. - foto Siciliani
L’enciclica Laudato si’, dedicata da papa Francesco alla cura della Casa comune, compirà dieci anni il prossimo 24 maggio. Un traguardo che condivide con il Movimento Laudato si’, rete internazionale di oltre 900 organizzazioni impegnata a dare vita al testo magisteriale raggiungendo tre principali obiettivi: conversione ecologica, incoraggiando un cambiamento del cuore perché la cura del Creato sia una priorità cattolica; sostenibilità totale per le comunità cristiane, secondo il motto “Less is more”; mobilitazione profetica, perché la Chiesa tenga alta l’attenzione sulla giustizia climatica ed ecologica.
«Sono stati dieci anni di continuo cammino e continua evoluzione, come testimonia anche il cambio di nome del movimento fino al 2021 conosciuto come Movimento cattolico mondiale per il Creato. Poi abbiamo inserito il riferimento all’enciclica perché ne sposiamo gli stessi valori e gli stessi obiettivi – spiega Veronica Coraddu, coordinatrice degli Animatori e dei Circoli Laudato si’ Italia –. Un cammino per sensibilizzare le nostre comunità così che il Creato diventi priorità. Ma non è facile coinvolgere nuove persone, essere missionari coinvolgendo chi non ha già sensibilità per il Creato», aggiunge Coraddu sottolineando l’importanza di lavorare in rete «perché siamo tutti responsabili di questa terra, di questo dono che abbiamo ricevuto. Quello che mi ha da subito affascinato del Movimento è la dimensione di famiglia globale, ci si dà da fare per la nostra casa comune avendo in comune la nostra fede».
Un camminare sinodale che Coraddu indica anche come motivo principale per partecipare all’edizione 2025 del Corso online Animatori Laudato si’ in programma dal 30 aprile al 21 maggio, dedicato al tema “Custodiamo il Creato. Camminiamo insieme nella speranza”, scelto per respirare l’aria del Giubileo in corso: «Questa edizione è stata pensata a partire dalle indicazioni sul futuro del Movimento emerse durante gli incontri locali dello scorso anno – spiega –. In particolare si è chiesto ci sia: attenzione per un maggiore coinvolgimento dei giovani cui sarà dedicato uno dei moduli con l’intervento di don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio di pastorale giovanile della Cei, e Alessandra Cetro, incaricata nazionale del Settore giustizia, pace e nonviolenza dell’Agesci; impegno perché la cura del Creato entri nella pastorale ordinaria e sia responsabilità intergenerazionale, obiettivi per i quali da quest’anno potremo contare sul supporto anche della Comunità del diaconato in Italia che vedrà il suo presidente, Enzo Petrolino, tra i relatori del corso, e della Fondazione Missio della Cei, partner molto importante per lo spirito “in uscita” dei missionari e per il loro essere testimoni diretti delle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico sulle popolazioni più fragili».
Il Programma di formazione segue la metodologia “Vedere, Giudicare, Agire, Celebrare” e prevede quattro sessioni online, della durata di un’ora e 45 minuti, un questionario di valutazione al termine di ciascuna sessione, un “progetto semi”, cioè un progetto applicativo da realizzare durante la Settimana Laudato si’, in programma dal 24 al 31 maggio 2025. Al termine del corso i partecipanti riceveranno un attestato ed entreranno nella rete globale degli Animatori Laudato si’ che consente una formazione permanente attraverso appuntamenti mensili online in cui si prega insieme, si riceve formazione specifica, si condividono le esperienze.
Il modulo formativo di apertura del 30 aprile, cui prenderà parte anche Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana e ambasciatore per il clima dell'Unione Europea, sarà dedicato al tema “Il grido della Terra e il grido dei poveri: capire la crisi climatica e rispondere insieme”; “La Laudato si’: basi teologiche per discernere i segni dei tempi” sarà invece la tematica del modulo in programma il 7 maggio, introdotta dall’arcivescovo metropolita di Cagliari Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei; di conversione ecologica, a livello personale e a livello comunitario, si parlerà nei moduli del 14 e 21 maggio, con focus sull’impegno dei giovani e diaconia della casa comune. Ampio spazio sarà dato alle testimonianze di alcuni dei 3.540 Animatori Laudato si’ presenti su tutto il territorio nazionale, e dei 189 Circoli Laudato si’.
Le iscrizioni si chiudono il 23 aprile e al momento sono circa 200 i partecipanti: «Il corso Animatori può essere il primo passo verso la conversione ecologica, per capire quello che sta accadendo e prendere consapevolezza ma anche per vedere il lavoro di tanti animatori», conclude Veronica Coraddu auspicando che tra dieci anni il gioioso impegno del Movimento abbia «l’autorevolezza della profezia nel dialogo con i governanti».
Per informazioni sul programma e iscrizioni al corso: https://laudatosianimators.org/it/