giovedì 25 marzo 2021
Il motu proprio del 23 marzo 2021 e le retribuzioni della Santa Sede
Ridotti gli stipendi causa Covid. Ma quanto guadagnano cardinali e vescovi?
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Taglio del 10% nella retribuzione dei cardinali, dell’8% in quella degli altri superiori e del 3% in quella dei dipendenti chierici e religiosi/e a partire dal primo aprile. Nonché blocco degli scatti biennali per tutti, laici compresi, ad eccezione però dei livelli più bassi. Lo ha deciso papa Francesco con un motu proprio emanato il 24 marzo 2021 sul contenimento della spesa per il personale della Santa Sede, del Governatorato e di altri enti collegati. QUI IL TESTO INTEGRALE / QUI L'ARTICOLO DI GIANNI CARDINALE

Nel motu proprio non viene esplicitato quali siano le retribuzioni che la Santa Sede assegna ai cardinali. Secondo i dati noti, i porporati della Curia romana hanno una remunerazione che varia tra i 4.500 ai 5.000 euro al mese, che comprendono i 1.500 euro di “piatto cardinalizio” spettante a ogni membro del Sacro Collegio (attualmente sono 227). Mentre un vescovo o arcivescovo capo dicastero riceve fra i 3.000 e i 4.000 euro.

Questi compensi non possono essere messi in comparazione con quanto spetta ai vescovi, cardinali compresi, delle diocesi italiane o di altri Stati, perché ogni nazione ha un suo sistema di remunerazione dei vescovi e dei sacerdoti in servizio alle diocesi completamente distinto e autonomo da quello vigente per la Santa Sede.



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