nazionale, Domenico Giani.
Tre i percorsi fino a Tor Vergata: dai cinque chilometri di cammino ai sette e mezzo per approdare agli ingressi. Punti di partenza: le fermate della metropolitana e le stazioni ferroviarie. Una parte dei giovani arriverà con i pullman su cui hanno viaggiato fino a Roma: previa autorizzazione. I varchi apriranno alle 9. Temperatura massima prevista: 29 gradi. Alla fine una buona notizia dopo le settimane di caldo torrido fra giugno e inizio luglio. Sei le aree in cui sono stati suddivisi i novantasei ettari. A segnalarle le 179 torri audio e video che con i cartelli indicano i settori. L’angolo più distante sarà a due chilometri dal palco-altare, sistemato in quello che è stato ribattezzato piazzale Giovanni Paolo II, il Pontefice che nello stesso angolo aveva guidato la Gmg. Ventitré metri il punto più alto della copertura. Cinque i metri da terra per permettere a Leone XIV la visione dei giovani e ai giovani di abbracciare il Papa.
Dalle 14 inizierà l’animazione che accompagnerà i ragazzi fino alla Veglia. La scaletta prevede momenti di musica e testimonianze. Venticinque le band che si alterneranno sul palco. Papa Leone raggiungerà Tor Vergata con l’elicottero. L’atterraggio è fissato per le 19.30. Poi il via al giro tra i ragazzi a bordo dell’auto bianca aperta. La Veglia durerà un’ora: dalle 20.30 alle 21.30. Il Pontefice risponderà a tre domande dei giovani. Al termine il rientro in Vaticano. Per i ragazzi comincerà la notte all’aperto. «Con il sacco a pelo», consiglia il Dicastero per l’evangelizzazione, motore organizzativo del Giubileo. In realtà, saranno ore fra canti, preghiera, dialoghi. Spesso senza chiudere occhio. Leone XIV sarà di nuovo a Tor Vergata domani dalle 7.45. Ennesimo passaggio in papamobile fra i settori. Alle 9 la Messa. E a seguire l’Angelus.
«C’è una partecipazione incredibilmente bella, positiva con un clima sereno, vivace, allegro», afferma Agostino Miozzo, coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza per il Giubileo. Già pronte quattro milioni di bottigliette anti-sete che, in caso di necessità, potranno superare i cinque milioni. Poi 2.700 fontanelle d’acqua potabile. E altrettanti bagni chimici. Quindi i ripetitori telefonici. E non mancheranno i punti di ricarica per i cellulari.

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