martedì 13 febbraio 2024
Domenica sera, durante l'evento sportivo più seguito negli Stati Uniti, due pubblicità a contenuto religioso. Ecco quella della app cattolica “Hallow”, con l'attore Mark Wahlberg come testimonial
La fede e Gesù negli spot. Cosa è successo durante il Superbowl
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Due spot. Uno, che ha fatto più rumore e ha sollevato polemiche, sui diritti e su temi spinosi (soprattutto ora negli Usa) come l'aborto e l'accoglienza dei migranti. L'altro su una app di preghiera. La fede e il messaggio cristiano sono stati protagonisti del Sanremo d'Oltreoceano, ovvero il Superbowl, che di spettatori in una sola notte ne ha contati una cifra da record assoluto persino per i radar americani: oltre 123 milioni.

Il caso più curioso è quello di "Hallow", l'app cattolica che vuole supportare la vita di preghiera con testi biblici, meditazioni, musica cristiana, materiale per la Lectio divina, ecc. e un’offerta modulata su contesti diversi (preghiera individuale, ritiri parrocchiali, momenti comunitari a scuola…). È stata creata nel 2018 da tre giovani statunitensi, Alex Jones, Erich Kerekes e Alessandro DiSanto. Jones, 30 anni, ingegnere originario di Palo Alto, amministratore delegato dell’azienda con sede a Chicago, ha ritrovato la fede dopo la laurea e nella sua scoperta dell’orazione un giorno ha avuto un’intuizione: se app come Headspace e Calm possono avere così tanto successo nell'insegnare alle persone tecniche di meditazione orientale, perché un'app cristiana non può fare lo stesso?

Da lì l’idea di Hallow, app non gratuita chiede un abbonamento mensile o annuale – ma che ha avuto un successo crescente, anche con la successiva edizione in lingua spagnola e da poco con quella italiana. Domenica sera, durante la finale della lega di football americano professionistico, nell’ambitissimo e costosissimo spazio pubblicitario è passato anche lo spot di "Hallow" appunto, con immagini che hanno richiamato l’inizio della Quaresima, con il rito dell’imposizione delle ceneri, particolarmente sentito nel cattolicesimo a stelle e strisce.

Testimonial dello spot l'attore Mark Wahlberg, cattolico dichiarato, che ha di recente diretto e prodotto il film, Father Stu, basato sulla storia di padre Stuart Ignatius Long (1963- 2014), pugile convertito al cattolicesimo, divenuto sacerdote per la diocesi di Helena in Montana, che è morto per una rara malattia degenerativa lasciando un segno profondo nella sua comunità.

Quello di "Hallow", si diceva all'inizio, non è stato però l'unico spot con un riferimento cristiano esplicito. Ha fatto discutere, anche in Italia, "He gets us", la campagna per diffondere un messaggio di tolleranza e intregrazione sociale supportato dall'organizzazione caritatevole non profit "Come Near", che si chiudeva con la scritta: «Gesù non ha insegnato l'odio, ha lavato i piedi». Nelle immagini della pubblicità, in particolare, la lavanda dei piedi davanti a una clinica di Parental planning o tra omosessuali, ma anche il messaggio di accoglienza verso carcerati e migranti.

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