L'invito delle suore: pregare e digiunare per la pace
L’Unione internazionale delle superiore generali ha indetto una giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace da vivere il 14 agosto, vigilia dell’Assunta. Proposti tre gesti concreti

«Come donne di pace presenti nelle periferie del mondo e immerse nelle sofferenze dell’umanità, sentiamo l’urgenza di alzare la voce, unire i cuori, pregare e agire». Così l’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) – oggi costituita da 1.903 superiore in rappresentanza di altrettante congregazioni – annuncia la giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace lanciata per giovedì 14 agosto, vigilia della solennità dell’Assunzione di Maria. Un’iniziativa rivolta non solo alle comunità religiose, ma a quanti desiderano unirsi, condividendo lo spirito e lo stile della giornata. Che vede le superiore generali proporre «tre gesti concreti» – pregare insieme e riflettere sulla Parola di Dio, chiedere giustizia e riconciliazione, agire con iniziative di solidarietà – e offrire il testo di una “Preghiera per la pace” preparata per l’occasione e che invita a ad affidarsi «all’intercessione di Maria, Madre della Pace».
Donne di speranza, alle frontiere. «In un mondo lacerato dalla guerra e dalla disumanità – in Gaza, Sudan, Repubblica democratica del Congo, Ucraina, Myanmar, Haiti e in tanti altri Paesi feriti da conflitti visibili e invisibili – non possiamo rimanere spettatori silenziosi. Ogni giorno vediamo volti segnati dal dolore, vite distrutte, popoli privati della dignità e della pace, specialmente le donne e i bambini», è la denuncia che apre la “Dichiarazione per la pace” con cui l’Uisg presenta e lancia la giornata del 14 agosto. «Come donne di speranza, radicate nella fede e immerse nelle ferite del nostro tempo, sentiamo il profondo bisogno di alzare la voce e unire i nostri cuori. Come donne alle frontiere, che camminano accanto a chi soffre, ascoltando il grido dei poveri e della terra, abbiamo la responsabilità di costruire comunione, proteggere la vita e chiedere giustizia».
Sperare e costruire la pace, con Maria. Con questi motivi e in questo scenario, ecco l’invito a unirsi, «in uno spirito di comunione e di corresponsabilità evangelica», a questo «atto collettivo di preghiera, discernimento e testimonianza, affinché la pace non sia solo sperata, ma costruita». Il 14 agosto, dunque, sia vissuto come giorno di digiuno e di preghiera – è l’invito delle superiore generali – invocando l’intercessione «della Madre di Dio, Nostra Signora della Pace, di cui celebriamo la festa il 15 agosto». Un appello ad affidarsi alla «Madre della Pace» affinché «risponda con tenerezza» al grido dei popoli «e ci insegni come essere una presenza umile e profetica nei luoghi della sofferenza».
Tre gesti concreti, per tutti. Le superiore generali propongono, nell’occasione, tre gesti concreti. Il primo: promuovere momenti di preghiera e riflessione sulla Parola all’interno delle vostre comunità, «alla luce delle sofferenze attuali nel mondo, lasciandoci trasformare interiormente», sottolinea la “Dichiarazione”. Il secondo gesto è una chiamata all’impegno «con le autorità civili ed ecclesiali» dei propri Paesi «esortandole ad aprire vie di riconciliazione, disarmo, difesa dei diritti umani e protezione delle vittime». Infine, ecco l’invito a «sostenere concreti atti di solidarietà globale, attraverso reti di aiuto umanitario, accoglienza e testimonianza profetica a favore dei popoli più colpiti». «Come donne che vegliano nella notte continuiamo a credere che anche nell’ora più buia può ancora risplendere una luce: la luce del Vangelo, della giustizia e della fraternità – conclude la “Dichiarazione” diffusa dall’Uisg –. Insieme invochiamo il Dio della pace, affinché possiamo diventare strumenti del suo amore, e affidiamo questo cammino all’intercessione di Maria, nostra Madre di speranza».
Un’esperienza sgorgata dal Concilio. L’Unione internazionale delle superiore generali è stata fondata canonicamente nel 1965, su ispirazione del Concilio Vaticano II, al fine di promuovere una più profonda collaborazione tra le congregazioni femminili della vita religiosa apostolica. Oggi l’Uisg è costituita da 1.903 superiore provenienti da tutto il mondo e organizzate in trentasei “costellazioni” regionali. Una realtà dal respiro globale: i loro generalati si trovano infatti non solo in Europa (la maggioranza, 1.046) ma anche in Africa (166), Asia (184), Americhe (479) e Oceania (28). Fra gli obiettivi della Uisg: la creazione di una “piattaforma internazionale” dove le superiore generali possano condividere esperienze e informazioni e formarsi a vicenda; incoraggiare le guide delle congregazioni religiose a promuovere il dialogo e la collaborazione, sia nella Chiesa sia nella società; promuovere il lavoro di rete e la solidarietà tra le religiose di tutto il mondo. Nella missione dell’Uisg è inscritta la volontà di promuovere una sempre più ampia e profonda conoscenza della vita religiosa femminile in tutta la sua complessità e eterogeneità, mettendo in risalto la ricchezza dei carismi che ispirano le congregazioni, e il desiderio di essere sempre più «voce profetica nella Chiesa e nel mondo». Come attesta la proposta della giornata di digiuno e preghiera per la pace.
La «Preghiera per la pace» proposta dall’Uisg
Maria, Madre della Pace,
in questo tempo ferito dalla guerra,
ti affidiamo i popoli lacerati dall’odio,
le famiglie divise, i cuori spezzati dalla violenza.
Tu che hai custodito nel silenzio il dolore,
insegnaci a vegliare, a non chiudere gli occhi,
a restare accanto a chi soffre,
a pregare anche quando le parole mancano.
Dona al mondo la pace, Signore Gesù,
non quella che si impone con la forza,
ma quella che nasce dalla giustizia,
dal perdono, dalla verità, dall’amore.
Rendici strumenti della tua pace:
mani che sollevano,
voci che consolano,
cuori che si aprono.
Ti preghiamo per le donne e i bambini vittime dei conflitti,
per i migranti in fuga, per chi è prigioniero della paura.
Ti preghiamo per chi ha perso la speranza,
e per chi continua a seminare odio.
Fa’ che il nostro digiuno sia solidarietà,
che la nostra preghiera diventi azione,
che il nostro silenzio sia voce per chi non ha voce.
Maria, Regina della Pace,
intercedi per noi,
perché in ogni angolo della terra
torni a brillare la luce del Vangelo.
Amen.
ti affidiamo i popoli lacerati dall’odio,
le famiglie divise, i cuori spezzati dalla violenza.
Tu che hai custodito nel silenzio il dolore,
insegnaci a vegliare, a non chiudere gli occhi,
a restare accanto a chi soffre,
a pregare anche quando le parole mancano.
Dona al mondo la pace, Signore Gesù,
non quella che si impone con la forza,
ma quella che nasce dalla giustizia,
dal perdono, dalla verità, dall’amore.
Rendici strumenti della tua pace:
mani che sollevano,
voci che consolano,
cuori che si aprono.
Ti preghiamo per le donne e i bambini vittime dei conflitti,
per i migranti in fuga, per chi è prigioniero della paura.
Ti preghiamo per chi ha perso la speranza,
e per chi continua a seminare odio.
Fa’ che il nostro digiuno sia solidarietà,
che la nostra preghiera diventi azione,
che il nostro silenzio sia voce per chi non ha voce.
Maria, Regina della Pace,
intercedi per noi,
perché in ogni angolo della terra
torni a brillare la luce del Vangelo.
Amen.
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