domenica 27 marzo 2016
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«Faro di carità» per i suoi contemporanei. Così papa Francesco parla di san Francesco di Paola, patrono della Calabria, in una lettera scritta in occasione del VI centenario della nascita del Fondatore che ricorre oggi. Molte le iniziative programmate come le diverse missioni popolari nelle città e nelle parrocchie dove sono presenti i frati minimi di San Francesco di Paola. Oggi sarà l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francescantonio Nolè a presiedere una solenne celebrazione eucaristica. Altri momenti forti sono previsti per il 2 aprile in occasione del transito del patrono della Calabria, a maggio un pellegrinaggio a Roma e l’apertura straordinaria della cella del frate a Paola (Cosenza). Il 2 aprile è previsto anche il debutto, al teatro Rendano di Cosenza, dello spettacolo 'Francesco de Paula. L’Opera', atto unico sulla vita del santo, patrocinato, fra gli altri, dalla Provincia e dal Comune di Cosenza e dal Pontificio Consiglio della cultura. Nella lettera il Pontefice ricorda che questo VI centenario coincide «per un singolare disegno provvidenziale» con l’Anno Santo straordinario della misericordia: «Non si comprenderebbe tutta l’esistenza dell’umile eremita cala- brese senza la contemplazione della misericordia divina. In lui l’azione dello Spirito Santo manifesta come la dolce forza della Carità trasforma sia il cuore degli uomini, sia le varie realtà terrene perché ogni attività umana possa essere rinnovata dal Vangelo». «Per combattere lo spirito di mondanità di quel secolo, che rappresenta una tentazione sempre attuale in tutte le istituzioni, anche nella Chiesa, san Francesco si obbligò a vivere una 'continua Quaresima di penitenza e astinenza' », invitando i suoi frati ad una «vita austera e aspra». In occasione di questo evento il Pontefice auspica che 'la sua luminosa testimonianza sia per l’Ordine dei Minimi e dei fedeli suoi devoti un particolare tempo di grazia per rinnovare la fedeltà al carisma proprio della benemerita Famiglia religiosa, nella gioiosa donazione di sé a Dio e ai fratelli» ed esorta tutti i frati e i devoti del santo a «vivere, nello spirito dell’Ordine, l’opzione per i poveri», incoraggiando «vivere questo vostro speciale Anno giubilare nella novità evangelica dell’offerta del perdono. Il Signore Gesù non proclama un generico appello al perdono, il suo non è un semplice annunzio, ma in Lui il perdono si fa accoglienza»: «non stancatevi di attingere alla divina Misericordia, specialmente mediante la partecipazione ai Sacramenti e l’ascolto orante della Parola di Dio, affinché l’agire della comunità diventi più misericordioso ». In occasione di questo anniversario anche il «correttore generale » dei Minimi, padre Francesco Marinelli ha scritto una lettera all’Ordine dal titolo «Abbattere i muri e disegnare perimetri più larghi» nella quale scrive che in un tempo di continui cambiamenti «la nostra prima preoccupazione deve essere la testimonianza e la condivisione della perenne novità del Vangelo, capace di dialogare e rispondere alle domande che chiedono consiglio, certezza, aiuto nelle diverse necessità: nella sofferenza e nella ricerca di senso da dare alla propria esistenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Santuario di San Francesco di Paola, nella città calabrese
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