sabato 4 marzo 2023
Nominato vescovo di Tricarico monsignor Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina e finora amministratore apostolico di Tricarico, unendo le due sedi in persona episcopi
Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo

Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo - Arcidiocesi di Matera

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AGGIORNAMENTO Tra le nomine di oggi 4 marzo 2023 il Papa ha anche nominato vescovo di Tricarico (Italia) monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina e finora amministratore apostolico di Tricarico, unendo le due sedi in persona episcopi.


«Ho detto “sì” con il cuore aperto», seguendo «le indicazioni del nunzio apostolico, monsignor Emil Paul Tscherring, secondo la prassi della Chiesa: prima amministratore apostolico e poi vescovo, affinché le due diocesi siano unite in persona episcopi, nella mia persona. Siamo nella fase di transizione, un passaggio obbligatorio». Con queste parole monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, dal 9 febbraio diventato anche amministratore apostolico della diocesi di Tricarico (Matera), ha indicato il nuovo percorso fatto di «comunione, prossimità e integrazione», finalizzate ad «una reciproca ricchezza», che porterà a «condividere forze, energie ed esperienze» delle due Chiese sorelle e confinanti.

La sede di Tricarico si era resa vacante a causa del trasferimento del vescovo Giovanni Intini, che oggi prenderà possesso dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. L’annuncio della nomina di Caiazzo ad amministratore apostolico di Tricarico è stato dato ieri, in contemporanea, nella cattedrale di Matera e nel palazzo vescovile della cittadina lucana, dove è intervenuto lo stesso Intini che ha indirizzato un saluto al clero e ai fedeli.

Caiazzo, 66 anni, calabrese di Isola di Capo Rizzuto, svolge la sua missione nella città dei Sassi da 7 anni. «Per amore a questa meravigliosa terra lucana – ha sottolineato nel messaggio alla Chiesa di Matera - ho detto “sì” senza riserve e liberamente, cosciente che nulla di ciò che il Signore mi dona è mio». E «per amore al ministero pastorale», ha quindi affermato, «mi appresto ad allargare l’ovile, facendo di tutto per condurre anche il gregge dell’amata Chiesa di Tricarico, in comunione con questa di Matera-Irsina, a pascoli erbosi e ad acque tranquille. Io per primo conoscerò valli, colline e montagne, godendo della loro ricchezza e bellezza, scrutando ogni sguardo, stringendo al petto ogni fratello e sorella che Dio continua a donarmi».

Non sarà un impegno leggero. Anche per le caratteristiche di territori non particolarmente popolosi ma di certo molto vasti: la diocesi di Tricarico ha un’estensione di 1.273 chilometri quadrati; unita a quella di Matera (ben 2.020), si raggiunge un’area di quasi 3.300 chilometri quadrati. Il Nunzio apostolico, ha poi scritto Caiazzo in una lettera alla comunità di Tricarico - dopo aver ringraziato monsignor Intini per un ministero «vissuto con amore, entusiasmo, da vero padre e pastore» - «mi ha riferito il desiderio del Papa di favorire una collaborazione più stretta fra le due diocesi. Mi ha chiesto di allargare la famiglia, la casa». Da subito, ha dichiarato l’arcivescovo, «dovremo implementare collaborazioni che non tolgano nulla alle singole diocesi, ma permetteranno di risparmiare le forze e far circolare energie pastorali e spirituali tra una Chiesa e l’altra».

Il cammino che si prospetta «non sarà facile per entrambi», ha detto il presule, invitando a lasciarsi ispirare alla testimonianza d’amore offerta dal venerabile monsignor Raffaello Delle Nocche, vescovo di Tricarico dal 1922 al 1960. «Il nuovo spaventa sempre per le incognite che porta con sé - ha osservato Caiazzo -, ed è per questo che bisogna guardarlo con gli occhi della fede che saprà evidenziare tutto il positivo e il potenziale che racchiude. Troveremo punti d’incontro che ci permetteranno di lavorare uniti con un unico intento: il bene delle nostre Chiese, il bene dell’unica Chiesa».

Caiazzo sarà a Tricarico domenica. Alle 16 visiterà il Polo specialistico riabilitativo della Fondazione “Don Gnocchi”, alle 18 celebrerà la Messa in Cattedrale.

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