sabato 16 giugno 2012
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«Con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino e ascoltato il parere di molti nostri fratelli nell’episcopato, dichiariamo e definiamo santo il beato Pio da Pietrelcina e lo iscriviamo nell’Albo dei Santi». Era il 16 giugno 2002, quando in piazza San Pietro, di fronte a una folla sterminata di fedeli giunti da ogni angolo della terra, Giovanni Paolo II pronunciava la formula di rito con cui dichiarava santo il frate da Pietrelcina. Le cronache di allora parlano di trecentomila figli spirituali di Padre Pio presenti a Roma e di almeno centomila a San Giovanni Rotondo e di diverse decine di milioni in tutto il mondo in collegamento televisivo.Oggi, a dieci anni di distanza, San Giovanni Rotondo torna a vivere l’emozione di quella storica giornata e lo fa con un raduno internazionale dei Gruppi di Preghiera voluto per questa occasione dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Michele Castoro, che dei Gruppi è il direttore generale. Due i momenti più importanti per commemorare il decimo anniversario della canonizzazione di Padre Pio: alle 10,30 la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Pio presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano sul piazzale antistante la Casa Sollievo della Sofferenza, l’incontro del cardinale con gli ammalati e il personale dell’ospedale dell’Opera di Padre Pio con la consegna all’arcivescovo Castoro del Regolamento dei Gruppi di Preghiera, che integra lo Statuto già approvato dalla Santa Sede nel 1986. Prima di raggiungere i fedeli di Padre Pio riuniti in preghiera avanti la Casa Sollievo, il cardinale segretario di Stato benedirà l’unità operativa di geriatria, ristrutturata e ammodernata di recente e farà visita ai piccoli pazienti della pediatria e della oncoematologia pediatrica.A sera inoltrata, una fiaccolata mariana sul sagrato del santuario di Santa Maria delle Grazie concluderà le celebrazioni per commemorare i dieci anni di Padre Pio santo. La giornata odierna è stata preceduta da due giorni di preparazione all’evento: momenti di preghiera e riflessione su chi ha condiviso la croce di Cristo e ha offerto al Signore le proprie sofferenze per sollevare quelle degli atri.«La popolarità di Padre Pio – scrive l’arcivescovo Castoro nel suo messaggio ai Gruppi di Preghiera – ci suggerisce un’altra considerazione. I tanti pellegrini che salgono alle pendici di questo monte per venire a venerare Padre Pio esprimono in realtà il loro desiderio di Dio. È lui che ricercano e che anche noi dobbiamo intravedere in quella gioia, in quella pace, in quella luce e in quell’amor che riusciva a trasmettere Padre Pio». E aggiunge: «Sta a noi valorizzare questo anelito, offrendo percorsi di educazione alla vita buona del Vangelo, come si è prefissata la Chiesa italiana nei suoi orientamenti pastorali». I momenti salienti della due giorni di preparazione all’appuntamento di oggi sono stati il Rosario meditato animato dai Gruppi di Preghiera di San Giovanni Rotondo e guidato da fr. Carlo Maria Laborde, guardiano del Convento e vice direttore generale degli stessi Gruppi di Padre Pio, e la Via Crucis sul Monte Castellano, preceduta dalla liturgia d’accoglienza dell’arcivescovo Castoro. Ieri sera, infine, l’oratorio «Ioannes Paulus Secundus» dedicato a papa Wojtyla di Lorenzo Signorini e Paola Marchi, eseguito dall’ArtEnsemble Orchestra di Strigno (in provincia di Trento), diretta dal maestro Maurizio Mune, patrocinato dall’Ambasciata della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede e dal Patriarcato di Venezia. Il programma delle iniziative è stato predisposto dalla Diocesi, dalla Fraternità cappuccina, dal Comune di San Giovanni Rotondo e dalla Casa Sollievo della Sofferenza.
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