venerdì 14 gennaio 2011
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IL CARD. VALLINIEmozione e soddisfazione sono state espresse a  nome di tutti gli abitanti della capitale dal cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma, per l'annuncio della prossima beatificazione di Karol Wojtyla. "Giovanni Paolo II - sottolinea Vallini - amava Roma e Roma ha amato il Papa e continua ad amarlo. Più di altri, in questi anni, abbiamo avuto il privilegio di pregare sulla sua tomba e saperlo elevato all'onore degli altari ce lo rende ancora più intimo e, come intercessore presso Dio, lo preghiamo perché benedica Roma e i suoi abitanti". "Fin da ora - continua il porporato rivolto ai fedeli romani - vi invito tutti a vivere questo evento come tempo di speciale grazia del Signore per la nostra santificazione e per la pace del mondo. Nelle prossime settimane il Vicariato farà conoscere le modalità di preparazione e di partecipazione alla Beatificazione".MONS. MIGLIO"Con grande gioia abbiamo appreso la notizia che il Santo Padre Benedetto XVI in data odierna ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giuseppe Toniolo" scrive in una nota Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del comitato per le Settimane Sociali dei cattolici. "Vogliamo in modo particolare intensificare la nostra preghiera - prosegue il presule - affinché l’impegno sociale dei cattolici italiani, sull’esempio del venerabile Giuseppe Toniolo, del beato Antonio Tovini, della serva di Dio Armida Barelli e di tanti altri, diventi sempre più motivo di speranza per la nostra società e limpida testimonianza di servizio al bene comune fondato sul rispetto assoluto di ogni vita umana e sulla centralità dell’istituto famigliare, così come Giuseppe Toniolo ha saputo testimoniare nella sua vita di laico, padre di famiglia, docente ed educatore".IL CARD. COTTIER"Accogliamo la decisione con una gioia bella e piena e il cuore colmo di gratitudine verso Dio e il Santo Padre. È un momento di grande emozione per tutti coloro che hanno conosciuto da vicino Sua Santità Giovanni Paolo II". Così si è espresso il cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia, uno dei più stretti collaboratori di Karol Wojtyla nella preparazione di documenti ed encicliche. "La beatificazione è una consacrazione - ha detto il cardinale - illuminata da Dio, con la quale la Chiesa riconosce che Giovanni Paolo II è stato un santo tra noi. Siamo molto commossi per questo nuovo dono".IL RABBINO DI SEGNI"Le beatificazioni sono interne alla Chiesa cattolica - commenta il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni - non so se questo sia un gesto di apertura. Certamente lo sono state le scelte di Wojtyla". Per questo, secondo Di Segni, l'onore degli altari per il papa polacco merita un approccio di "simpatia".SCIALOJA, LEGA MUSULMANA MONDIALEAnche i musulmani si rallegrano alla notizia della beatificazione di papa Wojtyla. "Wojtyla - ricorda Mario Scialoja, vicepresidente della Lega muslmana mondiale in Italia - è stato apprezzato dall'Islam non solo per i viaggi fatti e nel tempo, nonostante qualche iniziale perplessità, ha raccolto consensi e riscontri anche tra noi. Con la sua testimonianza poi si è dimostrato aperto verso le altre fedi e le altre religioni. E dunque la beatificazione rappresenta un segnale di apertura incoraggiante".
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