La lunga tavola apparecchiata a Castel Gandolfo: Leone XIV pranza coi poveri

Oggi il Pontefice presiederà la Messa nel Santuario di Santa Maria della Rotonda ad Albano. Poi l’Angelus e il pasto per 150 nei giardini del Borgo Laudato si’
August 16, 2025
La lunga tavola apparecchiata a Castel Gandolfo: Leone XIV pranza coi poveri
Vatican Media | Papa Leone XIV a Castel Gandolfo tra la gente per l'Angelus dell'Assunta
Un’unica tavolata apparecchiata, lunga decine di metri e sistemata tra i lecci, i cedri e le magnolie dei giardini del palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Camerieri a servire e un menù con prodotti dei Castelli Romani, come la “lasagna dell’orto” e la “parmigiana della tradizione”. Nei 55 ettari di terreno del Borgo Laudato si’, all’interno delle Ville pontifice, è tutto pronto per ospitare il pranzo che oggi 110 tra poveri assistiti e operatori dalla Caritas di Albano (oltre ad altri 40 invitati), condivideranno con papa Leone XIV sotto alcuni gazebo. Per un giorno gli ultimi prenderanno evangelicamente i primi posti che gli spettano. L’invito al Papa, che pur con occhio attento alla complessa situazione geopolitica sta vivendo un periodo di riposo ai Castelli, è arrivato dalla stessa Caritas della cittadina alle porte di Roma, tramite il vescovo Vincenzo Viva, che parteciperà al pranzo. «Vorremmo che per il Pontefice questo fosse un tempo di ristoro – ha sottolineato Viva –, ma nonostante ciò lui ha accettato di incontrare tante persone».
Il pasto è stato organizzato dalla diocesi di Albano, in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, che gestisce il Borgo Laudato si’, dove Leone XIV era già stato il 9 luglio scorso per celebrare la prima Messa con la nuova formula “per la cura della creazione”.
La scelta del luogo, infatti, non è casuale. L’iniziativa di oggi, come hanno messo in evidenza dall’organizzazione del Borgo Laudato si’, «riconferma e rafforza l’impegno per l’ecologia integrale nel cammino spirituale della Chiesa». Per il cardinale Fabio Baggio, direttore generale del Borgo, «la mensa del Signore ci spinge ad incontrare le periferie del mondo, dove abitano povertà, solitudine, esclusione».
Tante le storie, le fatiche e i desideri che il Papa si troverà ad accogliere oggi durante il pranzo, seduto tra gli oltre cento commensali di diverse religioni. Molti i Paesi rappresentati, tra cui anche Marocco, Tunisia, Perù, Venezuela, Russia e Ucraina. Tra loro, ha riferito il direttore della Caritas diocesana, Alessio Rossi ai media vaticani, ci saranno tutti gli ospiti del centro d’ascolto di Albano, della Casa di accoglienza “Cardinal Pizzardo” per famiglie e minori di Torvaianica, gli uomini del dormitorio “Francesco” e i padri separati del social housing.
Saranno presenti assistiti della Casa d’accoglienza don Orione di Anzio, dei centri di Nettuno. Oltre all’aperitivo tipico dei Castelli Romani, alle lasagne e alla parmigiana,il Papa e i poveri potranno gustare anche arrosto di vitella, macedonia di frutta e un dessert tutto dedicato a Prevost, il “Dolce Leone”.
A ricordo della giornata, a cui parteciperanno anche il direttore della Caritas diocesana, i sindaci di Albano, Massimiliano Borelli, e di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis e alcuni operatori della Caritas, ciascuno riceverà un portachiavi realizzato dalle suore clarisse di Albano.
Per papa Leone, la mattinata di oggi inizierà con la visita alla mostra fotografica sul tema “Segni di speranza”, allestita nel portico del santuario diocesano di Santa Maria della Rotonda ad Albano, e realizzata da Caritas. Presiederà, poi, nello stesso santuario, alle 9.30, la Messa domenicale davanti a circa 100 fedeli, tra sacerdoti, parrocchiani, operatori e poveri. A concelebrare, tra gli altri, ci saranno il cardinale Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano Integrale e il vescovo Viva. Nella giornata dedicata ai poveri, anche i doni all’offertorio saranno portati da ospiti delle case famiglia.

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