giovedì 8 maggio 2014
Il simbolo dei cristiani con la reliquia del Santo Chiodo toccherà i luoghi della sofferenza, della cultura, del lavoro e dell’accoglienza (Enrico Lenzi)
La croce incontrata per strada di Francesco Ognibene
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Una «meditazione» nel cuore della città. Un pellegrinaggio tra le ferite e le speranza di una metropoli. È, in estrema sintesi, quanto vivrà oggi Milano a partire dalle 14.30 quando l’arcivescovo, il cardinale Angelo Scola porterà la Croce di san Carlo con la reliquia del Santo Chiodo in quattro punti significativi del capoluogo lombardo. Un percorso che terminerà alle 21 sul sagrato del Duomo dove si concluderà il pellegrinaggio dal titolo «Venite a vedere questo spettacolo» e ci sarà la professione di fede pubblica dei fedeli ambrosiani in piazza.I precedenti. Il pellegrinaggio della Croce nelle vie dalla città ha soltanto due precedenti. Il primo vide protagonista san Carlo Borromeo quando nel 1576-77 portò la Croce nella Milano colpita dalla peste. Passeranno oltre 400 anni per la seconda occasione, il 20 aprile 1984 quando il cardinale Carlo Maria Martini portò la Croce (denominata di san Carlo) nelle vie di Milano contro le "nuove pesti" rappresentate da Tangentopoli.Le tappe in città. Saranno quattro e toccheranno altrettanti luoghi significativi per la società. Il primo sarà la clinica Mangiagalli, dove a partire dalle 14.30 nell’Aula magna si riuniranno medici, infermieri, assistenti spirituali, associazioni di famiglie e di malati. E proprio «la malattia e la famiglia: narrazioni di croci» sarà il tema di questo primo momento, che avrà il suo culmine nell’arrivo della Croce e della reliquia alle 15. Allo stesso orario, alla Triennale di Milano, avrà inizio la seconda tappa del pellegrinaggio e coinvolgerà il mondo della cultura. In questo caso il tema è «uscire dalla crisi maturando come uomini». Qui la Croce e il Santo Chiodo arriveranno alle 16. E così, come avvenuto tra la prima e la seconda tappa, nel momento in cui la Croce arriverà alla Triennale, avrà inizio la terza tappa, che avrà come scenario piazza Gae Aulenti, dove stanno sorgendo i nuovi grattacieli di Milano che dovrebbero accogliere parte della city economica. E proprio «la solidarietà nel mondo dell’impresa e dell’economia. Utopia o realtà?» è il tema scelto per la terza tappa rivolta all’impresa, alle Istituzioni, ai sindacati, ai lavoratori e a chi lo sta cercando. La Croce toccherà questo luogo alle 17. E alla stessa ora avrà inizio la quarta e ultima stazione di questo pellegrinaggio nel cuore della città: la parrocchia di San Giuseppe dei morenti, in via Celentano al quartiere Turro, dove sono invitati i migranti e i fedeli del locale decanato. La Croce di san Carlo e la reliquia del Santo Chiodo vi giungerà alle 18.Lo spettacolo sul sagrato. Alle 21 le porte del Duomo si apriranno e il Crocifisso, di ritorno dal pellegrinaggio nella città, farà il suo ingresso sul sagrato per dare inizio a quello spettacolo che lo slogan invita a «venite a vedere». Parole, testimonianze, brani del Vangelo, teatro, arte, musica, preghiera. Con molti ospiti e volti noti: lo scrittore Luca Doninelli, il giornalista Massimo Bernardini, l’esperto d’arte Philippe Daverio, gli attori Massimo Popolizio, Pamela Villoresi, Giacomo Poretti, i cantanti Davide Van De Sfroos, Marco Sbarbati e il tenore Vittorio Grigolo, la signora Gemma Capra Calabresi (vedova del commissario Luigi Calabresi ucciso nel maggio 1972) con il giornalista Michele Brambilla. E le realtà musicali FuturOrchestra e il Coro Song. Un mix di questo «spettacolo» che non vuole essere uno spettacolo, ma un momento di forte preghiera attorno alla Croce e che avrà il suo culmine nell’intervento finale del cardinale Angelo Scola, che si rivolgerà alla Croce e nella professione corale della fede da parte di tutti i fedeli riuniti in piazza del Duomo (la Professio fidei).
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