martedì 10 novembre 2015
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Non c’era modo migliore per far entrare nel vivo i lavori del quinto Convegno ecclesiale nazionale: un dialogo a più voci, arricchito da esempi concreti, infatti, ieri sera nell’Aula dell’assemblea all’interno della Fortezza da Basso ha accompagnato i partecipanti al cuore delle cinque vie. Un momento vissuto con viva partecipazione dai presenti come un’occasione preziosa per cominciare a mettere mano alle questioni messe sul tavolo da papa Francesco nei suoi interventi. A offrire alcuni spunti di avvio sulla via dell’uscire è stato don Mauro Mergola, direttore dell’oratorio salesiano San Luigi e parroco della comunità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli a Torino. Una voce che ha testimoniato come l’uscire si esprime anche nel lasciare le porte aperte dell’oratorio. L’annunciare come un dovere a donare una novità è stato il tema delle parole di Vincenzo Morgante, giornalista e direttore della Testata giornalistica regionale della Rai. Il richiamo a portare il Vangelo nei luoghi in cui si vive l’esistenza ordinaria è stata la lettura sull’abitare offerta da Valentina Soncini, docente di storia e filosofia nella scuola secondaria superiore e di teologia fondamentale presso il Pime a Monza.  Alessandro D’Avenia, docente di lettere nella scuola secondaria superiore e scrittore, ha parlato della via dell’educare invitando a mettere in pratica questo compito con entusiasmo e da testimoni. Dal gesuita Jean Paul Hernandez, cappellano all’Università Roma Uno Sapienza e docente di teologia alla Gregoriana, infine, è venuto l’appello a vivere il trasfigurare trovando in Cristo lo sguardo nuovo sul mondo.
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