giovedì 4 novembre 2021
Era il rettore del Seminario di Padova, subentra a monsignor Tessarollo che lascia per limiti d’età. «Vengo tra voi per ascoltare e conoscere, senza strategie». L’ordinazione episcopale a gennaio
Papa Francesco ha nominato nuovo Vescovo di Chioggia monsignor Giampaolo Dianin, presbitero della Diocesi di Padova, finora rettore del Seminario vescoviledi Padova. Nella foto un momento dell'annuncio a Padova, Dianin con il vescovo Cipolla

Papa Francesco ha nominato nuovo Vescovo di Chioggia monsignor Giampaolo Dianin, presbitero della Diocesi di Padova, finora rettore del Seminario vescoviledi Padova. Nella foto un momento dell'annuncio a Padova, Dianin con il vescovo Cipolla - Giorgio Boato

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Gioia, gratitudine, commozione e tre lunghissimi applausi ricchi di tutti i sentimenti di amicizia, fraternità, stima, sincero accompagnamento: così, nella splendida cornice della sala San Gregorio Barbarigo di palazzo vescovile a Padova, è stato accolto l’annuncio della nomina a vescovo di Chioggia di monsignor Giampaolo Dianin.

Papa Francesco ha destinato l’attuale rettore del Seminario vescovile di Padova a prendere il testimone da monsignor Adriano Tessarollo, che lascia la guida pastorale della diocesi dopo dodici anni per raggiunti limiti d’età. Resterà amministratore apostolico fino all’insediamento del successore. «Un dono grande, che ci costa molto, ma che facciamo con gioia perché ricco di tanto valore», ha detto il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel dare l’annuncio, anticipato dalle parole di san Paolo: “Siate sempre lieti nel Signore!”. La nomina è stata resa nota ieri a mezzogiorno nelle due diocesi in contemporanea con la Sala Stampa vaticana.

Dianin, originario di Teolo sui Colli euganei, ha compiuto 59 anni pochi giorni fa, il 29 ottobre, con nel cuore già un “sì” che, come ogni passaggio importate, porta con sé gioia, preoccupazione e anche la fatica del distacco da molte realtà e persone: dalla “famiglia” del Seminario vescovile di cui è guida dal 2009 alla squadra della segreteria del Sinodo diocesano indetto il 16 maggio scorso. Senza dimenticare i tanti ambiti ecclesiali in cui è tuttora impegnato: Consiglio presbiterale, Consiglio pastorale diocesano, coordinamento di pastorale, Collegio dei consultori, Facoltà teologica del Triveneto dove insegna morale sessuale e familiare dal 1991.

Ordinato prete nel 1987 dal vescovo Filippo Franceschi, Dianin ha conseguito il dottorato in teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Rientrato a Padova ha iniziato un lungo percorso che l’ha visto insegnante anche di morale fondamentale, morale sociale e pastorale familiare. È stato delegato vescovile per la pastorale familiare, assistente unitario di Azione cattolica, delegato vescovile per il diaconato permanente, coordinatore della Commissione triveneta per i Seminari, cooperatore nelle parrocchie di Lozzo Atestino e Mestrino oltre che autore di numerose pubblicazioni.




Monsignor Tessarollo scrive al successore: «Ti ringrazio di aver accettato la nomina e ti aspettiamo con gioia e trepidazione»

Alla sua nuova diocesi, Chioggia, e al vescovo uscente Adriano Tessarollo, ha indirizzato una lettera in cui richiama il testo biblico della chiamata di Abramo che sta accompagnando il cammino di preparazione al Sinodo diocesano di Padova: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela verso la terra che ti indicherò… ti benedirò… Abramo partì. Non pensavo che queste parole sarebbero state rivolte direttamente a me per intraprendere un altro santo viaggio carico di incognite», ha commentato Dianin che sarà consacrato vescovo il prossimo 16 gennaio a Padova, prima di fare il suo ingresso a Chioggia.

«Vengo in mezzo a voi per ascoltare, conoscere, inserirmi in una storia che parte da lontano e che chiede da parte mia rispetto e stima – ha proseguito –. Non porto con me né programmi né strategie pastorali; non ho la soluzione magica di tante questioni che oggi inquietano la Chiesa e la nostra società; cercheremo insieme la volontà di Dio, un cibo buono di cui nutrirci. Porto nel cuore il sogno che la gioia del Vangelo risuoni ancora nel cuore delle persone come nutrimento per la vita di ciascuno e come lievito della Chiesa e delle nostre terre. Vengo in mezzo a voi con tanta umiltà, consapevole dei miei limiti, ma ricco dello stile sinodale che tutti stiamo cercando di imparare. Mi rasserena sapere che lavoreremo, faremo discernimento e decideremo insieme. Vengo in mezzo a voi preoccupato perché immagino ci siano attese su tanti fronti, ma anche con quella passione per la vita e per il Vangelo che il Signore mi ha sempre donato». E da Chioggia è lo stesso vescovo Tessarollo a dare il benvenuto a Dianin: «Ti ringrazio per aver accettato “il dono e l’impegno” di essere nostro vescovo» e «mentre ti attendiamo con gioia e trepidazione... ti accompagniamo in questo tempo di attesa con la nostra preghiera».

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