lunedì 14 agosto 2023
L'arcivescovo di Tunisi Ilario Antoniazzi: «Si parla tanto oggi di migranti e la Vergine, nell’altro secolo, compì il viaggio inverso, dalla Sicilia alla Tunisia con i pescatori siciliani
Trapani e Tunisi unite nella festa mariana, a La Goulette la processione
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«Si parla tanto oggi di migranti e la Vergine, nell’altro secolo, compì il viaggio inverso, dalla Sicilia alla Tunisia con i pescatori siciliani che portarono con loro, nelle loro barche da pesca, una statua della Madonna di Trapani». Così l’arcivescovo di Tunisi Ilario Antoniazzi racconta la storia di una immagine e di una devozione che ha unito persone di ogni ceto, perfino musulmani, simbolo di una migrazione al contrario che già alla fine dell’Ottocento aveva portato tantissimi siciliani, a cercare fortuna in Tunisia dove il piccolo borgo di La Goulette veniva chiamato appunto “Petite Sicilie”.

Rientrati in patria i siciliani dopo l’indipendenza tunisina, il culto è sopravvissuto nella memoria e oggi viene animato dalla piccola e coraggiosa Chiesa tunisina fatta soprattutto di africani subsahariani. Dal 2017 l’arcivescovo Antoniazzi è tornato a presiedere una piccola processione in cui l’immagine della Madonna di Trapani viene salutata dai tradizionali cori di “Ave Maria” e “yo yo” berberi. Le foto di archivio raccontano una festa che animava l’intero borgo con centinaia di persone, le candele offerte delle donne arabe, la processione a mare. Quest’anno a presiedere la Messa nella solennità dell’Assunta, per la prima volta sarà il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli su invito di Antoniazzi.

«Viaggiando in nave con tanti tunisini con le auto stracariche di rientro a casa, non ho potuto fare a meno di pensare ai nostri che sono emigrati in cerca di pane e lavoro in questa terra islamica dalle radici profonde radici cristiane. San Giuliano racconta di arrivi dal nordafrica stracolmi del primo annuncio cristiano. Già da allora i traffici del Mediterraneo parlavano della dignità umana e cristiana di ogni persona. C’è una circolarità tra queste due rive che non può non far pensare con commozione al sogno del lago di Tiberiade di Giorgio La Pira che papa Francesco ha riconsegnato ai vescovi delle chiese del Mediterraneo - continua il vescovo di Trapani pensando al prossimo incontro di settembre a Marsiglia -. La Madonna di Trapani suggelli la chiamata dei popoli rivieraschi a ritrovarsi fratelli tutti affinché le città del Mediterraneo diano segnali nuovi di pace, e di accoglienza».

La Madonna di Trapani, opera del XIII secolo attribuita a Nino Pisano è un’immagine molto venerata non solo nel Santuario di Trapani di cui è patrona ma anche in diversi Santuari italiani, maltesi, spagnoli e del sud della Francia. Oggi la celebrazione a La Goulette sarà diffusa in diretta su youtube a partire dalle 19.30. Alle ore 19 si terrà la tradizionale celebrazione della Madonna di Trapani anche a Casablanca in Marocco.

Il video si riferisce alla processione del 2018



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