venerdì 9 febbraio 2018
È spirato nella sua parrocchia di Villafranca, Santi Pietro e Paolo, dove martedì saranno celebrati i funerali.
Monsignor Fasani con papa Francesco

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Dopo una lunga e dolorosa malattia monsignor Giampietro Fasani, stimato e apprezzato economo della Cei dal 2002 al 2011, è spirato stasera nella sua amata parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Villafranca, provincia e diocesi di Verona. Lo scorso 18 gennaio aveva compiuto 65 anni. I funerali saranno celebrati nella sua parrocchia martedì prossimo alle 15.

Lunedì sera, sempre nella stessa chiesa, comunemente chiamata il "duomo" di Villafranca, si terrà una veglia di preghiera con testimonianze di tanti che nei suoi anni veronesi e romani hanno potuto godere del suo ministero sacerdotale. Nato a Grezzana nel 1953 da una famiglia di contadini («sono stato aiutato nella crescita dalla fede semplice ma forte e serena dei miei genitori», amava ricordare), lo scorso anno don Giampietro aveva festeggiato i 40 anni di sacerdozio e per l’occasione la sua comunità gli aveva dedicato un’edizione speciale del giornalino parrocchiale, che ha ripercorso la sua vita. Gli anni passati nella parrocchia natìa di Lugo di Valpantena. L’ordinazione nel giugno del 1977 con altri nove giovani preti. Il ministero nella parrocchia di Santa Maria Assunta alle Golosine. Gli incarichi diocesani, prima assistente dell’Acr e vicedirettore del Centro di pastorale ragazzi e poi contemporaneamente direttore del Centro diocesano vocazioni. Poi, dal 1995, l’esperienza da parroco di San Giovanni Lupatoto.

Quindi nel 2000 la nomina di presidente dell’Istituto diocesano sostentamento clero. E poi ancora la delicata missione a Roma come economo generale della Cei per dieci anni, otto dei quali lavorando con grande sintonia a fianco dell’allora vescovo segretario generale Giuseppe Betori, oggi cardinale arcivescovo di Firenze. Infine l’approdo nel "duomo" di Villafranca, come parroco. «Torno con gioia a fare pastorale diretta», esclamò al suo arrivo. Don Giampietro, ha servito la Chiesa da sacerdote con Paolo VI, con Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, con Benedetto XVI. Lo scorso aprile aveva avuto la gioia di salutare papa Francesco in piazza San Pietro.

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