Santa Chiara - Archivio
«Affidiamo all’intercessione di santa Chiara ognuno di voi, le vostre famiglie e comunità, la Chiesa e l’umanità intera. Santa Chiara interceda per noi la sua fede incrollabile e la sua ardente carità, perché possiamo contemplare nella nostra vita le meraviglie che Dio continua a compiere per chi confida totalmente in lui». È questo l’invito delle clarisse del Protomonastero, guidate dalla abbadessa suor Agnese Acquadro, in occasione della solennità di Santa Chiara che si celebra oggi.
Nella grande basilica assisana, dove sono custodite le spoglie mortali della umile ancella di San Francesco è un via vai di pellegrini, desiderosi di venerare la santa, canonizzata nel 1255 da Alessandro IV nella cattedrale di Anagni, e conoscere il suo carisma, di cui oggi la comunità delle clarisse è testimone. Una comunità che, seppur provata dall’infermità di nove sorelle, continua a crescere con un’aspirante che sta facendo l’esperienza all’interno della clausura e una postulante che prosegue bene il suo cammino sulle orme della santa, nata nel 1191 e morta nel 1253, è fondatrice del primo ordine femminile della storia della Chiesa.
San Francesco la fece dimorare a San Damiano, dove Chiara restò fino alla morte, dando origine al primo monastero delle clarisse.
La base della Regola di Santa Chiara è riconducibile al concetto di povertà assoluta, cioè il divieto di ogni possesso e l’obbligo a vivere in elemosina. Intanto è iniziato ieri, giovedì 10 agosto, il programma delle celebrazioni con i primi vespri, seguire la santa messa della solennità presieduta dall’arcivescovo delle diocesi di Assisi –Nocera Umbra–Gualdo Tadino e di Foligno, Domenico Sorrentino e in serata, nel Santuario di San Damiano si è svolta la veglia di preghiera nel transito di santa Chiara presieduta da padre Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi.
Ed è proprio l’arcivescovo Sorrentino a lanciare l’invito a vivere i vari momenti della festa di oggi e di quella del patrono di domani. «Vi invito a partecipare alle solennità di santa Chiara e san Rufino, alle celebrazioni liturgiche, alla processione e al concerto – ha detto il prelato nel corso di un video-messaggio alla comunità -; tutti eventi che ci aiutano a mettere l’animo in pace e in festa. Sarò felice di incontrarvi tutti e sono sicuro che con la benedizione dei nostri Santi andremo avanti con coraggio e speranza: i problemi non ci mancano, ma da credenti dobbiamo raccontare l’amore di Dio che non finisce mai di sorprenderci e ci dona la forza di andare avanti».
Oggi, nel giorno della solennità, nella Basilica di Santa Chiara, sono previste diverse celebrazioni a partire dalle 7.15, con la Messa conventuale officiata da padre Gianpaolo Masotti. Seguirà la Messa delle 9 e quella solenne delle 11 presieduta dal cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto emerito del Dicastero per la dottrina della fede e animata dal Coro dei “Cantori di Assisi”. Nel pomeriggio, alle 17,30, i secondi vespri e la Messa del transito di Santa Chiara saranno celebrati da padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna. Mentre in serata la comunità si ritroveranno in processione per vivere insieme e avviare le celebrazioni per il patrono San Rufino, che cade domani.