sabato 30 luglio 2022
Il vescovo eletto di Mazara, Angelo Giurdanella

Il vescovo eletto di Mazara, Angelo Giurdanella - Collaboratori

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Monsignor Angelo Giurdanella, 66 anni, attuale vicario generale della diocesi di Noto, è il nuovo vescovo di Mazara del Vallo. Prende il posto del vescovo Domenico Mogavero che lo scorso 31 marzo ha compiuto 75 anni e ha presentato le dimissioni al Papa. L’annuncio è avvenuto ieri alle 12 con il bollettino della Santa Sede e, contestualmente, nelle diocesi di Noto (in Cattedrale) e di Mazara del Vallo (nel palazzo vescovile). Nato a Modica nel 1956, don Angelo Giurdanella è stato ordinato sacerdote nel 1983 dal vescovo Salvatore Nicolosi. Ha iniziato il suo ministero sacerdotale ad Avola, come viceparroco prima della parrocchia del Sacro Cuore e in seguito di San Giovanni Battista. Di quest’ultima è stato parroco dall’ottobre 1989. È stato assistente diocesano unitario dell’Azione Cattolica, membro del Collegio dei consultori e vicario episcopale per il clero. Da dodici anni era vicario generale della diocesi e dal 2019 anche direttore della Caritas diocesana.

Mogavero è stato vescovo di Mazara del Vallo per 15 anni: la sua nomina avvenne il 22 febbraio 2007 mentre ricopriva l’incarico di sottosegretario della Conferenza episcopale italiana. Durante il suo episcopato a Mazara del Vallo, Mogavero ha posto l’attenzione al Mediterraneo, al tema delle migrazioni, all’ecumenismo e al dialogo interreligioso e alla comunione con le Chiese della sponda sud. Nel suo cammino pastorale si è preso cura soprattutto degli ultimi e dei più bisognosi, con l’incremento di servizi, aiuti e strutture d’accoglienza sull’intero territorio diocesano.

«Provo sussulto del cuore e stupore per il ministero che oggi mi viene affidato, per me impensabile e mai desiderato e cercato – ha scritto nel suo primo messaggio il vescovo eletto – debbo confidarvi l’agitarsi in me di sentimenti tumultuosi e contrastanti come il senso di paura, di fragilità, inadeguatezza». Sempre monsignor Giurdanella: «Mi ritrovo adesso con una profonda e intensa gratitudine, anzitutto al Signore, datore di tutti i doni. Egli mi chiede di seguirlo anche ora e, in una forma sempre più radicale, a mettere la mia vita al servizio del suo Vangelo e di quanti mi siete stati affidati attraverso il mandato di papa Francesco che ha benevolmente riposto in me la sua fiducia. Anche a lui va la mia gratitudine, mentre gli rinnovo la mia fedeltà e obbedienza».
Alla Chiesa locale che lo accoglierà il vescovo eletto ha ribadito: «Mi inserisco volentieri nel fecondo solco del campo del Signore già tracciato e curato dai miei venerabili predecessori. Sono certo che in questo promettente tempo del cammino sinodale potremo crescere insieme nella comunione con il Signore e tra noi sostenuti dall’assiduo ascolto della Parola di Dio e dalla “frazione del pane”». Poi nel messaggio anche un passaggio al Mediterraneo: «Come Chiesa che si affaccia sul Mediterraneo vogliamo promuovere un dialogo sereno ed ecumenico tra le due sponde nella consapevolezza che il “mare nostro” deve continuare ad essere ponte di incontro e di pace, di vita e non di morte. Per tutti, per i nostri marittimi e per quanti lo attraversano desiderosi di libertà e di dignità umana».

Mogavero, visibilmente emozionato, ha definito il momento di ieri «normale, soprattutto se si tengono in conto due punti irrinunciabili: il capo della Chiesa è Cristo, ed è sempre lui e le Chiese locali sono trascendenti rispetto al ministero ordinato». Al momento non è stata ancora decisa né la data e né il luogo di ordinazione episcopale di monsignor Giurdanella.

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