Ecco l'immagine dello stemma papale sui nuovi euro vaticani
Ancora poche ore di attesa e poi dal 2 marzo le prime monete euro senza l'immagine di papa Francesco saranno nelle mani dei collezionisti numismatici. Si tratta di una delle novità più attese nel panorama delle monete euro per il 2017. Da quest'anno infatti, su richiesta dello stesso papa Bergoglio, sulla faccia nazionale delle monete non comparirà più il volto di Francesco, bensì il suo stemma pontificio. Fino ad ora, da quando nel 2002 l'euro è diventata moneta corrente, su quelle del Vaticano c'era impresso il volto del Papa regnante: dal 2002 al 2005 Giovanni Paolo II, dal 2006 al 2013 Benedetto XVI e dal 2014 al 2016 Francesco. Da quest'anno, invece, ecco arrivare lo stemma papale.
Il precedente di Paolo VI
Se per gli euro vaticani si tratta di una grande novità, non lo si può dire per la monetazione vaticana in assoluto. Infatti già Paolo VI nel 1970, quando anche il Vaticano coniava le monete in lire, aveva deciso di togliere il volto del Papa regnante e di introdurre al suo posto lo stemma pontificio. Sarà così fino al 1978, anno della morte di papa Montini. Nel 1979 tornerà il volto del Papa regnante, l'allora Giovanni Paolo II, succeduto a Giovanni Paolo I, che ha regnato soltanto 33 giorni.
Le sedi vacanti del 2005 e del 2013
Dopo la morte di Giovanni Paolo II nel 2005 e la rinuncia al ministero petrino di Benedetto XVI nel 2013 prima dell'elezione del nuovo Pontefice vi è la Sede vacante, durante la quale viene emessa una serie filatelica e una coniazione di monete. Nel 2005 la Banca centrale europea permise alla Città del Vaticano di produrre una intera divisionale per la Sede vacante (viene impresso lo stemma del cardinale camerlengo, figura istituzionale che resta a guidare la Chiesa in questo frangente) anche se era già stata emessa una divisionale dell'anno con l'immagine di Giovanni Paolo II, mentre nel 2013 venne emessa soltanto la moneta da 2 euro nella serie delle commemorative dell'anno.
Francesco e gli euro
Papa Francesco sin dalla prima emissione della divisionale vaticana con il suo volto aveva apportato delle modifiche rispetto al passato. Infatti negli otto tagli delle monete (che compongono la divisionale) in precedenza appariva un solo disegno uguale per tutti i valori: 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi e 1 e 2 euro. Con Francesco invece sulle monete da 1, 2 e 5 centesimi il suo volto appariva di profilo con lo sguardo rivolto a sinistra; sui 10, 20 e 50 centesimi appariva frontale; e su 1 e 2 euro appariva di tre quarti con lo sguardo rivolto a destra.
In arrivo anche la nuova coin card
E' un altro pezzo ambito per i numismatici. Si tratta di un piccolo cartoncino rigido nel quale è incastonata una moneta da 50 centesimi di euro vaticani dell'anno. Nel 2017 la moneta è accompagnata dall'immagine di papa Francesco.Così come era già avvenuto nel 2014. Si tratta, infatti, dell'ottava coin card emessa dal Vaticano, che ha iniziato a realizzarle nel 2010 con Benedetto XVI: ad accompagnare la moneta era l'immagine notturna della Basilica di San Pietro. Sono seguite quelle del 2011 con la Cupola di San Pietro, nel 2012 con la statua del Laocoonte dei Musei Vaticani, del 2013 con la Pietà di Michelangelo, del 2014 con papa Francesco, del 2015 con piazza San Pietro e del 2016 con il logo del Giubileo della misericordia.
Le coin stamp card
Si pongono lo scopo di intercettare l'interesse di numismatici e filatelici: nello stesso cartoncino rigido accanto alla moneta da 50 centesimi, invece di una foto compare un francobollo emesso sempre dallo Stato della Città del Vaticano. La prima coin stamp card è del 2011 e presentava il francobollo eemesso in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II. L'anno dopo il francobollo ricordava Giovanni Paolo I. Nel 2013 due pezzi: uno sul nuovo papa, Francesco e l'altro su Giovanni XXIII. Nel 2014 torna un francobollo con Giovanni Paolo II proclato santo. Nel 2015 e nel 2016 sono state ben 4 all'anno le coin stamp. In entrambe le annate ad accompagnare le moneta da 50 centesimi sono i francobolli emessi in occasione del secondo e del terzo anno di pontificato di Francesco.
Gli altri regnanti sugli euro
Fino allo scorso anno il Vaticano seguiva la scelta fatta sostanzialmente dai Paesi aderenti all'euro che hanno un sovrano.Il sovrano più longevo sugli euro è il granduca del Lussemburgo Henri, presente dal 2002 su tutti e otto i valori delle monete.
Stessa immagine del sovrano su tutte le monete anche in Olanda (con la regina Beatrice dal 2002 al 2013 e dal 2014 di re Guglielmo Alessandro) e e Belgio (con re Alberto II dal 2002 al 2013 e dal 2014 re Filippo).
Altri due regni hanno deciso di limitare la presenza dell'immagine del proprio sovrano solo sulle monete da 1 e 2 euro: principato di Monaco (con Ranieri dal 2002 al 2005 e dal 2006 Alberto II) e Spagna (con re Juan Carlos dal 2002 al 2014 e dal 2015 re Felipe VI)