sabato 7 maggio 2022
Il Papa ha nominato don Parisi nuovo vescovo di Lamezia Terme. E ha accettato le dimissioni di monsignor Cancian unendo le diocesi di Città di Castello a quella di Gubbio retta da monsignor Bedini
Monsignor Stefano Russo

Monsignor Stefano Russo - Fotogramma

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Papa Francesco ha nominato monsignor Stefano Russo, dal settembre 2018 Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), nuovo vescovo di Velletri-Segni. In questa diocesi suburbicaria subentra a monsignor Vincenzo Apicella che lo scorso 22 gennaio ha compiuto 75 anni.

Monsignor Russo è nato ad Ascoli Piceno e compirà 61 anni il prossimo 26 agosto. Ha frequentato il Movimento Diocesano dell’Opera di Maria. E dopo aver conseguito il diploma di perito tecnico in Telecomunicazioni, si è iscritto alla Facoltà di Architettura di Pescara, laureandosi nel luglio 1990 con una tesi di indirizzo storico. Ha iniziato il percorso formativo al sacerdozio a Grottaferrata, presso il Centro Gen’s (Generazione Nuova Sacerdotale), Comunità dei Focolari, frequentando i corsi per il Baccalaureato in Teologia presso la pontificia Università Lateranense. Il 20 aprile 1991 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale presso la Cattedrale di Ascoli Piceno per le mani del compianto monsignor Marcello Morgante.

Dal 1990 al 2007 è stato presidente della Commissione Arte Sacra e Beni Culturali della diocesi di Ascoli Piceno e Incaricato per i Beni Culturali Ecclesiastici della medesima diocesi. Dal 1999 al 2001 è stato amministratore parrocchiale di S. Pietro in Castel San Pietro (AP). Dal marzo 2005 all’agosto 2015 è stato Responsabile dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della Cei, continuando a servire come vice parroco la comunità di San Giacomo della Marca. Dal novembre 2015 è stato parroco dei Santi Pietro e Paolo in Ascoli Piceno. Il 18 marzo 2016 Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Fabriano-Matelica. Ordinato il 28 maggio, è rimasto pastore di questa Chiesa anche per alcuni mesi (fino al 27 aprile 2019) dopo la nomina a Segretario generale del 28 settembre 2018 quando monsignor Russo subentrò al vescovo Nunzio Galantino che il precedente 26 giugno era stato nominato presidente dell’Apsa.

Nella sua recente intervista al Corriere della Sera Papa Francesco, ricordando che la prossima assemblea generale del 23-27 maggio “dovrà scegliere il nuovo presidente della Cei”, aveva aggiunto: “Io cerco di trovarne uno che voglia fare un bel cambiamento. Preferisco che sia un cardinale, che sia autorevole. E che abbia la possibilità di scegliere il segretario, che possa dire: voglio lavorare con questa persona”.

Secondo lo Statuto vigente “il vescovo Segretario generale” della Cei è nominato dal Papa “su proposta della Presidenza, sentito il Consiglio episcopale permanente”.

Sempre oggi Papa Francesco ha nominato don Serafino Parisi, 60 anni, originario di Santa Severina (Kr), nuovo vescovo di Lamezia Terme. E ha accettato le dimissioni di monsignor Domenico Cancian, 75 anni compiuti il 6 aprile, da vescovo di Città di Castello, unendo questa diocesi in persona episcopi a quella di Gubbio, retta da monsignor Luciano Paolucci Bedini, 54 anni, dal 2017.

Il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ha accolto la nomina di monsignor Russo manifestando “gratitudine al Santo Padre” per averlo chiamato “ad una Chiesa le cui origini sono molto antiche”. Il porporato poi ha ringraziato il vescovo eletto di Velletri-Segni per la “bontà d’animo”, la “capacità di accettare complimenti e critiche”, la “dolcezza nell’esercizio del ministero sacerdotale”. “Anche nei momenti tristi, - ha aggiunto Bassetti - sul tuo viso non è mai mancato il sorriso che ti caratterizza. È segno di una speranza che non viene mai meno”. “Grazie, don Stefano, - ha continuato il presidente della Cei - per quanto nella veste di Segretario Generale hai fatto a servizio della nostra Conferenza Episcopale. Vorrei ricordare che non sono stati anni facili: la pandemia che lentamente ci stiamo lasciando alle spalle ha condizionato tutta l’attività pastorale. E, forse, mai come in passato sono aumentati i contatti con le Chiese locali. Segno, questo, di una condivisione attenta, costante, con cui si è nutrita e arricchita la comunione ecclesiale. Grazie!”.

Monsignor Russo da parte sua ha espresso un “grazie di cuore a Papa Francesco che mi ha rinnovato la sua fiducia chiamandomi a questo nuovo incarico”. Un ringraziamento esteso al cardinale Presidente: “caro don Gualtiero, grazie per la tua presenza, per la tua generosa disponibilità. Mi sono sentito sempre accompagnato e sostenuto dalla tua saggezza”. Quindi un primo messaggio alla comunità diocesana di Velletri-Segni: “vengo tra voi consapevole della testimonianza di fede che mi è richiesta e nell'adesione piena alla volontà di Dio espressami da Papa Francesco cui, come Maria, ho risposto con il mio sì”.

Anche i collaboratori della Segreteria generale della Cei hanno espresso un “grazie sincero” a monsignor Russo per la “testimonianza di fede, di umiltà, di umanità oltre che di competenza”.

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