sabato 11 agosto 2018
Hanno camminato «per mille strade» in almeno 40mila, di 195 diocesi. Un pellegrinaggio gioioso per partecipare e crescere insieme. Dopo la veglia di preghiera la festa, poi la notte bianca
Giovani arrivati a Roma per incontrare papa Francesco (Siciliani)

Giovani arrivati a Roma per incontrare papa Francesco (Siciliani)

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Di certo faranno chiasso, molto chiasso, d’altra parte è stato lo stesso papa Francesco a chiederlo: i giovani si facciano sentire. Ma sapranno anche vivere il silenzio della preghiera ed essere protagonisti di un dialogo schietto e pacato. E così, con tutta questa sinfonia di toni, oggi i 70mila ragazzi, o anche più, che da ogni parte d’Italia si ritroveranno al Circo Massimo a Roma si faranno testimoni della voglia di darsi da fare, di mettersi in gioco, di trovare la propria strada. D’altra parte è proprio «per mille strade» che almeno 40mila di loro, di 195 diocesi, hanno camminato nell’ultima settimana, tutti contemporaneamente anche se su percorsi e itinerari molto diversi. Hanno attraversato città e campagne, montagne e pianure, seguendo antiche vie di pellegrinaggio oppure percorsi del tutto inediti, pensati per andare a scovare quei preziosi punti di riferimento sul territorio in grado di raccontare loro una storia e indicare così la direzione da seguire.

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I social network come Facebook, Twitter e Instagram hanno testimoniato le piccole grandi esperienze dei pellegrini, le loro fatiche, le loro feste, i loro momenti d’incontro, di preghiera e di riflessione. Ma anche le loro "peripezie logistiche", gli acquartieramenti, i pasti, i momenti condivisi. Nel loro incedere si sono coinvolti sempre più con la storia dell’Italia, con le sue usanze e le sue bellezze e, si spera, con il fascino di sentirsi chiamati a essere responsabili in prima persona del nostro Paese.

Oggi, quindi, l’hashtag #permillestrade lascia il posto a #siamoqui, che accompagnerà i pellegrini nella loro ultima tappa, a Roma, assieme al Pontefice. Dopo i cammini dei giorni scorsi i pellegrini raggiungeranno la capitale in modi diversi: alcuni camminando – e per questi sarà di fatto l’ultima tappe del pellegrinaggio – altri con i mezzi di trasporto. Alcuni sono già ospiti delle parrocchie romane da ieri, altri arriveranno direttamente al Circo Massimo, altri ancora si aggiungeranno alle migliaia di pellegrini. I cancelli saranno aperti nel primo pomeriggio e poi ci sarà spazio per la musica, con i «The Sun».

Poi l’accoglienza di papa Francesco e il momento culminante, nel quale risiede la ragione dell’intero evento: la veglia di preghiera per la XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale» che si terrà dal 3 al 28 ottobre prossimi. L’incontro di oggi, infatti, si propone come la risposta concreta della Chiesa italiana alla richiesta di rimettere al centro le nuove generazioni radicata nel lungo lavoro di preparazione al Sinodo. A indicare lo stile scelto è stato, nei giorni scorsi, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei: «I giovani non sono un oggetto di cui la Chiesa si interessa, ma un soggetto vivo – ha detto alla conferenza stampa di presentazione dell’appuntamento di oggi e domani –. Saranno loro a dirci cosa vogliono dalla Chiesa».

Dopo la veglia al Circo Massimo è prevista la cena, seguita dalla festa trasmessa in diretta televisiva: sul palco saliranno, tra gli altri, Alex Britti, Clementino, Mirkoeilcane, Perturbazione, Banda Rulli Frulli. La serata, condotta da Andrea Delogu, porta il titolo di «Vado al Massimo».

Alla fine i giovani potranno partecipare alla Notte Bianca che vedrà numerose chiese di Roma aperte, con spazi dedicati all’incontro, alle confessione, alla presentazione di storie e volti di testimoni. E all’apparire dell’alba si ritroveranno tutti insieme in piazza San Pietro per la celebrazione dell’Eucaristia con papa Francesco. Infine altre «mille strade» li riporteranno alla loro estate, ai cammini che li attendono a casa.



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