sabato 8 novembre 2014
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Importante giro di nomine ieri in Vaticano. Papa Francesco ha infatti nominato il nuovo "ministro degli esteri" della Santa Sede, l’arcivescovo inglese Paul Richard Gallagher, finora nunzio apostolico in Australia. Il presule subentra all’arcivescovo corso Dominique Mamberti che è stato nominato prefetto della Segnatura apostolica dove sostituisce il porporato statunitense Raymond Leo Burke, a sua volta trasferito nell’incarico di cardinale patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta (Smom).Il nuovo titolare della "Farnesina" vaticana è nato a Liverpool 60 anni fa. Ordinato sacerdote a 23 anni, è stato consacrato vescovo a 50 anni. Monsignor Gallagher ha una grande esperienza, avendo svolto il suo servizio in tutti i continenti e anche in Segreteria di Stato. Entrato nel servizio diplomatico nel 1984, ha infatti lavorato presso le nunziature di Tanzania, Uruguay e Filippine, per poi prestare servizio nella sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Con Giovanni Paolo II nel 2000 è stato nominato osservatore permanente presso il Consiglio d’Europa di Strasburgo, e nel 2004 promosso arcivescovo e nunzio in Burundi, dove il suo predecessore, l’irlandese Michael Courtney, era stato barbaramente ucciso in una imboscata. Con Benedetto XVI nel 2009 è arrivata la nomina a nunzio in Guatemala e nel 2012 quella di rappresentante pontificio in Australia.Il nuovo prefetto della Segnatura Apostolica, il massimo Tribunale vaticano, è quindi l’arcivescovo Mamberti, 62 anni, ordinato sacerdote nel 1981 per il clero di Ajaccio in Corsica. Laureato in diritto canonico, nel 1986 è entrato nel servizio diplomatico e ha lavorato nelle rappresentanze pontificie di Algeria, Cile, Libano e in quella Onu di New York. Nel 2002 è stato nominato da Giovanni Paolo II nunzio in Sudan e promosso arcivescovo. Nel 2006 Benedetto XVI lo ha chiamato a Roma come responsabile della seconda sezione della Segreteria di Stato. Ora papa Francesco lo ha destinato ad un dicastero eminentemente tecnico, al cui titolare, secondo le norme vigenti, spetta il rango da cardinale. Non è la prima volta che il "ministro degli esteri" vaticano viene destinato a questo ufficio. Accadde già nel 1988 con Achille Silvestrini, che tre giorni dopo aver ricevuto la porpora fu nominato prefetto della Segnatura.Insolita invece risulta la nomina del cardinale Burke, 66 anni, che approda allo Smom subentrando al porporato italiano Paolo Sardi, in carica dal 2009, che ha compiuto 80 anni a settembre. Tradizionalmente infatti l’ufficio, extra-curiale, di cardinale patrono era assegnato come "supplementare" ad altro incarico propriamente curiale o come incarico "cardinalizio" di "fine carriera". Burke, ordinato sacerdote per le mani di Paolo VI nel 1975, ha una solida formazione canonistica e aveva lavorato nella Segnatura già da sacerdote fino al 1993 quando Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo della diocesi natìa di LaCrosse in Wisconsin. Papa Wojtyla lo aveva promosso arcivescovo di St. Louis nel 2003, mentre è stato Benedetto XVI a richiamarlo a Roma nel 2008 e a crearlo cardinale nel 2010.

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