lunedì 20 novembre 2017
Si è spento domenica a 92 anni: diplomatico di professione, partigiano per scelta. Il padre fu ucciso alle Fosse Ardeatine. I funerali martedì alla presenza di papa Francesco.
Ottobre 2016 visita di papa Francesco al cardinale Corderlo Lanza di Montezemolo a Casa Betania a Roma (Osservatore Romano)

Ottobre 2016 visita di papa Francesco al cardinale Corderlo Lanza di Montezemolo a Casa Betania a Roma (Osservatore Romano)

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Diplomatico di professione e architetto per passione

Diplomatico di professione, architetto per passione era stato tra l’altro discepolo di Pier Luigi Nervi, partigiano per scelta, esperto di araldica vaticana ma soprattutto portavoce a nome della sua famiglia della memoria di suo padre il colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, ucciso nel 1944 alle Fosse Ardeatine e medaglia d'oro al valore militare alla memoria. Si può condensare in questo ritratto la parabola della vita del cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, spentosi domenica a mezzogiorno a Roma all’eta di 92 anni a Roma, dopo una lunga malattia.

Il porporato era nato a Torino il 27 agosto 1925. Sua madre Amalia De Matteis era stata uditrice laica durante il Concilio Vaticano II. Il cardinale era anche cugino del padre del manager Luca Cordero di Montezemolo. Giovanissimo in memoria del padre aveva partecipato alla Resistenza.

La carriera al servizio della Sede Apostolica in ogni angolo del Pianeta

Ordinato presbitero - dopo una laurea in architettura - nel 1954, si è specializzato presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, entrando così nel servizio diplomatico della Santa Sede. In Curia ha prestato servizio come Segretario della allora Pontificia Commissione Iustitia et Pax tra il 1972 e il 1977. In quell’anno Papa Paolo VI lo elegge arcivescovo titolare di Anglona, e viene nominato Pro-nunzio apostolico in Papua Nuova Guinea e delegato Apostolico nelle Isole Salomone. Nel 1980 diventa Nunzio Apostolico in Honduras e Nicaragua. Nel 1986 viene trasferito in Uruguay.

Nel 1990 Giovanni Paolo II lo nomina delegato Apostolico a Gerusalemme e Palestina, nunzio apostolico in Cipro e delegato apostolico in Giordania. A nome della Santa Sede a fine 1993 firma con Israele l’Accordo fondamentale che riconosce la natura unica delle relazioni tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico. Dal 1994 è il primo nunzio apostolico in Israele. Dal 1998 al 2001 è nunzio apostolico in Italia e San Marino. Nel 2005 papa Benedetto XVI lo chiama quale primo arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Rinuncia nel 2009.

L'esperto di araldica di Benedetto XVI

Papa Benedetto XVI lo crea cardinale nel suo primo Concistoro del 24 marzo 2006, assegnandogli la diaconia di Santa Maria in Portico. Esperto di araldica ecclesiastica è stato tra l’altro l’ideatore dello stemma papale di Benedetto XVI. Sarà proprio il cardinale ad accompagnare il 27 marzo del 2011 Benedetto XVI al Sacrario delle Fosse Ardeatine. «Volle visitare tutte le tombe e ha sostato in preghiera di fronte a quella di mio padre. - rivelò in un’intervista il cardinale proprio ad Avvenire il 24 marzo del 2014 - Mi colpì soprattutto perché Ratzinger volle rendere omaggio al prete rievocato dal film di Rossellini Roma città aperta, don Pietro Pappagallo, e ad un noto ebreo vittima anche lui di quell’eccidio, Alberto Funaro».

La visita a sorpresa nel 2016 di papa Francesco al cardinale malato

Il 14 ottobre del 2016 papa Francesco si era recato a visitare il cardinale nella Casa di Cura "Villa Betania" a Roma, dove era ricoverato. E proprio oggi papa Bergoglio in un telegramma indirizzato alla sorella del porporato, la marchesa Adriana Cordero Lanza di Montezemolo, ne ha sottolineato la sua «sincera ammirazione per uno stimato uomo di Chiesa» che ha vissuto «con fedeltà il suo lungo e fecondo sacerdozio ed episcopato a servizio del Vangelo e della Santa Sede».

Il Papa ha ricordato «con gratitudine la sua generosa opera nelle rappresentanze pontificie di diversi Paesi, specialmente in Papua Nuova Guinea, Nicaragua, Honduras, Uruguay, Israele, Italia», dove si è dedicato «con saggezza al bene di quelle popolazioni». Come arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura – ha sottolineato ancora il Pontefice – il porporato ha dato «testimonianza di un impegno particolarmente intenso e competente sia dal punto di vista pastorale che organizzativo e artistico-culturale, volto a restituire vitalità spirituale all’intero complesso e nuovo slancio alla vocazione ecumenica di quel luogo di culto».

Solo pochi giorni fa la sua ultima intervista ad Avvenire

Solo pochi giorni fa, il 2 novembre, in occasione della visita di Francesco alle Fosse Ardeatine aveva confidato ad Avvenire la sua gratitudine per la visita di Bergoglio nel luogo in cui era stato trucidato suo padre «un vero eroe civile». Un monito e un dramma quello delle Fosse Ardeatine – a giudizio dell’anziano porporato – da vivere come «memoria condivisa» soprattutto da tramandare alle «generazioni future del nostro Paese».

Le esequie si svolgeranno martedì alle 11.30 presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana. La liturgia sarà celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, vice-decano del Collegio Cardinalizio. Al termine, papa Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Con la sua morte, il Collegio cardinalizio risulta composto da 217 cardinali, di cui 120 elettori e 97 non elettori.




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