Ma cos'è davvero la speranza? In 12 chiese i giovani in dialogo

I pellegrini italiani tra oggi e domani si ritroveranno a riflettere attorno a 12 parole assieme ad alcuni testimoni e vescovi.
July 29, 2025
Ma cos'è davvero la speranza? In 12 chiese i giovani in dialogo
Agenzia Romano Siciliani | L'incontro con l'arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi
Coraggio, soglia, riscatto, abito, responsabilità, coscienza, senso e consenso, scoperta, promessa, popolo, gioia piena e abbraccio: sono le dodici parole che tra oggi e domani aiuteranno i giovani italiani a raccontare la speranza, a vederla incarnata nella vita personale e professionale, a coglierla nella bellezza dell’incontro, a tradurla nel proprio quotidiano.
In queste ore, infatti, i ragazzi arrivati a Roma per il Giubileo potranno ritrovarsi nelle chiese della Città eterna (l’ingresso è libero, ma è necessario registrarsi su https://giovani.chiesacattolica.it/12paroledisperanza) per un momento di riflessione e dialogo tra di loro, con alcuni testimoni e con i vescovi. A partire proprio da una delle “12 parole per dire speranza”.
A San Francesco Saverio alla Garbatella, ad esempio, si parla del coraggio di educare, di abbattere le frontiere, di fare scelte improntate a una nuova economia. A San Gregorio VII l’attenzione è rivolta alla famiglia che educa a varcare le soglie dell’alterità, della modernità e dell’intimità; a San Filippo Neri in Eurosia si discute della rinascita di chi ha sbagliato, ma anche del riscatto attraverso il lavoro e di quello dell’ambiente. Se a Santa Croce in Gerusalemme il focus è sulla fede, a Santa Maria in Vallicella ci si sofferma sull’impegno in politica e nello studio, e sulla ricerca di Dio.
Il termine “coscienza” sarà declinato in rapporto alla città, alla fede e al dialogo negli incontri che si tengono nella chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo. A Santa Maria degli Angeli e dei Martiri ci si confronta su ecumenismo e dialogo interreligioso, al Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio si cercherà invece di capire chi sono i giovani, per chi sono e dove sono.
Relazioni autentiche, stili di vita e salute mentale sono gli argomenti che verranno affrontati a San Pietro in Vincoli, mentre a Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola ci si concentra sulla capacità di andare oltre i confini fisici, culturali, generazionali. Sono i giovani, il loro bisogno di essere accompagnati e il tema della vocazione al centro del dialogo a San Giuseppe al Trionfale; nella chiesa di Ognissanti il filo rosso sarà infine l’abbraccio come segno di inclusione, come mezzo per superare i conflitti e come strumento di educazione alla pace e alla multiculturalità.
A dialogare con i giovani saranno numerosi testimoni, tra cui lo scrittore Eraldo Affinati, il cappellano dell’Istituto minorile di Milano “Cesare Beccaria” e fondatore della comunità Kayros don Claudio Burgio, il segretario generale del Comitato italiano paralimpico Juri Stara. Ci saranno diversi vescovi delle diocesi italiane e alcune voci dal mondo, come quella di monsignor Davide Carraro, vescovo di Orano in Algeria, e di monsignor Cesar Essayan, vicario apostolico di Beirut. Perché non c’è nulla di più concreto e più universale della speranza.

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