lunedì 23 marzo 2020
La Chiesa di Locri-Gerace invoca la Madre del Divin Pastore. Monsignor Oliva ha benedetto i cellulari, i mezzi di comunicazione e coloro che ne fanno buon uso, in particolare medici e docenti
La Madonna di Polsi

La Madonna di Polsi

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La Chiesa di Locri-Gerace si affida alla Madonna di Polsi, dove è venerata col titolo di Madre del Divin Pastore, per allontanare e sconfiggere il coronavirus. Il vescovo Francesco Oliva ha scritto un’accorata supplica e l’ha affidata al Rettore del Santuario, don Tonino Saraco, affinché si recasse nel cuore dell’Aspromonte, presso il Santuario che d’inverno è disabitato. Ma anche pressocché inaccessibile. Ma don Tonino avrebbe voluto lo stesso tentare di raggiungerlo. La pioggia caduta per tutta la giornata di oggi ha reso però del tutto impraticabile la strada d’accesso a quel luogo sacro, dove migliaia di fedeli da anni si recano per chiedere grazie o per ringraziare per le grazie ricevute. Così, don Tonino Saraco dalla chiesa parrocchiale di Ardore Marina, dove è parroco, e monsignor Oliva dalla Cappella dell’Episcopio di Locri, al termine della Messa domenicale, hanno rivolto in contemporanea la preghiera di supplica: “A Maria Madre del Divin Pastore".

La preghiera alla Madonna di Polsi

O Vergine Maria, Madre del buon pastore,

che a Polsi hai sempre ascoltato i tuoi figli devoti

a Te fiduciosi

volgiamo il nostro sguardo

tra attese e speranze

certi che Tu sei nostra vera madre

accompagni e proteggi i tuoi figli

mai li abbandoni nel bisogno.

Libera il nostro popolo dal virus contagioso

che ci rinserra nelle nostre case

indebolisce la speranza di una vita sicura

Implora al tuo Figlio

la nostra liberazione da questo terribile male

A Gesù ci rivolgiamo come i lebbrosi del suo tempo

“Abbi pietà di me, Signore, se vuoi tu puoi guarirmi”

confidiamo nel suo benefico tocco

che guariva e ridava fiducia

Tu, o Maria della Montagna di Polsi,

accogli le preghiere dell’umile

poni la tua mano su chi soffre e spera nel tuo aiuto

sostieni quanti si prendono cura dei malati e bisognosi

libera la nostra terra da questo contagio insidioso

accresci la nostra fede in questa difficile ora. AMEN”

✠ Francesco OLIVA

I fedeli della Diocesi si sono uniti in preghiera grazie ai canali social: hanno potuto fruire del testo della supplica, ma anche seguire in diretta la messa celebrata dal vescovo e trasmessa da una TV locale, così come avviene giornalmente da quando non è possibile celebrare nelle chiese.

Benedizione dei cellulari e dei mezzi di comunicazione sociale

Data il prezioso ruolo che assumono in questi giorni di isolamento i cellulari e gli altri mezzi di comunicazione sociale, monsignor Francesco Oliva, ha benedetto questi strumenti che si stanno rivelando molto utili anche come strumenti per l’evangelizzazione. Il cellulare, nel bene e nel male, è stato definito “nostro compagno di viaggio” e nell’impartire la benedizione via web, il vescovo locrese ha ringraziato Dio per aver messo nelle mani dell’uomo di oggi tanti altri strumenti (radio e televisione, internet e i vari social network) che facilitano la comunicazione; “la valorizzazione di questi mezzi - ha detto- può favorire la comunione spirituale, dando ai sacerdoti e ai vescovi la possibilità di raggiungere il loro popolo, trasmettendo celebrazioni al chiuso, in chiese e in Cattedrali senza concorso di fedeli. Tutti questi mezzi sono divenuti strumenti insostituibili di evangelizzazione”.

Il vescovo Oliva ha chiesto al Signore anche “una benedizione su quanti se ne avvalgono in modo appropriato e corretto”, in modo particolare i medici, il personale sanitario, i ricercatori e gli scienziati, i docenti e gli studenti, che attraverso un cellulare o un computer “comunicano a distanza, lavorano, risolvono tanti problemi e trovano soluzioni tecniche a molti problemi del nostro tempo”.

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