martedì 27 giugno 2023
La Basilica è di proprietà vaticana ma la cura pastorale è affidata ai frati minori conventuali. Ravelli, arcivescovo titolare di Recanati, è maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie.
Monsignor Ravelli con papa Francesco

Monsignor Ravelli con papa Francesco - Foto Vatican Media

COMMENTA E CONDIVIDI

Monsignor Diego Giovanni Ravelli è il nuovo delegato pontificio per la Basilica di Sant’Antonio in Padova. Subentra a monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto. Ieri la nomina di papa Francesco. A dare l’annuncio nella Basilica del Santo è stato lo stesso dal Cin che nel ringraziare Dio, tutti i collaboratori e le Istituzioni locali «per l’esperienza vissuta in quasi sei anni di servizio», ha invitato «ad affidare il passaggio della responsabilità di questa Delegazione all’intercessione di Sant’Antonio, perché lo Spirito Santo accompagni e illumini sempre con la sua grazia la missione» affidata dal Papa a monsignor Ravelli.
Nato a Lazzate, arcidiocesi di Milano, il 1° novembre 1965, il nuovo delegato pontificio è stato ordinato presbitero il 15 giugno 1991 a Como per l’associazione clericale pubblica “Sacerdoti di Gesù Crocifisso”, incardinandosi nel 1998 nella sede suburbicaria di Velletri-Segni. Dall’11 ottobre 2021 maestro delle celebrazioni pontificie e responsabile della Cappella musicale pontificia sistina, il 21 aprile scorso è stato elevato dal Papa alla dignità episcopale come arcivescovo titolare di Recanati, ricevendo la consacrazione episcopale il 3 giugno dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.


Padova, l'omaggio dei fedeli a Sant'Antonio

Padova, l'omaggio dei fedeli a Sant'Antonio - Foto Boato

Il “Complesso Antoniano”, di cui fa parte la Basilica di Sant’Antonio, è di proprietà della Santa Sede, in applicazione all’articolo 27 del Concordato firmato tra la Santa Sede e l’Italia nel 1929. Con la Costituzione apostolica "Iam annus elapsus", del 13 giugno 1933, Pio XI sottraeva alla giurisdizione del vescovo di Padova il Complesso Antoniano, sottoponendolo alla sua diretta giurisdizione che viene esercitata «nelle cose spirituali e materiali» attraverso un vescovo delegato pontificio mentre la cura pastorale è affidata ai frati minori conventuali. Le norme emanate da Pio XI sono state aggiornate da Giovanni Paolo II con la Costituzione apostolica "Memorias Sanctorum" del 12 giugno 1993. A salutare il nuovo delegato pontificio, il benvenuto del vescovo di Padova, Claudio Cipolla, che ha ricordato come «la Basilica di Sant’Antonio sia un riferimento importante per la città di Padova e la sua Chiesa», nonché «santuario e meta per tantissime persone che nella figura del “Santo” vedono un campione di umanità, vicinanza, ascolto e carità, che continua a essere presenza viva e attuale». Monsignor Ravelli inizierà il suo mandato il prossimo 1° agosto.

© riproduzione riservata

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: