venerdì 29 aprile 2016
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«Coltivate un cuore misericordioso, un cuore particolarmente attento agli ultimi, a chi ha bisogno veramente, non lasciando andare mai via nessuno dall’incontro con noi, senza avergli fatto toccare con mano quanto il Signore attraverso di noi vuole bene». È l’augurio di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, al Movimento Apostolico che ha celebrato a Roma l’ottavo convegno internazionale sul tema: 'Misericordia: germe divino che trasforma la storia'. I lavori, iniziati con la partecipazione all’udienza generale del Papa, sono stati moderati dalla professoressa Anna Guzzi, maestra delle novizie dell’Istituto Secolare 'Maria Madre della Redenzione' e introdotti dal presidente del Movimento Apostolico, Cesare Rotundo, che ha evidenziato la propria esperienza umana e spirituale maturata nel Mo- vimento Apostolico attraverso la testimonianza dell’ispiratrice e fondatrice Maria Marino, vivendo il carisma del «ricordo della Parola del Signore al mondo». Nel suo intervento l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza episcopale calabra Vincenzo Bertolone ha ribadito come «la misericordia non si presenti solo come un gesto, che pur ci vuole, ma come un atteggiamento radicale e un modo di essere ». Occorre una «Chiesa in uscita» chiamata ad «operare per la trasformazione, seminando e curando il germe, mantenendo un passo costante nella storia». «Il Movimento Apostolico – ha aggiunto Bertolone – è un dinamismo al quadrato ed è apostolico perché ha lo spirito missionario di chi si mette in viaggio, lavorando in silenzio come fanno i poeti». Il vescovo Galantino, rileggendo i gesti ed il magistero di papa Francesco, ha invece aiutato i presenti a mantenere vivo il desiderio di saper cogliere i tanti segni della misericordia Dio in quest’Anno giubilare verso una 'Chiesa in uscita' chiamata «a riconoscere il Cristo che patisce nei fratelli». Per Galantino «le nostre comunità saranno misericordiose nella misura in cui chi ha bisogno trova aperto il cuore, con tutti i rischi che questo comporta». «Noi come Chiesa – ha evidenziato il segretario generale della Cei – esistiamo per essere segno efficace del Padre misericordioso e dell’amore di Dio per l’umanità». Il convegno si è concluso con i ringraziamenti di don Gesualdo De Luca, assistente ecclesiastico regionale del sodalizio, che nel salutare, tra gli altri, i vescovi Ciliberti, Micciché e Rimedio, ha richiamato l’apostolato cristiano della carità e del risveglio alla fede che caratterizza il Movimento Apostolico. Don Francesco Bruno e i giovani presenti hanno infine arricchito l’evento con un momento di festa e il canto, tra l’altro dell’inno del Movimento Apostolico. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA. Un momento del Convegno
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