Shine to share: giovani che sui social raccontano (bene) il bene

Al Giubileo dei giovani la squadra dei creatori di contenuti che hanno partecipato al contest. Le competenze acquisite in storytelling, video editing e Ia ora al servizio dei profili Cei
July 8, 2025
Shine to share: giovani che sui social raccontano (bene) il bene
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Hanno un’età media di 25 anni, arrivano da tutte le regioni d’Italia (le più rappresentate sono Campania e Puglia), due terzi di loro hanno un legame con la propria parrocchia o fanno parte di un’associazione o un movimento e sono pronti a raccontare il bello che c’è, nella Chiesa e nell’avere fede. A partire dal Giubileo dei giovani, in programma a Roma dal 28 luglio al 3 agosto.
È la squadra di “Shine to Share”, che si è formata grazie all’iniziativa della Chiesa italiana rivolta a quanti, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, fossero interessati a creare contenuti digitali di qualità. Quello lanciato nei mesi scorsi dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile e dal Servizio per la promozione del sostegno economico non è stato un semplice contest per content creator, ma un invito a mettersi in gioco che, di fatto, ha rappresentato l’inizio di un cammino.
Tra coloro che hanno inviato un video della durata di 40/60 secondi su un evento o un’esperienza di fede e di servizio fatta in oratorio, in parrocchia o in un’associazione cattolica, sono stati infatti selezionati cento finalisti che hanno potuto partecipare a un percorso formativo. Con lezioni e attività, sono stati accompagnati ad affinare le loro tecniche, imparando a rendere più efficaci e coinvolgenti i messaggi da condividere sui social. Prima con un corso online e poi con una sessione in presenza che si è tenuta dal 23 al 26 giugno, a Seveso (Mi).
Attraverso la parte teorica hanno avuto la possibilità di acquisire nuove competenze in storytelling, marketing digitale, video editing e uso dell’Intelligenza artificiale, con un focus sulla normativa vigente in materia di comunicazione social. Nei diversi workshop a Seveso invece si sono confrontati con docenti ed esperti che hanno offerto loro una formazione a 360°, dalle questioni riguardanti le tecniche comunicative e i media digitali fino a quelle più legate all’ecclesiologia, alla catechetica e alla teologia.
Largo spazio è stato dedicato ai laboratori: i ragazzi hanno potuto mettere alla prova le loro capacità, cimentandosi con la produzione di reel con i quali hanno raccontato alcune opere realizzate, sul territorio dell’arcidiocesi di Milano, grazie ai fondi dell’8xmille. «Il programma innovativo, la metodologia applicata, i contenuti trattati sono stati molto apprezzati dai partecipanti e hanno contribuito al successo del percorso.
Ora, gli studenti avranno l’opportunità di mettere in pratica, durante il Giubileo, quanto appreso in aula», spiega Roberto Brambilla, direttore Formazione postlaurea dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che, con la sua équipe, ha curato l’aspetto didattico del progetto. Nel corso dell’evento giubilare, la squadra di “Shine to Share” sarà infatti operativa per narrare sui social l’esperienza dei tanti coetanei che arriveranno nella Città Eterna da tutto il mondo per attraversare la Porta Santa e incontrare papa Leone. Sarà un’occasione per far “brillare” e condividere la bellezza di tante storie.
Con creatività, passione, ma anche competenza e professionalità. Perché, in linea con gli obiettivi dell’iniziativa, il bene va raccontato bene. Così, coloro che posteranno i video più interessanti e originali diventeranno ambassador per produrre e pubblicare contenuti sui profili social della Conferenza episcopale italiana (Instagram, Facebook, X, TikTok). Stay tuned!

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