giovedì 22 maggio 2014
Celebravano messe in casa, senza alcun sacerdote: per questo a Marta e Gert Heizer, austriaci, tra i fondatori nel 1995 del movimento è stato consegnato personalmente dal vescovo di Innsbruck il decreto col quale la diocesi li scomunica.
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Celebravano messe in casa propria, senza la presenza di alcun sacerdote: per questo motivo a Marta e Gert Heizer, austriaci, tra i fondatori nel 1995 del movimento «Noi siamo Chiesa» («Wird sind Kirche»), da sempre in aperto e talora plateale dissenso col magistero e l’autorità della Chiesa, è stato consegnato personalmente dal vescovo di Innsbruck monsignor Manfred Scheuer il decreto col quale la diocesi li scomunica. La notizia, riportata dal quotidiano austriaco «Tiroler Tageszeitung», è stata rilanciata dall’agenzia cattolica Kath.net e confermata in serata da fonti vaticane. Il provvedimento è stato assunto dalla Chiesa tirolese in conformità con quanto previsto dalle leggi canoniche per i «delicta graviora». A Innsbruck è il nucleo originale di «Noi siamo Chiesa» (fondata da Marta Heizer insieme a Thomas Plankesteiner), associazione che si è poi estesa anche al di fuori dell’Austria (soprattutto in Germania, ma è presente un nucleo anche in Italia) a partire da un «Appello al popolo di Dio» nel quale si chiedeva il sacerdozio alle donne, l’abolizione del celibato dei preti, forme di democrazia nella Chiesa e l’eliminazione delle norme di morale sessuale.
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