lunedì 12 febbraio 2024
Barreto Jimeno ha compiuto 80 anni, esce dal novero di coloro che sarebbero chiamati a scegliere il Papa in un eventuale Conclave. Gli italiani sono 14: il numero più basso in epoca moderna
Il cardinale Pedro R. Barreto Jimeno

Il cardinale Pedro R. Barreto Jimeno - Agenzia Romano Siciliani

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Ha compiuto 80 anni il cardinale peruviano Pedro R. Barreto Jimeno, gesuita, che lunedì 12 febbraio, nel giorno del suo compleanno, ha visto accettate le sue dimissioni da arcivescovo Huancayo, diocesi che guidava dal 2004. Il porporato gesuita aveva ricevuto la porpora dal Papa Francesco nel Concistoro del giugno 2018.

Il numero dei porporati elettori scende quindi a 130 su un totale di 239. Tra i votanti (non computando Angelo Becciu) gli europei sono 52, di cui 14 italiani (poco più del 10%, il minimo storico in epoca moderna). I latinoamericani sono 21, i nordamericani 15, gli asiatici 22 (computando anche Giorgio Marengo, a capo della prefettura apostolica di Ulan Bator in Mongolia, e il Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa), gli africani 17 (compreso lo spagnolo Cristobal Lopez Romero, arcivescovo di Rabat), e 3 i provenienti dall’Oceania.

I votanti creati da Francesco sono ora 95, 27 quelli da Benedetto XVI e 8 da Giovanni Paolo II. Dopo quella italiana la componente più numerosa tra i cardinali elettori è quella statunitense con 11. Seguono Spagna (8), Brasile e Francia (6 ciascuna), India (5), Polonia con Portogallo e Canada (4 ciascuna), Germania e Argentina (3 ciascuna). Due cardinali elettori poi hanno Gran Bretagna, Svizzera, Messico, Tanzania e Filippine.

Nel corso del 2024 altri 11 cardinali compiranno 80 anni (4 creati da Francesco, 5 da Benedetto XVI e 2 da papa Wojtyla). Tra loro l’italiano Mauro Piacenza (il 15 settembre), Polikarp Pengo (tanzaniano, 5 agosto) e John Njue (kenyota, non conoscendosi il giorno della nascita convenzionalmente “compirà“ gli anni il 31 dicembre), gli asiatici Luis-Marie Ling Mangkhanekhoun (Laos, 8 aprile) e Oswald Gracias (India, 24 dicembre), il canadese Marc Ouellet (8 giugno) e lo statunitense Sean P. O’Malley (29 giugno), lo spagnolo Luis F. Ladaria Ferrer (19 aprile) e il francese Jean-Pierre Ricard (26 aprile), José L. Lacunza Maestrojuan (Panama, 24 febbraio) e Baltazar E. Porras Cardoso (Venezuela, 10 ottobre).

A dicembre 2024 quindi il numero dei cardinali elettori rientrerà nel tetto di 120 fissato da Paolo VI (e da lui sempre rispettato) ma comunque spesso superato, anche abbondantemente, dai suoi successori (Francesco dopo l’ultimo Concistoro ha fissato la cifra record di 137, superando quella di 135 raggiunta da Giovanni Paolo II nel 2001 e nel 2003). Ma può essere sempre che nel corso dell’anno papa Bergoglio decida di creare nuovi cardinali. Francesco infatti ha tenuto un Concistoro ogni anno di pontificato (eccetto il 2013 e il 2020).

Nel 2025 saranno 13 i cardinali a raggiungere gli 80 anni. Tra loro nessun italiano, ma tre spagnoli (Fernando Vergez Alzaga, Carlos Osoro Sierra, Antonio Canizares Llovera), tre africani (Philippe Ouedraogo, Robert Sarah, Jean-Pierre Kutwa), due asiatici (George Alencherry, Joseph Coutts), e poi l’austriaco Christoph Schonborn, il cileno Celestino Aos Braco, il polacco Stanislaw Rylko, il croato Vinko Puljic, l’inglese Vincent Gerard Nichols.

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